Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

uel Caruevale di Romn. 49 Cosi ciascun per orJin si :tssetune Per gi r con festa a Pi azza di N:wonc. E non si vide mai in rea ! giostra T ante livree, divise c t.ll ricchezza, Come il popol rom:tn quel giorno mostr.1, Nè meglio messe quelle in ::dornezza. Forse non m li più vi:;se alh et:\ nostra A Ronu fcst:l di ta l gentilezza , Tal che mi duo! che ' l mio ingegno si pri\·a Di lorza a f:Ir, che appunto io la descriva. Passorno prima i F:~mi del Bargello, Cio~ dd fran.:o e genti l Sebastiano; E sappi ci Jso;heJun che questo è quella Gloria cd onor del pop::l l velletr.mo. P:tssato che ru t .JttO il suo drappello, &--gui rno i fanti poi di m:mo in mano Di quel che mcrta da ciascuno onore, Lorenzo Flisco, (1) al\or gO\•erna torc. Seguirono i padron dopo a !or gente, Cia sc uno cn buon corsier par che cavalchi, E dappoi questi venne immantinente Del popolo roman d ue maniscalchi, Piero Anton io Paparoni, giovin possente, Sotto un cor:. ier che par che gli altri inc2I.::hi, (1) LortnlO Fies.:hi geno1·uc, Vc"OI"o As.:olano. - Er~ s tuo Go\"ernuore ~n.:he nel ISOi· - Fn &u rrogato in questo stesso anno 1)1) d~ BcrnuJo lk Rossi, pum igi~IH>, Ves.:ovo ,li Belluno.

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