Alessandro Ademollo - Alessandro VI, Giulio II e Leone X nel Carnevale di Roma

1:el Carueuale di Roma 45 Del mese di Gennaro a trenta g iorni La Fes:a incomindò, c inostrò Apollo l raggi suoi si fulgenti e adorni, Cho.: 'l T iber per veder scoperse il collo, E pargli quasi il suo tempo ritorn i. Vede fior ire in lui qunlche r:-tmpollo, Sentia in ogni Strada, et omni Foro In caccia il bicornuto br:l\"0 Toro. In Campidoglio t re Tori si :1mmazza, E in Piazza Judca uno fu terribi le, Ch'e ra uscito d'una: fiera r:1zza, Però che fece il di cosa incredibile, Che uomo non trovò in su quella Piazza, Che di assaltarlo gli fussc possibile, Sicch~ ne usd incolume la bestia, Ma in lh nch i s:uà poi la sua molestia . Corsesi poi cl Palio dc J udci ; Fu di panno rosato Bolognese; Questi pa ssorno con loro t rofd, Adorni bene pur :11le lor spese, E furno tanti, che dir non s:tprci, Armati tutt i, chi spade c p:t l vcsc, Chi corsalett i, ronchi, spiedi e !ance, Che non pareva no uomin i da ciance. Haveno i corridor vestit i bianchi, Cucito attorno Ulivo con Orpello Ch'erano di lunghezza insino :l i fia nchi; Ciascuno in capo llll bizzarro ca ppello,

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