Quaderni di cultura repubblicana

girato, a cominciare dalla teoria della separazione dei poteri, si riducono di fatto quasi a involucri privi di contenu to per· ché si sovrappongono a istituzioni, espressioni a loro volta di precisi interessi , quali monarchia, esercito di mestiere, burocrazia, già da tempo preesistenti e che fin iscono per svuotarle all'interno di ogni carica innovatrice. Lo Stato continua a essere il Leviatano che schiaccia con il suo peso la stragrande maggioranza dei cittadini, salvo concedere tutto a pochi privilegiati. Anche nel caso migliore, quando siano garantite le libertà fondamental i, esso rimane pur sempre un'entità estranea alle masse, qualcosa di cui esse non com· prendono il funzionamento e che, istintivamente, temono. Il problema dunque è duplice: si tratterà da una parte di eliminare questi malefici diaframmi, e principalmente i tre già indicati; dall'altra di dilatare proprio le basi del potere esecutivo e legislativo dello Stato, fino a comprendervi il maggior numero possibile dei cittadini. Sarà in tal modo colmato lo iato individuo-società, nella misura in cu i ognuno si senti d parte di una organizzazione che contribuisce a fa r funzionare. Ma come realizzare. concretamente, questo « allargamento»? Qui entra in giuoco lo storicismo cat taneano, le sue me· ditazioni sulla storia delle nazioni , in particolare Svizzera e Stati Uniti, nonché sul ruolo dei Comuni italiani nel Medioevo. Si tratterà di fa r partecipare alla vita statale non l'individuo isolato (il che sarebbe, nella migliore delle ipotesi, un puro formalismo giuridico) ma l'individuo in quanto inserito in un'organizzazione. Si dovrà creare in altre parole una linea evolutiva, senza soluzione di continuità, dalla più piccola delle comunità agrarie, creata per prestarsi reciprocamente aiuto nel lavoro o per qualsiasi altro bisogno elementare della esistenza, fino al Parlamento nazionale. Fra questi due estremi, vi sarà naturalmente tutta una serie di termini intermedi: consigli comunali, distrettuali . regionali ecc. ecc., con i loro rispett ivi organi esecutivi; quel 22

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