Quaderni di cultura repubblicana

Cattaneo sperava che l'Impero asburghese, sotto la pressione dei sentimenti nazionali di tutti i suoi popoli, si trasformasse in una federazione di Stati liberi e uguali, uniti da semplice unione personale nella casa regnante » . Così il Salvemini; e più avant i, riportando le parole di Alberto Mario: << I n questa federazione il Lombardo· Veneto, per la sua più elevata civiltà in confronto di tutt<.: le al tre nazionali tà confederate, avrebbe avuto una sicura preponderanza; nulla gli avrebbe impedi to, quando l'avesse voluto, di staccarsi dalla federazione aust riaca ed associarsi a quella degli Stati italiani. Ma ciò doveva avvenire solamente quando... aggregandosi al loro consorzio non avesse più incorso il pericolo di una degradazione civile •·. L'analisi salveminiana, corroborata dalle parole di Mario e dallo stesso Cat taneo nella Rivoluzione di Milano, è irreprensibile. Non aveva forse risposto il nostro, ad un moderato piemontese che nel 1847 lo incitava a far propaganda per l'annessione del Lombardo-Veneto a Casa Savoia: << Prima fate la rivoluzione a casa vostra, e non venite con la vostra corte e con i vostri confessionali a farci cadere ancora al di sotto delle tartarughe >>? Senonché, una volta tanto, il lucido ragionatore, lo scienziato ancorato alla concretezza dei fatti , e reso ancor più scettico sulla possibilità di riuscita di azioni armate dagli avvenimenti del '21 e del '32 , dai ripetuti insuccessi dei tentativi mazziniani, viene superato dagli avveniment i. Il 17 marzo arriva a Milano la notizia dell' insurrezione di Vienna; il 18 pomeriggio scoppiano i primi moti. Catta· neo, davanti al fatto compiuto, non ha un attimo di esitazione: poiché la rivoluzione è in atto bisogna almeno condurla, senza tentennamenti, fino al risultato ultimo. Dando prova di una capacità organizzativa e di un' at titudine al comando di masse armate, insospettabili in un uomo di studi, fin dall'inizio della terza giornata assume - assistito da un consiglio di guerra - la guida e la responsabili tà suprema della rivolta. Respinge tenacemente, contro 7

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