Quaderni di cultura repubblicana

savio discorso è quello che svela il partito donde viene •. Eppure egli sentiva che in Italia il suo posto era nella battagliera Estrema. ed era coerente perché attraverso quelle battaglie dure e faziose sorgeva l'unica scuola attraverso la quale la società italiana si potesse evolvere verso il livello delle nazioni più progredite e più democratiche. Il realismo spregiudicato spinse Bovio ad attenuare in parte la contrapposizione di formula tra l'emancipazione dei lavoratori, predicata da Mazzini, e la dialettica delle classi, vista e teorizzata da Marx, in quanto l'inizia. tiva di una classe oppressa, se vuole essere energica, assume, nel suo effettuale svolgersi . una fisionomia polemica per la naturale combattività di ogni risveglio collettivo e soprattutto per le resistenze che desta negli interessi minacciati. Egli stimò dunque l'analisi scientifica del capitale condotta da Marx, attutendo, in una obiettiva valutazione di meri t i c di risult-3t i, l'impressione delle acerbe critiche scambiate tra questi e Mazzini. Ù\ QUESTIONE SOCIALE Di Giuseppe Mazzini, amorosamente studiato e riconosciuto come maestro della Scuola repubblicana, Bovio esaltò l'opera e la personalità. additando tuttavia due punti di disaccordo: la questione sociale, biso. ~nosa di svolgimento perché Mazzini aveva dovuto occuparsi soprattutto dell'indipendenza nazionale, e l'aspetto religioso-spiritualistico. che era, a suo dire, la parte oltrepassata di Mazzini. Ebbene, lo svolgimento del problema sociale è orientato da Bovio in senso socialistico, il che non significa che Bovio abbia voluto far percorrere alla sola Scuola repubblicana la dlstanza che la separava dal socialismo, ma che egli intendeva ravvicinare i complementari obiettivi delle clue Scuole, colmando le carenze che ravvisava in ciascuna di esse. Non si tratta di una eclettica combinazione delle due idee, ma di una esigenza di organicità e di compren16

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