Quaderni di cultura repubblicana

sostanziale tra la monarchia e la repubblica? - Queste eran le domande che Mario rivolgeva a se stesso e ai suoi amici repubblicani. Una volta liberata l'Italia sotto casa Savoia, egli giunse alla conclusione che la sussistenza di un Partito repubblicano doveva poggiare su un valido criterio di differenziazione; rifuggiva ormai, infatti , dal repubblicanesimo generico e sentimentale. Sulla sola forza del sentimento si poteva er igere un appassionato culto di Mazzini, ma, per tenere in vi ta un ideale repubbl icano, ci voleva una defin izione di esso alla luce di un'esigenza speciale, che la monarchia non potesse realizzare. Questa esigenza Mario non dovette fatica re a scovarla: era viva nella sua mente, sia per l'insegnamento di Cattaneo che per la sua ammirazione degli Stati Uniti d'America, dove si era recato; e consisteva nel federalismo, che egli considerava come l 'essenza della struttura politica repubbl icana. • In Francia - egli diceva - re e presidenti di repubbliche non a caso si alternano, poiché son nomi diversi dati alla s tessa enti tà centralizzatrice dello Stato, ma in America come immaginare un re alle prese con trentasette Stati , ciascuno dei quali fa leggi per conto proprio e in nome di lui, giudica e condanna senza far cenno della sua esistenza, impone tasse e le esige senza che di lui si favelli? •. LA SUA CONCEZIONE POLITICA: EVOLUZIONE E DE.MOCRAZli\ Oltre l'insistenza sull 'idea del federalismo, non più ab· bandona ta, un'al tra traccia nella storia del movimento repubblicano Mario l'ha lasciata con la sua impostazione lega· litaria, opponendosi a quel tipo di repubblicanesimo ancora legato ad una prassi rivoluzionaria di tipo prettamente ottocen tesco e cospirativo, che egli chiamava barsantismo, dal 13

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