Nuova Repubblica - anno V - n. 3 - 20 gennaio 1957

(146) 11uo11a·, repubblica Bisognava estendere l'asse al Cairo! ... (Vis. di Dino Boschi) I SETTE'GIORNI NEL MONDO ] LA CRISI INGLESE I N DEMOCRAZIA, chi sbaglia paga. Questa è la grand-= lezione di democrazia, data da Sir Anthony Eden, dimessosi non solo dalla carica di primo mi~ nistro ma• aflche da quel'la di deputato del èollegio di LeamingtoP, del quale era il rappresentante alla Ca– mera dei_ Comuni da trentàtre anni. Egli ha pure rifiu– tato il titolo di Pari, che gli avrebbe permesso di se– dere alla Camera dei Lords. Ma se Eden ha saputo, col suo ultimo gesto, ri– parare il disprezzo manifestato nell'ultima parte della sua carriera verso la legge e le istituzioni internazio– nali -. la cui difesa segnò invece, al tempo della guerra d'Etiopia, quando era .il rappresentante ·del gabinetto ..britannico alla Società delle Nazioni, l'i1_1izio della sua rapida parriera ministeriale - la designazione del suo successoFe e la composizione del gabinetto Macmillan Stanno ad indicare che il partito conservatore britan– hico non intende trarre dalla -lezione di Suez nessuna éonseg'uenza pratica. Macmillan ha infatti costituito un governo conser– vatore di destra, non molto dissimile da quello del suo Predecessore per quello che riguarda la politica estera, ma più fortemente an·corato alle posizioni del cosidetto t< gruppo di Suez », ossia di quella minoranza impe– rialista ribelle del partito conservatore che, costituitasi dopo il ritiro delle truppe britanniche da Suez nel 1954 per protestare contro uria politica che riteneva troppo liberale, ha imposto a Eden, con la minaccia di to– gliere il suo appoggio al governo, una politica di av– venture a Cipro, a Suez e in Egitto. La regina Elisabetta aveva la scelta fra Butler e Macmillan, il primo, considerato come il successore più probabile di Eden quando questi era an:cora in carica, torale iaburista nel 1945 per le sorti dell'Europa non può non seguire con attenzione una .fase della· pohtica in– terna brit~n~ica ~~è pot:ebbe ricondurr: T1 _laburi~m_o al potere m cond1z10ne d1 forza: nella cond1z10ne, c10e, ,Pi- un partito che, costretto a passare all'opposizione da un'opinione stremata per lo -sforzo di austerità e di· ri– costruzione im~s.tole dalle riforme laburiste, può ~ggi" denunciare al 'paese non solo le conseguenze disastrose del ritorno alla politiéa di forza verso i paesi afro-asia– tici praticata dai governi conservatori, ma anche la loro incapacità di sostituire alle riforme interne laburiste una valida alternativa liberista e l'instabilità alfa quale essi hanno condannato la' nazione britannica, incerta sia delle sue tradizionali -alleanze internazionali, sia del suo avvenire economico. Se si tiene conto del fatto che, a stare ai risultati elettorali amministrativi in Germania"·;cCidentale nello scorso autuhno, anche i socialdemocratici tedeschi po– trebbeto alla fine dell'estate aspirare alla dirèzione del governo nel loro paese, le possibilità offerte ai laburi– sti britannici dalla costituzione del governo Macmillan stanno per porre il socialismo democratico occidentale nuovam~nte in una posizione di responsabilità e d'ini– ~iativa. L A SITUAZIONE interna della Gran Bretagna e dellà Germania occidentale è troppo diversa, come troppo diversa è quella degli altri paesi in cui i socialisti han– no un peso, per potere fare raffronti e stabilire valide analogie. Ma la situazione internazionale che il movi– mento operaio democratico europeo ha da affrontare è unitaria, e µnita"ria potrebbe essere anche la linea d'at– tacco socialista per imporre un nuovo indirizzo alla po– litica europea. al quale va tributato il merito di avere ridato un aspetto Socialisti inglesi e tedeschi propugnano oggi la crea– più moderno alla politica economica del partito conser- · zione di una fascia neutrale in Europa, per risolvere in vatore, 'avvicinando le sue posizioni sociali a ·quelle di molti laburisti di destra, e il second"o, invece,, çonside– rato co.n. più simpatia dalla destra del partito e dal t< grupp_o di Suez». Seguendo il consiglio di Churchill e di Lord SalisJ?ury, parente di Macmillan, senza la– sciare -al gruppo· parlamentare .conservatore la possibi– lità di scegliersi un nuovo leader, cui sarebbe spettata automaticamente la nòmina a primo ministro, la regi– na ha: _preferito Macmìllan. QÙali èhe siano le cause di q{iesta designazione (che potreQbe ànche dei:-ivare dall'i~(enzion~ ~i Churchill di non bruci9-re ~utler: in urya successione suscettibile di determinare -a breve scadenza la sconfitta elettqrale del partito .c'onservatore), ne risulta sul piano immediato un inasprimentò e un irrigidimento della politica bri– tannica, che offre }a' possibilità, ad un partito laburista di nubvò unHO, 'èli 1àntiare una seria• offensiva per tor– nare al potere. C.bi , ricorcla. l\rnportanza che ebbe la vittoria elet- modo concordato il problema della sicurezza di tutte le nazioni europee e per avviare a soluzione la questione dell'unità tedesca. Una decisa politica in questo senso potrebbe costituire una piattaformà unitaria d'intesa immediata fra tutte le forze socialiste in Europa e aprire nuove vie anche alla politica internazionale del sociali– smo italiano. I nuovi sviluppi della s-ituazione inglese non pos– sono dunque lasciare indifferenti i socialisti italiani, i quali, dai banchi dell'opposizione o dal tavolo ministe– riale possono fin d'ora affrontare queste nuove prospet– tive in modo da far uscire 1a politica estera italiana dall'immob1lismo atlantico. Non si tratta di uscire dal quadro delle nostre attuali alleanze, ma di dare a que– ste alleanze un nuovo impulso costruttivo, che possa preparare le condizioni di una iniziativa socialista eu– .ropea mirante al superamento della po!itica dei blocchi contrapposti. P. V. 5 MOSAIC SUD-AMERIC di VJCTOR ALBA Avvisaglie rleUor·ali in Brasile LO STATO di San Pau1o-rappresenta un elemento deci– sivo nella politica brasiliana. Il governatore di questo Stato, Jaino Quadros, è un cristiano-sociale, eletto cor. i voti socialisti. Quadros, dopo essere stato sindaco di San Paulr, - e la sua amministrazione fu non solamente onesta mPi anche fortemente ispirata ad una tendenza sociale avanzata -– conduce ora, come governatore di San Paulo, una lott.r n:3-oltoattiva contro le forze reazionarie e soprattutto con– tro la demagogia del partito Trabalhista (quello di Joao Goulart, attuale vicepresidente della Repubblica è aspi– rante a succedere a Getulio Vargas nella çonsiderazione dei suoi concittadini). Quadros aveva obbligato' il suo predecessore, Adhemar de Barros, ad andare in esilio per sfuggire" alla giustizia, di fronte alla quale egli lo teneva accusato di numerose immoralità amministrative. Ora de Barros, rientrato nel Brasile, ha gi3 iniziato la campagna in vista delle pros– sime elezioni presidenziali, che si avranno fra tre anni. D'altra parte 1 gli osservatori pensano che la politica di Quadros e dei suoi consiglieri socialisti tende a creare una piattaforma per la candidatura di Quadros, sebbene que– sto ultimo sostenga di non é;\Verambizioni presidenziali. In ogni modo Quadrps conto non solo sull'appoggio dei socialisti - partito forte a San Paulo ma molto debole nel resto del paese - ma anche su quello dell'Unione de– mocratica, il cui candidato Juarez Tavora tiene il secondo posto ne1 risultati delle ultime elezioni. Sebbene le prossime siano ancora lontane, tutta la po– litica del Brasile è già orientata verso di esse. I comunisti hanno fallito nel tentativo di creare un fronte popolare, ma hanno ancora abbastanza forza per inercanteggiare il loro appoggio per l'avvenire. Quadros fino ad ora ha rifiu– tato il loro appoggio. Terrorismo a Cuba A CUBA il terrorismo è un vecchio metodo di azione politica. Non è mai cessato; sottQ nessun regime, da da più di qu~rant'anni. E' l'eredità della lunga lotta, contro i dittatori dei primi trent'anni di qu~sto secolo. · Sotto Batista - dittatore sui gewzris, che mantiene la li– bertà di stampa ma rende difficile l'attività degli avversari - il terrorismo ha ripreso in pieno. · Durante la riunione che la SIP (Società interamericana della stampa) ha tenuto all'Avana, esso ha offerto la sua manifestazione più spettacolare: l'attentato contro il capo del servizio d'informazioni cubano, colonnello Antonio Blanco. Due giorni dopo, mentre la polizia cerca.va di im– pedire ai terroristi di rifugiarsi nelle ambasciate, è stato a sua volt_a ucciso il generale Rafael Salas, capo della po– lizia. L'ambasciata di Haiti - davanti alla quale si è svolta l'azione poliziesca - ha protestato, Batista ha pre– sentato le scuse, e tutto si è calmato. Ma la riunione della SIP, che ha denunciato gli attentati contro la libertà di stampa in tutto il continente, è passata in secondo piano, grazie a queste manifestazioni di terrorismo. Mentre Batista attribuisce la responsabilità degli at- · tentati ad agenti del vecchio presidente Prio Socarras - democratico che Batista espulse dal potere !..... altri pen– sano invece che siano stati preparati da agenti del ditta– tore Trujillo - che è al tempo stesso uno dei capi di State vers9 cui si appuntano le critiche della SIP (come si vedrà subito dopo) e avversario diplomatico di Batista, da lui accusato di proteggere gli esiliati dominicani. Comunque sia, la posizione di Batista, sebbene ancora abbastanza stabile, ne risulta indebolita. L' OA S O RGANIZZAZIONE del Sud Atlantico: q_uesta è la spiegazione della sigla OAS. Non è che una idea. In giugno il governo argentino propose al Brasile e all'Uruguay la costituzione della OAS. Quali· erano i motivi di questa proposta argentina? • · Da una parte dare al Comitato di Difesa Interame– ricana dell'Organizzazione degli Stati americani un certo equilibrio. Il Consiglio risiede a Washington e pratica– mente non è che un organo consultivo e di studi. Cnn l'OAS, Buenos Aires aspirava a dare al Consiglio un certo peso pratico, a fornirlo di uno. strumento: Proba– bilmente, dopo l'OAS, un altro paese avrebbe suggerito la costituzione di una Organizzazione dei Caraibi, e un altro del Sud Pacifico. Washington non pare guardare molto di buon occhio •.questa iniziativa. Il Brasi1e da parte sua, pur senza aver rifiutato, non ha detto di sì, sebbene la flotta brasiliana sembri" inte– ressata •nella coordinazione delle forze navali atlantiche. Ma il governo brasiliano, tradizionalmente nemico del– l'Argentina, conduce in• questo-,momento una politica at- (segue a pag. 6, 3.a col.)

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