la Fiera Letteraria - XV - n. 44 - 30 ottobre 1960

LA FIERA LETTERARIA Domenica 30 ottobre 1960 lf\1 FlLill D.I IER.I ALLA LlfCE DI IJi~ I<IL/Jl DI OGG.I Là terra trema: iedeltà al mondodi Veru;a Roccoe i suoifratelli:ossessione freudiana ()ppuortu."ta è caduta in questi giorni l'occasione d.: una lettura de e La terra trema» al e Ci:lema <fes– sai » rom.ano, mentre tra lo impe...""-ersare de!le po!em:– che si pro:e'..ta e Roo:o e i suoi fratelli>, ~essun \-aglio critico, meglio d:l un confron~ con e La terra trema », può ser– V"..re ad intenàe.-e e a r.– dimensionare e Rocco e i suoi frate!li >, opera che fillo ad oggi è ~..ata !..1npie– gat.a quasi esclUSi.vamente CO."lle uno stnnnento di ba~;a contro la giw.ia de:Ja ~Iostra i.nterna.z:o– na!e d'Arte cinematografi– ca che no:i l"'ba premiata con il Leone d·oro e con– tro la magi,.sh'atura che la ha censurata. D tema dei due fi:m di Luchino VLsconti è consi– mile: due aspetti d~a tra– gedia meridionale. Xel t::m del 1948 }a s'.... "'enua e va– r.a f:betlione di un pesca– to:-e contro i grossZsti che lo affamano. Xel fi:zn deJ 1960 l'incontro di una fa– migHa meridionale con u:,a met.ropoU settentrionale. D moti.;-o conduttore de e La terra trema », che trae la sua prima ispirazione da e I :\talavoglfa > d.l Gto– van..nj Verga. è quello de!- 1a necessità di una so!.:– da.--iet.à sociCS:e. I1 tent.at :– vo di riscatto di 'Nloni fa:..Esce, non perché eg:ì :nd:.v.!dua!menle non sia dotato di su!HC:enti ener– gie; ma perebé com..""ne::te j'errore di non al1eaTSi con gli altri pescatori. di non identificare i suoi p.."'Ob:e– ml con quelli della classe a.!-!a quale appart.:ene. La conc!usione del racconto è che i p.'"00'.emi dei lavora– to!": non potranno mai es– se:-e risolti se non attra– '\.·e:rso Wla lotta di classe. me!ltr-e sterili rimarra..,no sempre tutte le rh·o:te in– div:duali (o fa.miliari). Il motivo cenh"a1e de e- I :\-Ia1avogHa, è. come è no– to, profo:1damente diverso. I personaggi verghiani so– no v'-.nti dalla fata.lita del– la vita, che con fon.e ben più potenti si oppone a:!a vo!on1à indivlòua!e, schia.c– ciando,a imperiosamente. Ma ne e- La terra trema > la lezione del Verga rJna– ne pe.."'!Danentemente pre– sente. Vergbiano è il mo– do di accostarsi ai pe.T"SO– nagg~ mirando alla r.cer– ca dei loro sentimenti più elementari., dei moti essen– ziali della loro anima, del– le loro reaziorù più imm~ diate. Ve.~ano è il modo di. intendere il loro mondo e la loro ps.ico1ogia, ridu– cendoli ad alcune semplici strutture che si sviluppa– no linearmente. ne per !:.nee maestre. Ed in questa Enearità consi– ste appunto tl risuJtato del1a letione .--erghiana. tivltà è. dunque, total- contenuto U.'ll3.'10 schietto, mente abbandonato. E co:1 as;>ro, forte. V:o!ento ed questo non vogliamo d!re una forma sen:sualmen- che ran.:sta Luchino V:.- te v!brati nelle luci, ne!le sconti dovesse r:manerv: ombre, nel giuoco raf:f.t.oa- per se.-npre fedele. ).{a ,·o- to dei chiaroscuri, che pu- g!iamo d::re che. essendo :1 re ade:r:sce a quel contenu- ~ema di e Rocco e i suo1 to con punluaEtà assoluta. frate!.ll > consim~e a que:- In e Rocco e : suoi f:rate!- lo de e- La te....-z-a trema >. 1:• !nvece la componente la fonte di ispirazione p:ù decadente si esercita sul propria anche per il se- contenuto stesso del ?"ac· condo f:.:m e:"a qu~a stes- conto. su:la ps:co:og'.a dei sa che aveva animalo il personaW. portandoli ad pr:m.o. Ed infatti 1a pri- Ùna deformaz:one che ii ma osse:-,.·azione, che sca- snatura. rfres1.endoli di un tu..--:sice da!.!a vislone di sottile sad!smo. :\la ne cLa ten-a t:-ema> Luchino Visconti. pur muo– \-endo da. un suo motivo condulto!"e, è rimasto .fe– de.:e aHa foo e de..">ia sua !sp:=-az!one. E ne!j'arco storico del neo..-ea.llsmo c:– nematogra.Eco ita!iano c-:La terra trema • si pone co– me un es:to conclusivo. toccando un \"e..-t:ce anche dal punto dl vi.sta della qua.mà estetica, perché se– gna il ntorno del neorea– lismo alle sue origtni let– terarie. il riL-ovamento della ispiraz.fone più genui– na ne!!e sue prime sca– !u:-i,g:ini. Dal Ve...-ga di– scendeva pe,- li rom.i :l neorea!:smo cinematog:-afi– co italiano ed al Vet"ga ri– to..~va.. Questa discenden– za non è soltanto ideale; ma anche storxa e crono– Jog::ca e possono cosi fis– sarsene le tappe: Catania., Verga, :\larlog!.:o, e Sper– duti nel buio > ron reg:i:a del :\Iartoglio. • Rocco e i suo~ frate:li >. s~ è detto che :.n e Rocco Venere e \'uleano (fabbrica Franchinl - Este) è che i personaggi non ~o- e i suo: fratelli• deçe ve- no elementa_.-i come dov-r-eb- de:si un g:-ande romanzo bero essere (contad?ni lu- =: 1 ! 1 ~ta ru~ 1: ~f~a:f.a in~~-~ cc;'t~~ e :rice.-ca de! tempo pe=du- .,A MOSTRA A ESTE }I- versi e che Ja loro t:rage- to • sotto le apparenze dei. dia non è una traged.:a me- romanzo. :.\tanca il senso rid:ona)e; ma una tragedia de.:.io spazio e del tempo di climi gelidi. di: climi oggett!Vato; la r:cerca è fo– evoiuti. di cEm:. nel qua:i ter:ore, con una esa.s;>e-"a- la Tag:one è arrivata. com- z.:one ossessionante. E piacendOS:.. al gus1 0 del questa r.cerca non si add:- :nasochismo. e del narc:S!- ce a personaggi come so- smo. no i cioqoe fratelli lucani Sotto questo aspetto è (cinque sassi che sono sta- sfuggito, purtroppo a Lu- t: ~ev:gaE dal corso seco- Brusio di un secol nella cPramica , 1 r,npta e- La terra trema > non è dunque U.'l capo1a\'"oro ca– sua.'e (nessun cap&a,.-oro è casua!e). Ma è effettiva– mente :1 momento d! cbiu– SU."o Jog!ca di un processo stor:co, del qua?e posso.""I.O esser-e r:costruiti tutti i momen i chiarezza. con ch.:no Visconti il tema cen- lare de:.!a s·toria contraria, Este è sede di un musco tt-aie del suo raCCO.'lto,. cinque a~; che hanno re- pa.1~,-encto di fon~en~e cioè !'incontro della men- sp!rato ne:.-aria senza unponanza per la pret.stona talità semplice, pr.mit:va, pe:isare). della regione. possiede un e!ementa:re del lucani emi- Stupendo era nel perso- ~,ntt~ .. !?c parte medioon ..,..m,alcr~ grati con ung_ mentaEtà naggio cli 'X:oni de e La a.i .,.... • barocco più comp.Ecata,. p:ù evo- tena trem.a > Ja dchescriz..:~ 1,!=o ~i ~~H~i ~lcsi,;~~- luta ed !nvo:u~ più r.o:a ne de!!o sfo.-zo e e,g.:. t; ..... "-LU.J e p:ù amma:ata quale è ab?tuato da generazioni e ~~~~~C::u.m~~ei t~~i quella di una grande cit- generaz::o:u a non pensare. artisti maggiori, lo Zanchi. ta mode:-na. Luch:no Vi- do\-eva fare per r-ag:onare. il Minorello, il Corradini che La carenza fonda.-nenta- sconti ba dato come scon- per te:rta...-e di cap::re i mo- t.ra il Sei e il Settecento !:uf,. c-d1!r~ ~J s~~!o ~i Gna scena d~ film e La terra tre.ma • di \"i.sconti tato questo scont:-o ed ha ~ ae:t 1 sua . rn:.!: ~ec~~~~ altari con te- avere T:nunziato a que.:Ja c::ime:ito in ogn: mL.-tlmo s:oni e di allusioni sessua- iunga scazzotlòtura di Roc- presentato i suoi à~: sono O invoce s~~vati ~ Sfuggiva finora ai più, ciCX: fonte d'isp:.razione senza pa: -t.ko! .re lo s,;-lJuppo di ~i. ~.i!!.c:o d:oo;~L~: ~m;i ~~~:t• = ~~=: ~er~;:::;Jitf mod~~ co:po alle so~ezze sen- ~e n~ll~~Dlimi:~ ave:ia sostituita con una questa determinazione ses- na de:lo stupro di ~ad.~ ritorm cadenzati con un Ed a-llora ques--~ pecsonag- co:po alle ~tfg:.iezze sen- secolo XVIII, e per una ccr- a!tra foote aìtrettanto ge- sua!e. Da quel.I;; pr-:n'la sce- d il gist f :-zand , ritmo che non è que!lo di gi r'.suitano creature prou- sua;: del penS:e.ro e ~ ta parte del successivo, ebbe nero.sa ed altre!tanto pro- na, ne::a quale i iraielli o,·e Te"'"' ta. o. o .e un aute.-itico pug:-:ato, con stiane \·est.:te di stracc! questo.. in quantot <:O~ 1 - ad Este la aramica. sl ~a pria. In e Rocco e i suoi lucani :recenteme.nt.e em:- :mmagini, lenta effettiva- quel r:co..-rente sapore del lucani. dl.."l; l~can! e porta o:~ei: fa~e i! ttnt~ ~ no~ o!~ fratem. grava, per inten- grati a ~mano guardano mente di r::du.~ tutta la sangue, è una scena s,m- Le immoralità es!e:rne la L~ed.:a f~ con :nl ~sti~~t~ q~m~t~ ~~I derci., ?a suggesUone di tut- quasi al:uc~ati le gambe t=agedia dei due frate!li bol:ca. Vi sono due CO!'PÌ {nel caso spec!.Eeo. le mu- :ucani sono ;_ dominio \'encto. In questi ta la letteratura di :spira- dì Xadfa. a quella scena ad una specie di oscuro stL'Tiscaldati a:la ricerca d: tande di :--;adia che Simone ~e t~ra tr;:n~ ~i~ ultimi anni un altro grande ~~°:.:xu:::=-:::~~t ~~ r :~a a=~1!n~d:~ ~ib~eti~~trof;:tesen~ una sottile riv~ su! pia- g:t!~) \~n:el se~~ sta che ba trovato oe:la ~al~ci~~~clloT~,-~~ ricondurre ogni mani.festa- spe:-atamente co..."tleamanti scagliate l'una contro Pal- no dei sensi. la loro or'"..gine in una :m- sua is;rlraz:one persona?e stato preso in considerazione ziooe d~a vita al sesso e rjU'Q'\,-ati, tutto il :racconto tra alla r:cerca di una r:- Lo spillito vergbiano moralità più profonda. E u._,. pu::ito di alcobcide.;iza dn~!~.-~~n~iie aod~"~= di osservare con compia- e U."'I. rincorrersi di osses- torsfo:re sessuale. Anche la asc:i.u o, teso verso l'ogget- in • Rocco e i suoi tratel- stor.co (neore :.smo ~ne: zate..... Gttuale mostra di~c LE ~O§'ll'RE D~AR.'.il'E A R.0.NI.A * ------------'-----------------------------, ~; i·:r= !!ù f= 0 ~i :~~codel m~~i~~ N~~'C 'k 0 ~e ~~~e.~1~m~ avere vest5to con pamu • Rocco e i suoi frat~ > è pleta il panorama delJa pro- CO."lladini una psico!ogia l"opera sbagHata d1 un duzione Ycneta in questo di impasto leltera..'io raffi- grande regista che ba vo- campo, indicando i '\'"ertici natissimo ed amma}alo. Iuto forzare 1:1 fa di:e- t:od~ unara:r:1:ali~ P~ "El Paso" all'Attico-Gianni Dova La componente decaden- :z::ione impropna toa ma .. e- missimo piano: Gerolamo te del tempeTamen.te di Lu- ria del suo raccon . Franchini. chino ViS'COnUne e- La ter- Il contrasto a! qua!e sfa- Una mostra simile ~ certo ra trema> era raffrenata mo cosi affh•atl è !orse di grande interesse per gli La galleria dell'Attico ha inaugurato la propria stagio– ne con una mostra dedicata ai pittori del gruppo El_~ a.so di Madrid: una esposmone ormai ret.rospetti,-a dato che il gruppo si è sciolto, nel maggio scorso, J>t:T co_m_ples– si moth; organu;zalln ed ideologici. L'astrattismo spagnolo è un astrattismo ne\"raleico. Si tratta di una nuo\"a este– tica che non solo è in aper– ta lotta contro le accademie, contro gli intimismi deca.– dcnti, contro i tecnicismi in– tellemialistici, ma che vuol essere. sopratutto. una co– raggiosa rh-olta ad ~a real– tà spesso drammaUca. * di LORE\'ZA TRIJCCHI re legami con gli artisti oltre i Pirenei. Nel '-$6 appare il primo libro su pjcas50 di Circi Pelliar ,e nel '47 Joan Prats divulga l'opera cli Mirò, che pur a,·cndo passato g:ran parte del periodo della ilJCr– ra a Majorca, era però com– pletamente ignorato in pa– tria. Un anno dopo nasce il =~~~ f~si:!e al ai q~t~ troppo a lungo t:rattcnuu, tutto quanto tumuituosa- ~l=o~~:od:e~~ u° b= dana severa e semplice troppo reciso ne:ia sua studiosi e ~ gli intenc:i~to!l ìsp:razione \"e.~ana e, ~~~:i:;un~b.!! P-!! ~T,~ ~~ta~ 0 !~ :a ~~~ so5:w=~ cisa ne.:la natura e ne~e ~~~& ~~l:F~~t sen.smde de:1e irnmag'.ni. risultanze tan,:o diverse ni ,(li28-lro8) che oltre ad DÌ\"en.Ìva una nota della de::e òue opere. E soìt an- essere ara.mista fu anche in- ~i~iJ1:,e 0 Ji\it1':~~~~ materia figurativa. Ed una ~a::~::nt~a po= ~ilm~~1::!~rl) e~~ driennale, la sua monumen- àel!e suggestxm.i più po- sca.rne il ve.-o si.gniEcato. bronzo, per passare a quel- tale Difesa - contrastaza, il ~ e ~~~è~.:!": ~ Per comprendere quale lo delle ,-arie fonti ispiratri- quadro che meritò il Premio distanza spiritua~e d!v.:lda ci, c:osl difficili da prcci.sarsi Pariii. questo equil:òrio fra un i due Em ba&erebbe òel dato il fitto intrecciani di 1.~~ in~ues~ mostra al- resto po:-:-e accanto la ii- f~~~ ~ ~r:°~· aftri . .ù d ':a a Jppare an- gura della madre de e- La centri italiani, nonché v~e- ~ \~ec: ~uo,~ 0 fi== terra trema> e 1a figura ti I stessa Ko,·e. Te- tivismo che egli tende ora ad de:J.a madre di e- Rocco e i 5 ~ 0~; q~e:ste mffiwltà già esprimere attraverso una mi- SUOi batelli>: ciarlfe."'a, pet- 1a figura stessa dell'iniriato- nore ambiguità di moth;. tego!a.. superlfc;a)e, retor:- re, in un certo .senso, della Agli elaborati colori, patinati ca. inutilme:)te agitata miiliore ce.rami_ca di .E:ste, ~n fiarcziS:~~~o s~!toU~ questa; st.atua.r:a, s: !enz.io- ~bo~d~ i~'~nui~~i lotta semplificata, aggressiva, sa, scam!ta nel suo dO:o- e pronto onmque a. , ·code.re rolutamente aliena da com- re quell'alL-a, fm..-nag:ne i segreti della poroellana. piacenze materiche. U suo W.gica d:. una maternita che Gio\-an Battista Brunello ~;1~5, aco~~~rlot~~T-:S~ ::nt!i ::; :f: d~~e~~ ~I ~Wi ~~asq~a:Fe3~to~? artigiani erano ,·enuti tra il baccano delle più ,;olente liti giuridiche. n \'arion aggiornara ulte– riormente al gusto interna– zionale la ceramica locale e cosi cercarono di fare più o meno felicemente i Fran– chini. gli Apostoli, i U?ntie– TC'. che tennero in yan pe– riodi le fabbriche d1 Este. I morivi della decorazione pas- :~o d~ ~:J :Oia ~~:= tra analogamente al reper– torio fiiUJ"ath'o, preso tanto spesso a prestito dalle 3rti maigiori, non solo contem– poranee ma anche più anti– che. Sarebbe molto dift :cile e .scientificamente per il mo– mento azzardato tentare di attribuire ad Este la pater– nità assoluta di cene im-cn– zioni, anche se ci sono dei genen, come ad esempio quello delle oliere e degli scaldini. che sembrano esse– re particolarmente cari alle sue fabbriche, ma su due punti almeno possiamo da.-e un giudizio tranquillo. 1n primo luogo sull'alt~ qualitath-a di certi momenn della produzione. Essa, so– pratutto '\"CJ"90 la. fine dd Settecento, quando le pri– me anisaglie del neoclassi– cismo s'annuncia\'3110 sulla scena della pittura n~neta, uo,-ò nella. contenutezza sug– gerita dai nuo,; canoni de– corati..-i, accenti di panico– lare aristocraticità. n secondo eunto che arr pare molto eV1dente è il ca– rattere monumentale che la. ceramica di E.ste tende ad a.ssumere con Gerolamo Franchini. Il demone della scuJcura do,-e,-a continU3- mente tentarlo e lo dimostra il suo ricchi.s.simo repertorio figurati,-o desunto con lar– ghe:zz:i dagli scultori del pas– sato, e sopratutto il vigore plastico delle sue figure, la loro larghezza ritmica che supera ampiamente l'impo– stazione minuta delle nor– mali sta.tuine di tem.glia e di porcellana. Ko:i mancano nemmeno riferimenti tra i suoi modi e qucm di altri scutori atth; allora nel pa– dorano come il Danielctti, il Rizzi. il Chiereghin. maestri cioè che tetlC\-ano in vita fino alla fine del secolo la tradi– zione dei Bonazza.. La vlteooa de < La terra trema> non presenta al– cuna complicaz:.one. 'Nto– ni. quando perde con !e at– -u-ezz:atu.-e della sua barca aocbe le armi d~a sua battaglia, si dà a!l'ubria– chezza per dimenl!care. Una delle sue sorel.le non regge aJ. crollo e si ab– bandooa alla ma:a vita; l'~tra più forte e più ras– segnata. invece, rimanda con malincon.:a l'ora del matrimonio con 9 murato– re dei quaJe è innamo..'<i– ta. I sent.:.menlì si appro– fond:scono, si definiscon<:,, assumono intensità t-ag:– ca · ma non s.i complicano e 'non si intorbidano ma:. La loro evoluzione aVV:e- Il nu0\-0 corso della pit– tura spagnola iniziò a Bar– ceUona tr.l il •.;7 e il '48. Dopo gli anni di clau.suz:a che seguirono la guerra a– vile (ua il '36 e il ~3~ ii era stata una \~era reazione contro l'arte di a,-anguardia) e poi la guerra ~odiale. si manifestò un ntomo alle fonti più ,;,-e della pittura modern3 - a Mirò, a Emst. a KJee specialmente - e si acuì il bi.sogno di intreccia- tori Tapiés, Cuixart, Pone e Tbarrats, il critico Arnaldo Puig e il poeta Juan-Edua.rdo Cirlot cbe d.h-enne più tardi il vessillifero dell'informali- 5mo in Spagna. Le opere dc– ili aderenti al Dau Al Se.I erano ancora di un figura.– ti,ismo e sarcastico e ritua– le>, definito dallo stesso Cir– lot, nel suo dizionario degli Ismi (1949), e- magicismo pla– stico•· Nel '51 Tapiés e Cui.urt .soggiornano a lun– go a Parigi orientandosi di prclercnza ,·erso una pitrura densa di istanze sociali. sia pure espressa in forma più simboliche che realistiche. Ma sebbene nel '51 Dou .41 Sei fosse inà praticamente disintegrato, il dado era or– mai tratto e, difatti, poco dopo, grazie specialmente al– la nuoi-a ammil'C\·ole produ– zione astratta di Tapiés, un ondata di rinno,-amcnto si propagò negli ambienti_ arti– stici di Barccl.lona e di Ma– drid. Il prodotto più fehce di questa nuo,"3. stagione fu appunto il movimento di El Pa3o sorto nel '57, ad opera dei •pittori Antonio Saura. Manolo MHlares, Rafael Ca– r,ogar e Luis Feito ai _qua~i. in un secondo tempo, s1 um– rono il pittore Manuel Vio– la, il pittore-scultore Manu_el Rfrera e lo scultore Marnn Cbirino. ·a,o con spiccati_ in– tenti polemici per S\--ecchiare l'ambiente reazionario e dif– fidente della Capitale, El Pa– so ~ numerose mostre e conferenze, pubblicò un vi\'ace bollettino informatiYO e mantenne continue relazio– ni con Parigi. il grigio e qualche raro ros– so cupo, .sono i colori pre– feriti di questi pittori della notte che vh-ono sotto un ciclo ossessionato dalla luce. La incombente presenza del– la morte, la sensazione pre– cisa, U}C'\;tabile di un dram– ma latente, .sono espressi da una materia do,-e la sabbia, il cemento e il colore si me– scolano con una concretc:z::za perentoria, intensamente rea– listica. né l'accenno alJa real– tà suoni arl>itrario per una pittura astratta: qui l'imma– ginazione non figurath·a ha. infatti, un mo,-ente, dirci me– glio, un prop-aptma, uno scopo, ben rea.h. Del resto -lo stesso Canogar ebbe a dire che per lui la pittura tende a fosilfa.ar un i.stame: l'istan– te se.mpre coincidente della realtà e della coscienza, men– tre per Saura questo istante fossile prende già il '\"Olto simbolko di un uomo, 1111 ho,nbre dm:ado absurda– mente en wta cru.::.. ri, Vedova ed altri il firma- CIOVA.~"ù CALE...XDOLI bon di Ko,·e, da doYc altn b~~~1,.> ~~~-t~J.o~t:. l:===================------- tatticamcote picassiani. ap- CA.\IIU.O SE.\ILXZ.ATO lnf ormazioni librarie BOMPIANI ., LtJDWIG WITI'G.E.'lSTEIN > di 1'onnan ~lalcolm - Collana Portico - 1960. La biografia del più ~~e e p_iù puro filo5:0fo contemporaneo, che nfiuto I~ ncc~ezza e '~ solo e nomade, padre riconosauto di. du~ con;enti di pensiero un uomo che non ebbe nvali !1ell arte di ragion~ un pessimìs':3 a _o!~ tl quale ure confidò morendo agli arrua di aver avuto ::Oa vita mera\l'igliosa. Un libro anch'esso mera– viglioso. VALLECCHI • C..\1 :TI ORFICI > di Dino Campana - 5. edizione, con un inedito - pagg. 328 - L 1.300. L'opera intera del grande poeta" tosco-roma_gno~o a cura di Enrico Falqui, che ne ba cui:ato di_ ~– rione in edizione le aggiunte, i ritocchi, la b1blio– gra.fia critica. IO iDADORI .,LA CINA~ di Wemer Spefser - Trad. dl Maria At– tardi Magrlnl - pagg. 3ZOlllustr. - L. 5.500. Un grande quadro. dell<;1 _storia c_inese osservata nei suoi vari aspetu, religioso, sooale, umano. Lo scenario è il grande continente ~ml?~ tra l'Oceano Pacifico e il TibeL Una gwda mdispen– sabile ad una moderna conoscenza. lndi,;dualisti fino all'anar– chia, ma uniti al popolo _e alla terra da un comune spi– rito collettiro, da un fiero e sanguigno attaccament~. alle origini _e ~a tradmone, questi p1non sono natural– mente anti-accademici. lonta– nissimi dalle pianificazioni internazionali, in uso tra gli esponenti di quel falso mer– cato comune delle arti, or– mai contagiato dai più effi– meri formalisti, dalle più fa– cili formule. Per tutti i pittori di El Paso e specialmente per Sau– ra e per Canogar. il quadro è un • organismo vh-ente >! un '\'ero e proprio e campo di battaglia >: e la pittura, per essi è una strateizia condotta , su ~a tela avida e h"bera, do,e traccia.re . con 13.mano I problemi di questi pit– tori sono, dunque, per lo più. problemi reali e come tali \--Ogliono un'eco. ~on fJ 0 suc:!~~~ 1 deifaroÈ!i!r~ o del puro intelletto, ma pro– blemi di un più \-a.sto re– spiro, molto spesso morali, talora anche sociali, sia pure dibattuti con armi opposte a quelle tanto spesso spuntate dei realisti. E' un'arte, la lo– ro, di nuo,·o innocente, e, quindi, autenticamente ,;rue. Brutale. ma accoratamente ~~ca. so~~od~:~;°~~~ gini umane, queste immagini hanno il ,-alore non di una semplice protesta intellettua– le, ma di una battaglia vitale. quasi cruenta. Dando ora uno sguardo alla mostra allestita all'Atti– co bisogna dire subito che essa. purtroppo, non è tale da fornire un quadro suffi– cientemente esauriente delle possibilità dei pittori di El Pa.so. Tutta,Tia i visitatori potranno completare e arric– chire la rassegna ricordan– do la eccellente personale di Canogar, presentata dallo stesso Attico, nell'aprile del '59 e la ammiremle mostra di Saura che ebbe luogo nel– la prima,-era di quest'anno, alla Odyssia. mentre per Feito (qui rappresentato da un solo quadro, neppure ec– cellente, del '59) sarà in tutti ancora ben ,>n-o il ricordo della positi~ • ~ccipazione del pittore alla Biennale. E' dal giugno deJ ~ al– lorché tenne una personale alla Medusa, che Gianni Do– n non si presenta,ia nelle gal.le.rie romane. Tuttavia il nostro pubblico ne a,·eva po- pare evidente, sebbene il pit– tore rimanga fedele alla sua liberissima e fantasiosa con– cezione deUa massima e di– sponibilità della forma >. Ve– diamo cosi, in più di una tela, il surrealismo delle sue immagini polimorfiche - già frutto di misteriose meta– morfosi, di irrazionali a.o:op-– piame.nti, di arcane scissioni di elementi eterogenei, tratti dal mondo animale, vegetale e minerale - cedere il passo a •strutture> non organiche, quasi realistiche, meno em– blematiche. Do,·a si tro,-a, dunque, ad una nuo,,a S'\-olta della sua pittura. E', il suo, un momento estremamente interessante ed auuaJe. ma, anche, delicato e oon pri,-o di insidie, come dimostrano alcune te.le meno felici do.e il pittore non riesce a sosti– tuire adeguatamente la sti– molante magicità surreale di un tempo con una nuova realtà oon ambigua e, tut– ta,;a, inedita e impl'C\·cdibile. Con questa piccola perso– na~ di cere colorate, alle– stita alla • Passeggiata di Ri– petta >, Saro Mirabclla pare essersi de.6.niti'\'amente allon-. t.anato dal suo austero e ca– salingo n~realismo. Anche i temi sono cambiati: dai silenzjosi pescatori siciliani ai chiassosi tu.risti della Co– stiera amalfitana, dai corpi solidi e pro,-ati dei minatori alle morbide e soddisfane membra delle belle bagnanti. Molti schemi illustrati,; e naturalistici sono scompara. Il disegno si è fatto più ner– \'OSO e sintetico e t'ende, più che a raccontare con quella pedante precisione che era un tempo una delle caratte– ristiche del pinore siciliano, ad annotare, a riassumere, se oon proprio ad e,-ocarc.. I colori puri, a ,-olte fin troppo violenti, ci sembrano meglio orchestrati nei paesaggi. Il richiamo a Guttuso è ancora inevitabile, specialmente ne– ili • studi di bagnanti~. I /igli di AnJ;itrano (eontinu~ pag. 3) 1e tasse e i libri s.i sarebbe adoperato per far inten·e– nire il patronato scolasti– co. Eppu:-e chi lo con~..n– se, quando ormai aveva deciso per il no. dopo un pomeriggio e una notte di dolore e d'insonni~ fu proprio il figlio. La mattina alle sei ilar– co era entrato nella sua stanza. Lui si sta,-a infi– lando le sca.-pe e la mo– glie era andata ad aprire gli scuri. Il ragazzo s'era inginocchiato e piangen– do J'a,·eva pregato di farlo studiare. ?\on se lo pote\-a dimenticare: mezzo vesti· to. con le ginocchia per terra. e le mani come pre– gasse una statua. Senza farsi sentire. piangeva an– che la madre dall'altra parte del letto. Lui avreb– be volut-0 p!'e.Ilderlo per le braccia, sollevarlo e strin– gerlo a sé: ma si fece for– za e con \-oc'e ferma disse solennemente: - Figlio mio. non sei tu solamente! Che pos...~ fare?! ~la ~a bene. Ades– so \·ed.remo. - &i era uscito quasi di corsa. lasciandolo in gi– nocchio ,-icino alla sponda del letto. Dal fondo continuò a guardare il figlio. Era ma– grissimo, con gli occhi in– fossati e il mento a punta. e con due labbra che in certi momenti non si ,-ede– vano nemmeno. Quando aveva pochi anni pareva un bel bambino, ma adesso era brutto. anche se la mo– glie non Io \'"Ole\·a ammet– tere. Quello che Si sah-a va in lui era respressione de– gli occhi chiari. sempre lontana, di preghiera o di paura. non sape\·a dirlo bene lui stesso. a differen– z.a degli occhi di Paolo. neri, ti'lii. mai Cenni. di chi faceva già capire di sapere il fatto suo. • !arco. poi. a,·e,-a quel- la ruga simile alla sua che cor!'e,·a lungo la metà della fronte. già profonda e che non :;:li a\·e,·a mai ..-isto spianata, neppure quando rideva. Era sem– pre con qualche libro in mano. e quando 6.nh -a d1 studiare li da lui. a casa appena c·era la luce ac– cesa continua,-a.. ~o, non pote,- a lamentarsi per niente di lui. e nel pro– fondo era com--int-0 che un giorno gli avrebbe dato delle soddisfazioni, se aves– se potuto farlo andare avanti negli studi :\la in quelle condizioni come era possibile? Erano a dicem– bre e gli mancavano an– cora tre libri .. l\J patro– nato scolastico non a,·e– \·ano ,-oluto saperne. per– ché lui non era iscritto al partito. E il libraio, runico del paese. dopo i primi che s·era deciso a dargli a credito, non a,·eva voklto sentire più. ragioni. - I libri si comprano a contanti! - a\-eva detto al ragazzo, quando timi– damente si era presentato. - Diglielo a papà. - E mentre use.i,•a. ~tarco a,-e\-a sentit-0 che d.iee...-a ad un signore che era già in libreria quando era en– trato: - E· inutile man– darLi a scuola i tigli quan– do non si può! - )la.reo. da allora., si ar– rangia,-a. facendosi presta– \ re i libri e copiandosi il ' testo. No, non era possi· NDo Palumbo bile farlo andare a,clllti così. A febbraio poi ci sarebbe stala l'allra rata della tassa, e lui non p0te– ,·a as..'=Olutamente pensa– re a pagargliela, quando impegni piU urgenti non lo (ace\·ano donnire la notte. Fra qualche mese poi Si sarebbe presentato il problema per Paolo. Anche se I' a ,·esse tolto dalla scuola. c0me a\"e\·a deciso. che gli a""rebbe fat– to fare? ~o, l'unica spe– r.mza di sah·ez:z.a era an– cora la fuga dal paese. - Farò altri debiti. çen– derl> tutto quello che è possibile, impegnerò il re– sto. ma dobbiamo andar via. - :\la dopo un mo– mento si senù risucchiato dalran.-il.imento. - ~la do,-e? A ~apoli'? A Roma! E poi. così sposti una famiglia di tante per– sone? Con rultima ancora nelle fasce ! - La dispe– razione lo stava ripren– dendo. - Do,,inque sarò sempre un forestiero! Xo. sono condannato a roder– mi il ceI"\"eJlo e. con me. quella povera disgraziata di lei. Siamo due Y-hia,·i alla stessa catena. E con noi tutti questi po,-e:-i in– noce.nti. - Per liberarsi da 11' Op– pressione, raggiunse a pas– si svelti la vetrina. l'apri ed usci. GH parve che 1·aria gli facesse bene. Piove\·a ancora. anche se non con la violenza del pomerig~o. n cielo però s_.era fatto più. grigio e lo strato delle nuvole s·era abbassai-O c0me una cappa di piombo. KJXO PALUllBO

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