la Fiera Letteraria - XII - n. 44 - 3 novembre 1957

Pag. 4 \ l,ino Bernasconi ilPt1emio Scl11ller Pino Berna.,eonl, ehe va col1.lliderato l'amico n. J de– gli scrittori Italiani in Tl– cirt<I, ha veduto premiato in quuti giorni la. sua rac– colto dt versi dlolettali L'ura dubia. edita a Luga– no alcuni mesi fa, e ehe _tra l'altro ha gid meritato sul Corriere della Sera que– st'elogio di Montale: .. So· no versi non faeitl, scritti n'!l dialetto di Riva San Vitale, e tutt'altro ehe dia– lettali., anzi. sottilmente ele– legiod nello ipirito "'· La motivazione del Pre– mio Schiller 1957 - dove tra l'altro ftgura in giuria il gronde critico Marcel Ra11mond - ~ redatta in questi termini d'encomio: .,.Ps.l'IO Berna.seoni porto un rinnovamento tonnate che indico strade lncon.suete ol– ia poesia in dialetto nel senso che s'apparenta al linguaggio raffinoto della migliore poesia contempo– ranea"'· All'amico carissimo le fe– licitazioni della Fiera e di tutti gli amici ed ammira– tori italiani. LA FTERA. LE'T''T'ERARTA IL PRINCIPE DEI GIORNALIS'.l'I DEL SUO TEillPO Vent'anni dopo Chesterton * Temperamento ardente e combattivo fu piuttosto un polemista di genio che non un pensatore od un creatore. ma oggi soprav– vive grazie a quelle opere dove parla in sordina e cerca di cedere il passo all'artista. o magari saggista ed al biografo * di t,; I A COII O A .\'TO,U Il Se a vent'anni di distanza (The Brttlsh Councll - edit. Un bilancio quindi decisa- dal giorno della morte, Gll- London), Christopher Hollis mente attivo anche se un po' bert Keith Chesterton potesse sottolinea la singolare coeren· diverso da quello che Che– ritornare nella sua lnghllter- za mantenuta dallo scrittore a sterton stesso avrebbe potuto ra, troverebbe un paese mol- questo riguardo per tutta la immaginare un quarto di se· to diverso da quello da lui vita. prima e diJpo la sua colo fa qu.:ndo • Orthodoxy ,., lasciato e torse stenterebbe a conversione al cattolicesimo, e The Everlashng Man• ed i riconoscerlo. Le differenze In· In prosa ed io poesia. Da numerosissimi saggi polemici tervenute nella struttura so- quando giovanissimo, ancora venivano considerati il suo clale, nelle concezioni morali, Cece le prime erml, protestan- magg'iore titolo di gloria. Nè nella situazione politica come do contro la guerra dei Boeri vanno dimenticati due ttbrl nel costume sarebbero per lui ed evversando la lirica di Ru- che tuttora trovano molti let– assai più importanti che per dyard Klpllng tinta di acceso tori e The Vlctortan Age in altri scrittori del 6UO tempo, nazlonallsmo agli ultimi anni Litera ture» ed e A Short o! perchè G. K. Chesterton, pur che videro la pubblicazione England •, alquanto parziale essendo un poeta genuino ed della biografia di San Tom- polt>mlco ma brillante rias– uoo scrittore di sicuro merito, maso d'Aquino e e The Scan- sunto di storia britannica è stato nell'essenza un giorna- dal of Father Brown •, qulnto scritto per rivendicare i valori lista ed ha avuto in quasi tut- ed ultimo volume della !amo- nazionali che a lui erano oori. Gllberl Keith Chesterton ~~~:~~rie~~u~\\~gg~~ml~~i\~~~ ::ri~S~~~~~c~u~ i~z;:s~~: :o~~~:i ph!~~~biv~~t~ ~n~:m: ~ anarcryici, nihilisti, terr~>Ti- del libertini. Chesterton per collegato quindi ad una certa Padre Brown, Il più grosso ed dire il loro astro come H. G. sh dlvem.van? per la ~1èt~ P.nmo! ha mo~fic_a!o co1esta attualità. Si oserebbe dire che orlgiqale personaggio da lui Wells, George Moore, n suo una. specie di incubo d1 cui s1tu~z1ope e qumd1 11_rappor– se avesse appartenuto ad una Inventato. Chesterton ìn so· amico e compagno di lotta S! rih-ova una C~equente trac- lo d1 ~or~e ~he n~ deriva. Nel nazione dove l'arte letteraria stanza non ha mai variato, ba Hilaire Belloc e lo stesso Ru- eia nella narraJiva del tempo, suoi. hbn s1 sornde spess~ e non disponesse da vari secoli diretto I suol pungentlssimi dyard Klpling, altri hanno es- Ches!erton scrisse ln un tono si ride molto ma non p_iu a della formidabile importanza strali contro lo stesso nemico sunto una posizione di primo semi serio una parodia del detrimento delle religione. che in realtà aveva ed ha tut- ed ha difeso con amore la piano quaH Henry James e r~manzo. giallo, u:1a satira del- dell? tradizione e della so· tora in Inghilterra, egli sareb- stessa causa. Joseph Conrad, ed altri anco- I ,ana::chia, ~n h~ro che ha c1eta, bensl dei loro avversari. be forse istato soltanto un Oggi, tuttavia, la situazione ra risorgono ora come John I an? .... mento irrazionale~ !3:n- Secondo Chesterton, non son o grande giornalista, il principe morale, sociale, politica ed an- Galsworthy O sollevano di- tastico di un bai.letto d1 O,a- le buone maniere. la b? n.tà e dei giornalisti del suo tempo. che religiosa. è tanto cambia· scussion1 come Bernard Shaw, ghile~v. La st oria del. pce~ la morale. ad essere ri dic ole Fi:1 dal primo momento, ta in Inghilterra da togliere egli mutando leggermente di Gabriel Syme che. efflhatos1 e degne d1 s~herno,. be.nsl la coinciso coll'inizio del isecolo, ogni urgente necessità e quln- posizione si è mantenuto in a Sco~land Y.ard, per combat· manca,nza d ~ducaz1one, . le Gilbert Keith Chesterton as- di gran parte dell'interesse a equilibrio conservando un tE;re l anarchia. come una per- volgar:1t.à, la disonestà e l)1m– sunse un etteggiamento di op- molti suoi scritti. specie a ascendente e molti (edeli am· "!ci.osa malatt!a della s?C1eià, morahta. posizione e quasi di sfida con- quelli apertamente polemici. miratori. diviene sotto 11 nome dt Glo- Chesterton fu, dall'inizio al· tro l'Inghilterra ufficiale, con- Dei molti saggi sui più vari Gllbert Kelth Chesterton vedi. membro del mlS t erioso la fine, ~n deciso avversario tro le convenzioni e le tradì- argomenti scritti incessante- aveva il temperamento del ~~C!sigliosu~re~o degll anar- della soc1età moderna, sempre zioni di una nazione che di- mente durante trent'anni, po· giornalista. Era non soltanto c . europei e opo aver par- più industrializzata e mecca– mentica dl quanto era avve· co rimane. poco che possa t.ro- attratto dall'attualità ma por- tecipa~. a~fll~raz.IollttaHor· nic~. Gli intrecCi dei raccootl nuto prima. celebrava le sue vare ancora una risonanza. tato negli scritti a colpire su- nf a 18 Il IC { 0 mf f Id~jr Kohzleschi scritti attorno alla d~\f!niRflo:~~~a~~~~~d~n: ~:u~! fu~g~~s~e~\ ~ania~\~t ~it3ere~o~~r~~~~c~~~:ael~°n~~;: ~~~f{i sf a~c~r~:"::~e°sei edei h!~~~ dt~t~i°?~ ;:ca~~irtr:=: potenza imperiale estesa su quali e The Ballad ot the troppo per H sottile, senza rl- sette membJi .del tJr:tto con- s~h.erare o .sottolinear~ aspetti mezzo mondo. Chesterton non Wblte Horse > e e Lepanto>, pensare e ripulire quanto di ~~ssè ~?no .ei P.° ?~~ 1 tfme r1d1coll, odiosi o nocivi della era un anarchico, nè un di· gll studi biogra.fici fra cui approssimativo e di frettoloso co~ico I un irresis I e e etto odierna società dominata da s!attista. Egli. si sentiva pro_- quelli su Chau.cer, J?lckens. e vi potesse essere L'l certe af· Ma ~ Th M Wh , un lato ~a un bolso capitali: fondamente inglese e per ti Stevenson, il g1ovamle saggio fermaz.Ioni. Egli era un uomo Thursda \ anl O • v. as smo, dall altro da uni! sete d1 suo paese ebbe un amore mo!- su Robert Browning. la vita avido dt vivere. slngolarmen- di una t! ;a d9a,~fa cofa di ~ 1 f rtyolta che si rivela essere una to esigente cui non venne mai di San Tommaso, il notissimo te ottimista per un Inglese trave r c asse. - pigra e viziosa anarchia od meno. Ma la Gran Bretagna. romanzo satirico e The Man espansivo e rumoroso u~ rifica~st~ 1~ :n ap~:t~ft ter- una volgare concupiscenza: il cui era fiero di appartenere, Who was Thursday > ed in!i- esempio di quello che i bri- ich 8 ..),, e n rea u one= d!?slderio bruto di sostituirsi trovava le sue origini nel ton- ne. ora raccolti in un grosso tannici di oggi definirebbero briil Sy enture dtel buo~.dGa a1 ricchi e? af potenti. Col tana Medioevo, era cattolica tomo sotto il titolo e The Fa· e an extrovert •. Cosi si pre· con lnd ~t pron ~g~ 6 1 are suol 6cherz1, colle risate ed l e contadina e nulla aveva ther Brown Stor!es > (Cassell sentava negli scritti, di cui 1 1 i O O .cera 10 un .Pe: paradossi., Gilbert Keith Che• In comll!le coll'lmpe:riallsmo edl~. Lon.don) .. I .g1all~oltremC?- molti per questa ragione. cioè ~l~e~temt~~tf 0 sem~re me sterton dimostrò di essere un commerciale della rme del- do mtelhgenb, msohti ed or1- per un carattere provvisorio e smonta;e 0 r!nde~ 0 Jcj 1: rl~j 1 u 1 to paladino coraggioso e vigoro– l'Ottocento. ginali in cui il buon prete è giornalistico che egli stesso la le e d d 1 ib .co a, so dell'o~todossla, della: tradl– Nell'acuto e brillante saggio l'investigatore poliziesco ed il diede loro, oono oramai di uno mab~= "p:er~ t~~ll'all~ m~.o- zlone. britannica. intesa come ,_ ________ _, dedicato a cG, K. Chesterton> deu! ex machina. scarso interesse. Ciò vale non Scritto con garbo d~s{\ 1 f~ un ritorno alle origini rurali soltanto per I llbell.f e gli ar· tura il libro è ricc~ di ga:a- dt sev~plici del lontano Me- Ucoli dl genere vano, ma an· dossi e gradevolmente giova· qe · · BIBLIOTECA STRANIERA DI PIETIIO CIMATTI che per qualche biografia un nlle nella •ua allegra ~vldilà Temperamento ardente e po' a.f!rettata ed alcun i ro- di godere la vita. Inseguendo combattivo, fu ,Piuttosto un * manzi fa?tastici troppo , lo.n.ta- 1 presunti complici del miei- polemista di gemo che non un nl dall odierna sensib1htA, diale complotto terroristico pensatore od un creatore, ma I I d I non abbastanza centrati per Syme passa di colazione in per un ultimo paredosso oggi IlUno Scampo O ) tempo po~:rb! 1 ;ea~;:e~ 1 ::~~iLouis er~~~eTI'an~:~:g~~~ 0 d~1f~ ~ ~V~~; 1F:c!r:m1!taQ;;f: ~!fev:r~sr~ 0 u~b:~t~~e ~~F~~~~ =nni~~i1° st~~hllt=~~nf~l~ ~~:s°:d~u~:t:~~od!ncae:::ie ~i r~~nP°o ~!~cjfa~Jf{e~n ac;;!~ ~~~-no a 1 molt1 l'acquolina m :f~fn~tfn e:uia~h~~~!~· a°n~ rentemente facile di alcuni La preferenza si può dare mat~ da giovanile baldanza s1 Il libro aspetta che il suo,r· ( •1 Je labbra la medesima tnge- romanzi e raccontl Benchè tuttavia alle avventure poll· getto a capofitto nella lotta autore apponga, è evidente I- OYO e I SUO pescecane nultà Alcuni han giudicato 11 Stevenson venga ormai consl· z1esche del Padre Brown, cin- In suo favore la situazione con quanto batticuore la pa- Un'aria ben più respirabile romanzo errato, tenuto su un derato un classico, Il volume que in numero e The Inno- delècatto 1 hcesimo In Inghllter– rola .. fine• - ha detto ctrcola per le pagine di que- filo sottile che a volte s1 spez- dl Chesterton ha conservato cence•. cThe Wlsdom>, cTbe ra moto cambiata Anche in quaku.no - per cominciare I sto romanzo apparso per la za. e han parlato di regru,o un mteresse proprio per la tncreduhty >, e The Secret• e letteratura, benchè molti pre– a viver e una sua vita auto- collana .. Gaia Scienza .. delle rispetto all'altro, • Il nudo e rinn.,vata voga dell'autore da e The Scandal > ora raccolte giudizi pere1stano tenuti in noma, di creatura bbera Che ed1u.oru Longanes1. !innato dal Il morto ... col quale U giova- 1u1emmirato Lo stesso sI può nel grosso volume e The Fa- vita da pur1tan1 trasformatisi andrà, presto o tardi, pe.l francese Clément Rlcher e tra- nlssimo Mailer. nel "46. si lm- affermare per li e D1ckens > ther Brown stories ,. L'argu- In progressisti, la poslzione Jl?ODdo a portare un .messag- dotto da Simona Marttnl. Del- pose all'attenzlone d1 tutto il Egli ha contribuito a rlmet· to prete riesce sempre, per de_g:Jt.scntton cattolici n~m ha gio. a destare sens~z1on1, ed la m~esima collan~ non sarà mondo. Forse è ph) ~e~o dlre tere definitivamente in primo virtù teologali O per ragioni plu bisogno di essere anZlt.utto act:endere fuochi segreti di male ;1cordare. <3:1 P1erre Blon~ che da allora ad oggi 1~utore piano nelle lettere brltanniche assolutamente estranee alle polemica. Ii tono è ~ambiato, memorie, ad ~tti.nare avven- dln. 1lnteressanh53lmo .. Umo- è mutato. la sua vena s è in• uno del più grandi narratori normali indagini poliziesche i rapporti sono altn. Evelyn t~r~ del pensiero. E tutti i re vagabondo ... storia parados- teriorizzata. la sua partecipa- di tutti I tempi le cui manie per quan to Intelligenti quest Waugh e Groham Greene, per ~1bn .bann~ un va!ore, a.c~he sale. d'un giovane per!etia- tlone ~~an~ s'è ta:ta acuta e difetti non ln'tacoano li va• passa.no essere. 8 dipanare 1; non citare che i due più !a- 1 più disprezzati, persmo men,e francese. 6no ali 1ron1a. e le Immagini !ore eccezionale dell'opera. Le intricata matassa criminale ed mosl. vanno per la maggiore iu~!.st~~: i~ro1~st ~ ~~~ La s~oria di Ti:Coyo si av- sono ora t_iltrate attraveno un analis! di Chesterton, le pre- 8 scoprire il delinquente. Ma e malgrado accanite resistenze libri banno i loro lettori. eo- vale di un~ tro,;ata .iniziale. seta~clo d esperienza ben th) faziom scritte per ogni roman• l'origm-alità dei racconti, co· nessuno potrebbe pensare se· me se solo .P«:r costoro tosse- ~t 10r~~C:OP~~~i!~~n~~at:e~t :!~ 1~s:!~:!:fm! ~net:~~~c?~ ro nella accu;ata edizione del- me d'.altronde del ~i~liori 11- ~ 1 ~!!1~~~~t~nn~garne le qualità !O stati scntti, sia pure alla ta sino ad esaurimento. Il tut- segreta dell'America: è andato la Everyman. s Library, hanno brt d, ~hesterton, ~1s1ede nel- . · i~J?Uta dello stesso autore, to si svolge nel mar del Ca- ael mondo dei ceroni a sma- sottolineato 11lato drammatl- la ablhtà con cui ~1esce a ca- Malgrado questo GHbert L~bn. che avevo pe! casa. ca- raibi. narrato con !rescbezza scherare verità ed eterni pec- co, a volte PT?fo 1 ndo di Char- pavolgere le situ.az1oni morali. Keith Chesterton, il precurso– pitati per !a ragione meno ed um orismo quasi a dimostra. cati. mettendo a nudo con un les Dlckens d1ss.pendo 1 la er- Forse questo rimane, anche re che h.a combattuto in tem– letterana de! mondo. per uno z io.ce che. per portare a ter- notevole Impegno ..morale .. la r?nea opinione che nell autore ogJi, il merito maggiore 'per pi difflc1li, non è dimenticato sgombero. per un errato ac• m ine un non disprezzabile ro- realtà stessa del Peccato . ., n d1 e Bleak House > e e Great cui, pure in tempi tento cam- ma trova anzi sempre nuovi Q?isto di qualcuno che crede".'a manzo. non occorrono !ngre- parco dei cervi .. ha una soli- Expectations • vedeva ~ol- biati, i lettori gli sono rimasti lettorl. .La sua lnllu1:nza in di farmi felice. e ~astf m dienti tragici e drammatici. ba- disslma ossatura ruosofica. per tant~ un narratore comico, fedeli. profondità è certo mm.ore a ~u~~!t ~r~d 0 • 1 , 0 t 1 1foentdc~~~ sta un pizzico di buo? umore. nulla disperata. e s~cera fino sentunentale e distraente. Fino .a~lora i difen~ort del· quella che fu una tre.ntina di J Cl 1 .alli. uno scenario ben dipinto una alla cattiveria. e docile fino a Chesterton è stato accanto a la. trad1Z1one e del cristianesl- nn1 or sono quando in Frao- ~ ve~cchi2 1Jbr1rre le~\ ~~ trovata intelligente e, a• con- piegarsi a giusti!i:are ogni ~ol- ~eorge Gisslng I) ~autore più mo, t campioni del Trono e c!a si e-stese perfino al diffi– poche pagine e via gett~tl. dimento, una penna scorrevo- pa In u~a superiore cons1d~- mtelligente ed efficace, della della Chiesa, si erario sempre c1Ie cenacolo ~ella e Nouvelle libri che inaomma non mi te. a.mica dichiarata di chi 11;1-razione d1 n~cessltà. Inuti le d1 - n~ova valutazione dell opera presentati come delle persone Revue França1se > ~ da n9t parvero ,o(llbrl,. perchè non tende. passare alcui:ie ore rn re che il libro. non va be.ne di Charles Dkkem;. serie. compunte, piene di sus- trovò ~na risonanza 10 un <:r1- nù dicevano niente, un bel sere01tà. Ma.. torse in un mo- per chi non ha ancora dlclo,to e Tha Man Who was Thur· sie'(o. fin troppo imbevute tlco d eccezione 9uale Em.1llo giorno trovarono il loro Jet- mento di d1Sattenzione, è ca- anni. come pure per tutti co- sday,. fu, ed è rimasto tra I della loro importanza e quin- Cecchl. Ma li ricordo ne è tore, colui che li apri e sbian- duta dalla penna di. Richer loro che non riescono ancora.. libri di pura fantasia, il suo di facilmente un po' ridicole. vivo e d i Chesterton. si può cò in viso come per aver rl- qualche altra cosa. più lnte• per quanti anni poi;sano avere. più grande successo. Mentre Le leggerezza. la disinvoltura, afferma.re che,. maga,1 i_nse· veduto dopo secoli un amo- ressante: la descrizione di una a scuotegl di do~so la loro il romanzo poliziesco con Co· la risata lo scherzo erano cond a hnea. 61 è conqmstato re. un amico. eruzione_vulc~nica. ad esempio. minorità. ~Gar!ant1. 1957, pa- nan Doyle quale maggiore prerogati~e dei loro' avver- un posto definitivo nella let- Perchl! i libri sono pat.len- ~ del si~enzio di .m?rte c~e ilne 521· lire llOO). reppresentanle e maestro, sari, cioè degli scettici, dei teratura del suo Paese. ti. cl sanno aspettare ad un I ha s{guita. matrrw1izzato m PIETRO CL'\IATTI prendeva un primo sviluppo progressisti, del rivoluzionari, GtACO~lO AiSTO~INI !~roev~;,~ d:Pfou:~~~Jf: ~~i~la.e~~~:· ~o ~a:tell~neJ: ventarci indispensabili d'un sera. (Longanes1 e C.. 1957. tratto. arrivue a soppiantare pagg. 252, lire 9001. a1:;ir/b: succo del nostro dl-111 Parco deicervi :e;;::i~e ,:roi~f~~:e ~~ ~-f~~ m;:z~incàTmoNg~;~ues~a1Ta 0 r~ attuale c è per cla9CUno Il suo americano. apparso nella col– hbro.. In .fondo. i successi lana dei Romanzi Moderni di strepitosi _di 9ualche opera so- Garzanti. Una eojJana interes– n_o ~ovuh p1ù ~d .un. in~ro: sante. non c·è che dire. la ci.1~ di malintesi, d1 g1och1 d1 quale ha offerto in ottime ~ocietà che ad altro. Perchè tradudoru dei capolavori nar– e raro. nella grandt- d!v~~sl- rativi delle ultime stagioni, tà delle. umane sensibihtà, oltre alle più ~ensazionall no– che un hbro 1'iesca. da solo. vità di giovani autori italiani. ad accontentare una vasta da Parise a Pasolini. Anche ~amma di gusti , Gli amic i del per quanto riguarda questo !1bro . anche dl succe.s.so sono, .. Il parco del cervi •• ledevo– ~ veri. pochi; g li altri . ne sono le la traduzione di Bruno Od– I. molto più .semplici Jettor1, dera. per il cui !iltro è tra– Q'1andant.l cap1tati per ca~ ~ vasata fin l'ultima stilla del- =;!~;on}!cq:a~ :ec~pa~sf~ rumoro~o stil.e . del Malie;, immemori di quel che hanno tutt? rnvoJl!zio_m. ~catU. ~1- bevuto. Lettori, insomma. oc• torni •. accen~om e 1mprovv1sl casionali. sbandati in cerca di ..bassi • ps1cologlcl, tali da una propria sensibWtà di Jet- readere la lettura. se non ~~ré ~~8;1s~~~~~ ~~~/ 1 fau 1 t~: ~!~;~e. L'!~g~~::~v\co~ta. 01 ; re. anche in tempi di <nagra-. Mailer non .ha peli sulla Ho– chiede istintivamente alla sua gua. Si tratta della ~ollywood creatura amici sinceri, e che segreta. l"ultima Babilonia, Ja uo po' le restino aUezlonaU. città d'oro e quindi la più e!- Da questa rubrica dunque tlrnera e insieme la più pe– cercheremo di storzarci di rico!osa. E' lei la protagonista tentare !\?lici 'connubU 'tra f del romanzo: i cento perso– libri e i lettori, di o!trire in- naggi che vanno ~ vengono somma a questi ultimi degli sono ornbre contro il suo luc– amici. e viceversa. per le ore cichio invitante .e ne.mico. lo che neppure la civiltà più di- stesso narratore m pnma per– namica pub togliere alla Jet- sona a volte scompare, come tura. magari nello scampolo so!11merso nel c~os viscido de- .. di tempo tra l'ultima slgaret.. gh avvenimenti: poi ri!orna, ta e il primo assopimeDto. ed è c.onsolante scoprir~ sul- ( f Domenica 3 novemhre 1957 SOUP \ULT: UNDESEH mist(~rioso quanto una f orPsta * di RJ<.;"'1A.'l'O Jl L CCI Con atto dl squUtta corteria, tradh:io– na.lmente francese, il poeta Philippe Sou– poult ci ha inviato in omaggio U volume 58 della Collezione: Poètes d'aujourd'hui (Paru, Segher,, 1957), consacrato alla sua vita e olla sua opera da Henri-Jacques Dupu11, e vi ha apposto una dedica, ta– citiana ma densa di nostalgia del nostro Paese, che ben cono.sce per averlo più volte vilitato: e Arrivederci•· Se dcvpero tornerà in Italia, e, ci auguriamo, presto. gli riJen,eremo le festose accoglienze che merita. Il biografo ed amico Dupuv, eh.e tutto conosce di lui, ci narra che Soupault nacq ue olla poe,tc. mentre ere ricove– rato, qua.le artigliere del 33. reggimento, nell'ospedale militare det boulevard Ra– spai!, al tempo della prima grande guerra mondiale, e dal suo lettuccio, attraverso i vetri, vedeVQ cadere la neve... Più tardi, neUa Hlsloire d'un Blanc, egli stesso ,cri.sse: e NOn 10 perché una fra.se roteò neUa mia testa. Faceva un r u more d'insetto. lrui.!teva. Che sudicia moaca! Questo durò due giorni. Pre1i un.a ma– tita, e la acriui. A Uorc qualcosa che non riconobbi scopp~ •· Ma U suo ingresso ufficiale, e non poco clamoroso, nel mondo delle Lettere av– venne nei marzo del 1919, quando ap- ia~:,ei~e ~::;:te n~n;:;~lis~ 7~!1:a~u:d lui, da Aragon e da Breton, e il suo nome pi.Il ampiamente si diffuse allorché, nel numero otto della medesima ra.sse– gn.a, furono pubblicati Les champs ma• gnétlques, frammenti di un'opera scritte Qualche mele prima in collaborazione con Breton e primo sagato, se non an– diamo erra.ti, della celeberrima e scrittu– ra automatica•• che sviluppava. ma in tutt'altro piano, le nostre e parole in Libertà>. E' noto che, in..,offerente al rigido cu,.. toritarismo surrea1Uta, un bel giorno Souprault troncò le reùu:ioni con. i mas– simi esponenti del mOt>imento, voUe le spalle a Parigi e dagli anni 1924-1925 prese o viaggiare un po· in tutto il mondo. Intanto, scrive rorr.arul, saggi su Apot– linaire, Baudelaire, Jouce, La.biche, Mu.s– set, Lautréo.mont, Henri Rousseau, Blake, Lurçart, Paolo Uccello; cronache e sog– getti cinematoan1fici; servizi radio; opere teatrali, tra le quali anche il libretto per un oratorio. IL suo ritratto fisico: • Un portamento dji gran levriero di razza, dice Dupuy. Un volto acuto che taglia. U vento. Lab· bra sottil.i che sezionano I.e parole e la ironia come la macchina pe1' tagliare il prosciutto. Dtu! occhi splendenti d'inte• resse o di spirito, d'affabilita parigina o di vera gentìlez:za. Mani di pianista. Lunghe gambe, che quando è seduto av– volge a spira •. Più diffìcik da dipingere Il 11.10 ri– tratto morale: e Uomo in fu.go, uomo compleuo. Orpogli010? Certamente. Va– nito10? No. Non cono.sco - è sempre il suo biografo che scrive - letttrato mn capace di con.servare nella iua biblio– teca le proprie opere. Ol.$inuolto, diver– tenie nella vita. privaza, egli pofl.f! la fantasia della poe1ia nel quoUdlano •· Ma veniamo cl caratter1 della 1ua poesia. Se Breton pud paragonarsi al gran rigoglio tropicale, Soupault è l'op– posto: un deserto, ma mi.sterioso quanto la foreJta, di un m istero fcitto di nudità e lacerante pure.uo, ,otto un cielo 1chiac– cicnte come una Qual.che ,coperta meta.– fisica. Semp licità, dunque, rifiuto dei mezzi tua.ti dalla poe11a clauica, a.ssenza di rima, n ovttd di ritmi, e a.ssonanze clliteraz,oni, npetiZiOni. Poesia notturna - rileva ancora li .suo Critico - ma ,enza cedere nel mistici· smo, o, peggio, nel romanUcivno, non deacrittiva della notte ma cantata sul =re di~~~~t: 1:~:iate;;:o;~ i~ :t~":~t;, Qi;m:t ~/ 0 J:iin;: ~~ Q'ica e ideali.,:ta • da deprecarti secondo lui, in quanto è uno apegnltoto,' una sof• focatrice deglt sian.et del libero pen– siero, la quale uccide nell'uovo le poni– bilità di scoperte; dalla logica e dialet– tlca •, che tien conto deUe correlazioni dei fenomeni, della loro interdipendenza., con una sottigliezza, una intelligenza un'ampiezza dl visioni di cui lo scien– riato, l'artista, U poeta non possono eh.e beneficiare. (Ma si. può sapere eh.e cosa Intende il Dupu11 per logica e idealista >, contrapposta a quella e dialettica•? La prima non .s'identifica· Jorse con la se– conda? La logica dialettica non è forn per eccellenze la logica di Hepel, che lo storia della filosofia regi.stra come il p,ù illustre e peniale pe:n.,atore dell'ideali• smo, il quale con lui diviene addirittura idealismo auoluto?). E poesia necessaria per la sua 1pon.– tanettà, pensosa deU'umano destino, con– tinua nei suoi cambiamenti di tono. RESATO MOCCI LO SPECCHIO SENZA STAGN di * PHILIPPE SOlJPAIJLT Prigio nieri delle gocce d'acqua, noi sia.mo solo degli animo.li perpetui.. Cor– ria mo nelle città . se nza rumori e i mani– festi fnccntatl non ci commuovono. A che pro Quei grandi entusiasmi fragili, Quei aalti di gioia diueccati? Noi non .sa.ppiamo più al~o eh.e gli astri morti; guardiamo i paeaaogi; e sospiriamo di piactre. La nostra bocca è più arida delte. sptagge perdute e i nostri aguardi non hanno 3COJ)O, né weranz.a.. Vi sono soltanto Qu.eJti caffé doue ci riuniamo per bere qu.erte f'levande fresche, que!ti a.lcoU dtlui..ti, e i tavoli sono pfù vi.schto!i di quei marciapiedi dove sono cadute le ombre morte di ieri.. Talvolta, il vento ci circonda con le sue grandi mani fredde e ci attacca agli alberi fraataaliati dal sole. Tutti noi ridiamo, cantiamo, ma nessuno ,ente più battere il proprio cuore. La febbre ci abbandona. Le stazioni meravigiio&e non ci ripo– ran più: i lungM corridoi ci sbigottt– scono. Bi.toan.a dunque sofjocare ancora per vi~ere questi minuti piatti, questi secoli in brandetll Un tempo amavamo i so!t di fin d'anno, le pianure strette dove i nostri aguardi scorrevano come quei fiumi impetuosi della nostra infan.– rla. Non vi aon pi!l che dei riflessi in quei boschi ripopolati di antmcii assurdi di piante conosciute, / • Le città che non vogliamo più amare sono morte. Guardate in.torno a voi: v'è ~oltanto il cielo, e quei grandi terreni tncolU che finiremo ben per detestare. Tocchtamo col dito quelle stelle tenere che popalavano i nostri sogni. Ci è stato detto eh.e laggiù v'eran delle vallate pro– digiose: cavalcate perdute per sempre in quel Far-West noioso Quanto un museo. Quando t grandi uccelli prendono il volo pn- tempre, partono senza un grido e H cielo striato non ruttona più del loro appello. Pa.ssano al di sopra dei laghi, delle paludi fertUt; le loro ali evitano le nubi troppo languide. Non ci è nean– che più permesso di sederci: immedia– tamente, ecco levarsi delle r-isa, e a noi tocca grid4re ben alto tutti i nostri peccati. Qtusta .sera, siamo due dinanzi a questo fiume che straripa la nostra di- 3'J)erazlone. Non possiamo neanche più pen,are. Le parole .sfuggono dalle nosire bocche ,torte e, quando ridiamo, i pa..s– santl si voltano indietro, spaventati, e rientrano a cata precipitosamente. Non si sa disprezzarci Pensiam-0 alle luci dei bar, ai balli grotteschi in quelle case in rovina dove la.seiavam-0 U giorno. Ma nulla è più de– solante di questa luce che cola dqlce– mente sui tetti alle cinque del mattino. Le strade ri allontanano silenziosamente e i boulevards ai animano: un passante ritardatario sorride vicino a noi. Non ha veduto i nostri occhi pieni di vertigine e passa pian plano. Il rumore delle vet– ture dei lattai man.da in fuga U nomo torpore e gli uc celli salgono in cielo e cercare un divino cibo. Opgi ancora (ma quando dunque finirà questa vita limitata?) andremo a ritro– vare ali amici, e berremo gli stessi vini. Saremo veduti ancora olle terrazze dei cof/è. E' lontano da noi, colui che sa darci questa gaiezza saltellante. Egli fa tra– scorrere i giorni polverosi e non a.scolta più quel che diciamo. e Avete dimenti– ca.to le nostre voci avvolte neU'affetto e i no stri gesti meravigliosi? GH animali dei paesi liberi e dei mari abbandonati non vi tormentan più? Vedo ancora q~eU.e lotte e quegli oltraggi roui che c1 strozzavano: Amico mio caro, perché non volete p11l parlarci dei vostri ri– cordi stagni? L'aria che anche ieri pene– trava nei nostri polmoni diviene irres:pi– ro~ile. ~on rimane altro eh.e guardare dntto dm~nzt a sè, o chiuder gh occhi: se vol.tass1m.o la testa, la vertigine sali• rebbe fino a noi . In.terr?tti gli itinerari e compiuti tutti 1 v1agg1, possiamo davvero dichiararli? I gentili paesaggi ci han lasciato un sa– pore amaro auUe labbra. La no•tra pri– gione è fatta di ttbri amati, ma non pos– siamo evadere, e causa di rutti quegli odori appassionati che ci addormentano. Le nostre abitudini, amanti in delirio cl chiamano: son nitriti interront silenzi ancor più pesanti. Son queJ"ti ~nifesti che cl iruttltano, e noi li abbiamo tanto amati. Color dei giorni, notti perpetue, anche voi dunque state per abbando• narci? L'immenso sorriso dl tutta la terra non ci è ba.stato: ci occorrono più grandi deserti, cittd sen..::a sobborghi, mari morti. La finestra scavata nella nostra carne s'apre sul no.stra cuore. Vi ri sCOTge un immenso lago dove vengono a posarsi a mezzogiorno libeUute ro.ssobrune e odo– rose come peonie. Vedete quet prande al– bero dOt>t> gli animali vanno a mirarsi. da secoli glt versiamo da bere. La sua gola é pi.Il secca della paglia e la cenere vi forma depositi immensi. Si ride, an– che, ma non bi.sogna guardare a lungo senza cannocchiale. Tutti possono pas– sare per quel corridolo sanguinante dove sono appesi i nostri peccati, quadri deli– ziosi, dove il grigio tuttavia predomina. Non resta che aprir le nostre mani e il nostro petto ptt esser nudi come Qlle– sta giornata assolata. e Tu sai eh.e questa sera v'è un delitto acerbo da commet- - tere. Come non sai nulla, mio povero amico. Spalanca qu.ella porta e dì a te stesso ch'è notte fonda, che U giorno e morto per l'ultima volta •· PBJLIPPE SOUPAULT

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