Fiera Letteraria - Anno VI - n. 49 - 23 dicembre 1951

Domenica 23 Dicembre 1951 D ARINA - Mamma, no. tl preco, non aprire! OLGA - Ma perchè? Vot:llo ve dere. MARI.NA - Lascia, IHCII. chiusa la fi nestra. m amma! (Un an,tto, e subUo una. /ine.1tra che .si apre con ,battb - df vetrf; rumori (tf ,trada; una pau.ia . brevt11lma.J. OLGA - uottoo oce, ma come grfdato) C'è! Guarda! Vedi che c'è anche st.uera! MARINA - C'è? OLGA - Eccolo là. Guarda. Là, là. Ma là. Dove guardi? Sul marciapiede. Vldno &l bar. E' un'OlJISeSSlone... . MARINA - (come parlasse tra aél D &0Uto po5to. Non cambia mal. <Altro to• no} Non guarda, però ... Non cl ha vt.&t.e •• OLOA - Aspetta. Non s'è ancora AC• corto di noi. Ma a.5petta un po' e vedrai. .. Non ha. fretta. pare. Accendiamo? Diamo U segnale? <Fa ,cattare l'interruttore della luce elettrica). MARIN A - No, mamma! Sei anche dt• spec.t.ou! Spegni quella. luce! OLGA - Ma. perché W Uri Indietro? Vieni alla Unest.ra.. MARINA - No. E luci&mJ ln pt.eel Ba.stai OLOA - Vieni, vleru a vedere, Marlna ... Ha. a.J.zato la t.e.st.a ... Ad651501u&rda... mJ 1uarda ... ml vede... MARINA - Te? OLOA - VieW. MARINA - T'ho det,to di DO, che non vena:o! OLGA - Spera che t'l.lfa.ccl anche tu ... MARINA - Lo sa. che non m'a.tfaccto. io. Non m.l 6000 mal a.fh.oclata. OLOA - Questo poi non t vero. MARINA - Le prime volte ... pe.rch6 non l'avevo r,iconoaciut.o. OLGA - Ma chi è? Si può upere chi i quest.o st.ra.no tipo? MARI NA - C h e tipo? OLGA - Questo stra.no uomo? :MARINA - No, non al può sapere. OLOA - Nemmeno Il nome? Lo saprai, 11 nome! MARlNA - Alt.ro che Il nome, so. OLOA - Che figlia! Strana e pazu anche t.u! Come lui! •(Pfù. vtvact> Ma cbe vuole da. te? Questo vorrei sapere! Che c'è, tra voi? Che c'è stato? Perché è pro• prlo te che cerca, no? Dl sul MARINA - (si mette a canticchiare un.a canionetta In voga>. OLGA - A!facclartl che ti 005terebbe? :\1ARINA - Ma. perché vuol che m'a!· tacci? , OLGA - Vorrei vedere che !&. MARINA - Ah I Curiosa. OLOA !.... Tu non provi curiosi" ... o compassione? MARINA - Niente! TI dico che noo provo niente. La.sciami fumare. OLGA - Bugiarda! ' P~~~pe-;e l~t;!~~•or~rt~ ~: aa.pere? Bene: provo paura; pa.ura. Ecco. OLOA - Paura? · MARINA - SI, pa.ura. OLGA - 01 che? MARINA - DI lui. OLGA - E perché? l\.lARINA - Tu non lo conO&CI...Ma. se ru parla.s.,I... lAJ.I non ti propone mal una. cosa. semplice... comune, ecco, al, comu• ne ... no, mali OLOA - E luclalo proporre, tu! MARINA - Olà, btll't rl.solt.o per te. OLGA - Senti: a me vederlo, non fa paura. MARINA - c,empre te.sa> Ma Che c'entri WI Perché don-e bbe far paura. . ,., OLG A - Ma non deve far pa.ura a nes– au.no u n uomocosi I MA RINA - Lo ut, tu, com'è fatto? Che ne a.al? OLG A - Allora Ili &vrat !a.tto qual• cosa. Eh? MARINA - Cl sl fa. sempre qualcou. quando cl al Incontra, quando cl al CO· nosce ... un uomo e una ragazza ... OLGA - Qualcosa di male. ,·oallo dire:... MARINA - <Irritata) Ma no, ma. no: non queUo che intendi tu... Allora U• rebbe t.utto cosi semplice, c~l chiaro ... Utrl Invece è una storia cosi lmbroa:llat.a... Non 11 puO spiegare ... E poi: male, bene ... Quante storie! csecca, dura) Vieni via dalla !lntstra. piuttosto. Le.scialo a.apet.• tare. Un giorno o l'altro se ne &ndrà, ve– drai. E' fatto cosi .se n'è andato altrt 't'Olte ... Se n't andato sempre, &ila fine. OLGA - Quando? Quando, sempre? MARINA - (ormai annoiata, Ma nient.e! Alt.re volte, t'ho detto. Lo sAprò lo, no? Lo conosco. Fiammate, !uoehl d1 paalta. Poi SP8rlsce per del mesi t~rl. Nea.suno lo vede pita. E la.scialo sparir, anche questa volta ... OLOA - Pero ti di.spiace. MARINA - <con la voce rauca> Chi l'ha d&t.toohe ml dispiace? OLGA - TI tradlsce la. voce... povera tlslla ... CPawa> E' molto che lo cono&cl? MARINA - Molto• Anni, sono. OLOA - Anni ... quanti? MARINA - Anni, annJ... Perchè ? Non lo posso conoscere da. anni? TrOV1 stra.no anche questo? OLOA - Sembri una vecchia qua.ndo parU cosl: anni, anni ... MARINA - E che 5000? Olovane? Ventl&el anni. Una r11aua, a ventl.&elan– ni, non è plìl ~ovane. OLGA - Io ml sento giovane alla mia età. MARINA - Beat.a te! OLOA - (decl.sa, come ,e volene met• tere a posto le co.te ) Dove l'hai CODOICIU• to? Avrò pure Il dir itto di saptrlo! Sono o non sono tua madre! MARINA - Oh, li dlrltto, poli Che c'entra 11 diritto ... OWA - Diritto, diritto! OJ. quando è morto tuo padre Il ho Wt.tl io, I diritti. Ricordatelo! MARINA - Ma si, liuU,l, tut,tl... Chi \'UOI portartell via! Povera la mia mamma! Ml tal riderei Non ael buona a fare rautorl· tarla ... O'LoA - (smontata/ Ah, no? Perché? 81 .sent.eche... MAR.lNA - 51 sente che non cl sei abi– tuata. ... Che ti sfori! e non cl riesci. CBrt• vtasima paiual .~ PoMlblle. mamma. che tu non l'abbia mal incontrato prlmll? OLGA - Mal. MARINA - Eppure è stato sempre ll– OLCiA - LI, dove? MARINA - Ll, dov'è adesso. Ad uptt.• tare. sono aMI. SCende,·o le sc&le. uscivo sulla. atrada, e lui era Il, !ermo, t mmob lle. Ed è rimuto sempre 11, ad a.spet ,ta.re . OLGA - Sempre li ... Ma tu sei matt .a! A chi vuol !Rrla credere questa storia? Ma che ti prende? Che hal? l'ltARINA - ccon una calma c1aspera. ta> Dico che ha aspettato sempre ll. Lo so, lo so che tu non vuol crederlo, che nessuno può creder lo, ma è cosi, Invece: è vtro. Te l'ho pur det.to che non fa mal urut cosa normale: norm ale ... OLCiA - Ma se prima m'avevi detto, invece ... MARINA - Che C0$8. t'avevo detto, prima? OLOA - I fuochi di paglia, le !lam· mate: non ti rlcordl? Poi spari&ee, hai detto. MARINA - E' vero. Ma che c'entra.! St>a.tl.scee poi ritorna. e t,utto rtcom lncla come prima, come se il t♦mpo DOT I tot.se passato. Lo vedi? E' 11. eca L·A fl ERA L'ETTERARIA IJN ATTO DI DIEGO FABBRI * DELIRIO Le voci: NIARINA ·- OLGA - SERGIO OWA - E' la. terr.a. &et.Umana,qutata, c he lo ved o. MAR.IN A - Tu! Ma. lo! Che terz.a 6et• U mana ... H a aspettato degli anni... Anni, · a.nnl; vuol ca.plrlo? OLGA - Ma perchè? ~tAR.lNA - Perché ... (Retk:ent,> Per• ché l'ho fatto sempre aspet.tare. OLGA - Oh, quanto sei crudele, !lilla mia! Senza. un briciolo di cuore! Non ti ctinO&Cevo, cosi; non ti con06Cevo proprio I MARINA - locltda.) Meallo. Ora. lm• pari a conoscennl. OWA - E hll Invece... - ruarda.lo . suardaJo ... - sempre con quella pazlenz. a da. mendk:ante ... MARINA - <come se l'a~sero Jru. 1tataJ Che c'entra li mendicante! Che c'entra? OLGA - Dico cosl per dire ... Pazienza. da. certosino, allora: ti va e certo61no >? (Cambiando> Aiul, devo dire che è un uomo di.stinto, l'ho subito notato. <Ca4U un bretrisdmo 1Uenlio). MARINA - Che vestito ha? OLOA - Chiaro ... Orlalo, mi pare. MARINA - Ha Cl\mblato rust.l, il 61· i;nore. Prima a.veva la mania dello scuro. OLGA - E' estate. MARINA - Non c ·ent.ra : Inverno. est.a• te: per lui eri\ lo s~s so. S empre di scuro si vestiva, prlma. ,, OLGA - (&om meua) E non e mmme– no tanto giova.ne , ml pare, eh? MARJ NA - < com e rl cord.ando.sO E' invecchiato? Si vede r.he è Invecchiato? Eh, man-.na? OLGA - Non a.I vede di qua.stiù. flalla mia.- Come vuoi che al veda dal quarto pia.no. .. ed· è già buio... MA RINA - Avrà magari !at.to i ca• pelli bianchi ... OLOA - ttenera.l TI dispiace? Perché non ,-uot dirmi niente? MARINA - (con voce tremante} E vuol smetterla una. buona volta di do– mandare I OLGA - Guarda. OUArdR, Marina ... MARINA - Non guardo, t.'ho detto. balbettante) Me? Ma... ma. lo sono la ma.– dre, lo u? SERGIO - Appunto, la madre: la 11• mora Olaa. OLOA - Lei ml conoo::e (1.à? SERGIO - Come potrei non cono• scerla? . OLGA - E a.spettava. me? Non ca• plsco ... SERGIO - SMtl Guardi. Guardi au, alla sun finestra.. OLGA - Che c'é? SERGIO - Non la vede qu ella. luce, queHa. piccola che va. e vie.ne liiUl vet.ro della finestra - comt u na. lucci ola - CO• me un riflesso: lo vede? OLGA - lin dt/tJC> Bè? SERGIO - E' la sta:aret,t,adi Marina: U fuoco d ella sua. s!garett.a. <Rf.cte breve. men.te , contento) Una volt.a fumava una. sip.ret.t .a ogni tanto; ade5,50 ha preso U valo, ml pare! Ieri sera deve averne fu– mato una. dlecina, una dietro l'altra e sempre nascosta 1\, allo &l.t$.50 pos to, d le• tro la fine.stra ... a spiare ... lAltro rf.so ,. OLGA - E le.i. lei, signore, ch e cre de di fare? Qui, gempre allo stesso pogto? Non spia, forse, lei? SERGIO - No. Non gplo. Aspetto. E' un'altra cosa. OLGA - Oh! CPuntloliosa) Le dirb In· tanto una cosa: è troppo sicuro d.l lé, 61• gnore mio! Vuol tare U poliz.iot.to e non cl rl~e. Perché si sbagli a. anche! L usù, dietro l& finestra, non c'è nes..wna Mi\rina. SEROIO - Ss.st! Non dica CO.SIINon sono rilentito. Ml pla.cclono quel suol' aot,. terfu,I. E' rimasta bambina.. OLGA - Marina non c'è. SERGIO - Bugie. signora. Olga. buaie. OLGA - (piti. Dfvace) Le dlco che Ma• rlna non c'è più! SERGIO - clicvemeute allarmato) Dov'è? OLGA - ... E' sparita. .. è E,pe.rlta da. molto tempo, perclO sono &Ces& lo. SERGIO - lcon. una certa trlolenta) Non é vero. Marina c•è. C'è! Si nu:ondel OLOA - Non urli co«l I Non grktl ... YESA.SZO CROCETTl - e Rltrslto > OLGA - Sembra che Al bar l'abbiano rlm0Do&ti1Ut.o,., MAJUNA - Chi l'ha rlcono.,clut.o? OLGA - Non so. Cl ridono ... MARINA - DI lui? OLGA - E di chl allora? Se lo vedono Il tutto U santo giorno, e la sera. a.nche, termo. Impalato ... Per forza.! MARINA - lcon df.1prcuo} Stupidi! Credi ohe rllene Import.I molto, a lui, del• la aent.e: di quella a:ente U? OLOA - Credo anch'io di no. che non ;:Uent Importi: a.nz1 ... Non starebbe li, a quel modo. le 1lornat.e int.ere 5e sllene im.portasse: MARINA - Se sa.~ro chi è! Che UO• mo è... OLOA -· Ma Chi? Chi è ? MARINA - \rlpre11.de a cantlochfare la canionetta df prima,. OLOA - Vuol che vada a veder lo? MAR.lNA - Che c·entrl, tu? Non un• mJ.SChlartl. OLGA - C 'ent.ro ! Sicuro che c'entro! Sei ml!\ !l1Ua ,no? C i va.do, aruJ. Subito. Non ho paura, lo! Vorllo u .pere chi t, che vuole... MARINA - No! Mamma, noi Non ,·oillo! OLGA - Voe-llo lo! Deve pur finire Questa commedia! MARINA - Mamma. st.a. buona ... mamma, non muoverti... ti pre&:o, OLGA - TI dico che cl vado ... Lasciami andare, :Marl:na ... La.M:laml andare ... MARINA - SentJ, mamma. s~t.t ... Aspetta. un momento .. Che cli vuol dire? Che gli dici? OLGA - Non lo so... Quel che ml ,,iene... MARINA - Non parla?'i'lt di me... ml raooomando ... Se li chiede qualcosa, dlill che non cl sono ... che non cl sono più ... son U5Clta - sono partita. - 60Do morta. - morta - morta ... E che ,;,e ne vada vta... per carità ... che cl lasci In pace ... Mamma, rlcordat.l... mamma... lLa voce di Marina ,t dissol ve .sul rumori della atrada; un.a breve parente.si di rumorO. OLGA - <aottov oce, ma con tono un po' crn.almante) Scusi... scusi... ma lei... chi a.'Jpetta, QUI? SERGIO -A.speLt.avo lei. OLOA - Chi, lei? SEPtOIO - Proprio lei. stanora. OLGA - <com.pletamerite ,mon.tata, }O Bianco SERGIO - Ml scusi ... OLGA - Credevo che tosse un ti.po calmo. lei. SERGIO - No. s't tna:anm.ta : non so– no afratto un t~ ca .Imo. OLOA - Ma QUIc'è gente. SEROIO - Allontan1&mOCi un po' ... (I rumori della atroda li aono atten.\Ul:U). Ecco. lCOn un tono 1mprovv1Jamente ac– corato). Però, lei, signora Olaa, non puO dire burle; si rlcordl bene. Lei ha del e&• pelli bianchi; non molti, ma ne h" ... E Poi lei è la madre ... Non potrei tlaurar• mela. con le bugie, lei. Ml ra.ccomando, allora: non me le dica. Con mc. poi, è 1nut.lle dir bugie. Le scopro sempre, su· blto ... e non c'è proprio rRJ!;lone ... Perfino Marlnn s'è decisa a non dirmene più... OLGA - Va bene. Allora ... \Poi sf In– terrompe. cambia idea, ect entra con uri certo impeto in dtseor,oJ Perché - mt dica - perché Mar1na. si nuconde a. QUel modo? Perche si rifiuta d1 scffldere, di parlue? SERGIO - E' una. 8Pleaadone lunaa e dlff1clle a fare e a capire. OLOA - <lncallante> Ma. lei, lei, lel almeno lo sa., lo coM6Ce questo perché? SERGIO - (come sopraJ)pen.,fero> D OLGA - M a perc hé ha. t.a.nta paura? perché? sono ta.nu perché intrecclaU. SERGIO - Ha p aura? Non dl me, certo. OLGA - Di lei. Di lei. SEROIO - \netto> - Non è vero. Non ha. paura di me, ma di se fMMa. Capisce, signora Ola'a? OLOA - No, sinceramente non ca.pl6Co. SERGIO - Allora come P06SOspleur– lc... (Con retfce nia> Ha paura di decide• re, eoco. Perc hé sta.mo riunti ormai alla fine. noi due; sia.mo a :tunt.l 1\.1 momento di conciudere. Non si p uò rimandare eter· namente la conclu.slone. Per questo ha paura. Io la caplsoo. E lei, signora Olsa? \Un breve sllc11:io, e poi. come parlaue tra ai) D'altra parte lo non la Po$.$O tor• z.ue; nessuno la IP()trcbbe to rr.are: è una decl .slone talmente grave per t.ut.tl . E poi sarebbe peggio fon.aria. SI ribelle rebbe, Deve dunque decidere liberamente. da so– la. Che J)OIS50 fare, lo? Io non poggo che as~t.t.are. Aspetta.re. OLGA - r,tord.ila, come costerna,• tci) Ma. che uomo è, lei? Che uomo é? SERGIO - (colmo e con un.a. certo. oravttà) Che uomo crede che lo ala? Dica. Dica pure sLoctrt.ment.e quello Che pena. OLGA - (d'fbattend<»I, aenza. rUp0n. etere) Non ca.plseo più nl@nt.e:p1ù niente! iu fate impauire tutti e due: lei e l'aJtra insieme: uno eia. una parte, WlO dall'al• tra.... <P1il.forte> 61, sl: che razza di uo• mo è, lei? Che rau.a di uomo ? SERGIO - Dev'essere una fra.se di fa,. 'mliUa, que.&ta.. OLOA - Quale? SEROIO - Questa. Anohe Marina, quando non sa più che rispondere, d1ee: e Ma che uomo sci, che uomo sei! > e ml ruarda. tbiQ'.ottlta... Che uomo sono? Le avevo all chiesto, prima, di dirmi che uo• mo crede che sia.. Me Jo dica. . OLGA - DI quezll uomlnl da cui bi.lo · gna star lontani. siRGIO - Catt.lvl. OLGA - Pegg-lo. SERGIO - Peggio? OLOA - Sl, ,pz.galo: struatt. (Vuol .spiegare > SI dice di noi donne che slamo strega.te! Ma. noi donne abbiamo un modo di esser e 1t.regate - ed è un modo Inno· etnie. Ingenuo. In fondo ... Ma Il vostro è ben più terribile e crudele! Capita più di rado, è vero, Incontrare uno di questi Ud• mini, co me d ico lo, stregati: ma. Qua.ndo cl si lmbl \t.te. .. e la rovina. Perché. 8PKSO, sono uo mini buoni, anzi hanno perfino del lati sublimi. Ma... Vede: lei, per eum• pio, che fa? Niente. Lei sta qui; fermo, Immobile - 1Jlornt Interi - settimane ln• t.ere... Lei st.a fermo, ma fa muovere tutto attorno a. sé, tutto, tutto. Da.pprlma aarl curiosità: dicono. che vorri Quello lt, che farà? Magari ridono. qui at bar ... ma ell c·t Qua.lcuno che dietro a una flnNtra. piange ... urta di dolore ... Le dlco che a poco a poco tutto s'è mosso atto11noa lel... e va gempre più in !rett.a., sempre più In fretta... vertlglnosament.c ... Ed è lei, lei. . che muove tutto. sta.ndo fermo, qui. ad aspet.tare! Per Questo dico che è strei&• to.~ SI: .'Jtrteato... <Come divagando} L'altro giorno, stando alla. !ln@Str~ a ruardnre, m'è venuto Jn mente Dio - f!d ho pensato che Dio deve star sempre fer• mo - Immobile - mentre tutto 11 mon• do. la gente, J !!ori... e le sU'Jte gll gira• no attorno ... Ma Lui sempre termo! Co· me lei! SERGIO - (1ottovoce, ma col grido d1 chf ha. ,coperto) L'ho tempre detto, si· gnou. Olga, che lei pot.eva ca.pire! OLGA - Che c~ pogso ca.pire? Che cosa? DI che si tra.tit.a.?Ml dica ... Ml dica chluo: che avete fatto voi due? Lei e Marina? Vi a.mate, vi odlat.e? Cose con• crete ml ra.ccontl ! Che vuol fare di quel– la. fii~? ~.SP0t5frla? Lruteltu'.la? Rovlnule lA vita ... Mi dica. Il pcreh6 di questa stra• n& storia, di questo st.rano mod o di tare le cote ... Quello che c'è gt, .i.to , ml dlea! Le dllflcoltA. .. non 60 ... Ml ca .pisc e? SERGIO - 61, si, a.ppunto. Ma si eal• mL lo volevo sempre parlarle proprio d1 tutto questo... di tutta que6ta ma.t.a&.u. lmbro;:llata ... Sono Mnl, le assicuro, che Chledev di parJarle. OLGA - Anni. tlnnl ... Anche lei con ali l\.nnl. Eppure 1o non &0no mal st..'\t.auna. donna a. cui fosse dlfflclle parlare! Che ml racconta! Via! S ERGIO - AspetU. Aspet.tl. lo dicevo: t La .scia.ml vedere tua madre, lascia. Che le p arli, ch e te:ntl di fJPiecarle...>. Ma lei si è sempre Ol)J)OSta,OPP0$ta. decl!:&men.· te, sa.I OLGA - Marlna si è opposta.? SERGIO - Marina.. OLGA - Non voleva che lei parlasse con me? S!:ROIO - Non \/Oleva. OLGA - E perché? SEROIO - Il vero perché non lo CO• 00600. A me diceva soltanto: e Mia ma.• dre non 'l)Otrà. m.,I oAplre Il no.st.ro easo. la. condizione l)arUcolare In oul sl amo. Dopo ohe le avrai parlato u.rl pento dJ prima. per noi~- Que.,to ml dic eva. OLCiA - (con amarcua> Mia !I.alla. non ml mima molto. SEROIO - Ma. no: 1lOn è questo. OLGA - Non ml crede tl.bbll3tanta In• teU1$ent.e ... SERGIO - (fnterrompendola) Non c·entra 1'1ntdllgenza, st;nora. Olga, non e·tntra ! Quando saprà, vedrà che non c'entra. OLGA - E allora? E ade8SO? Ade5150 che ,dOl>O dieci anni, com e dice lei, ha potuto fln &lm@nt.evedermi , che cosa. ml dice? Dica. parli <Un 1Ue ndo} E' dlve-n.• tato muto d'un tra.tit.o? Perché non i,erla? <.Vord,ace} Ha b18o.rno del con.s@nso di Marina? (Reticente) Avete fatto un pa.tto? SERGIO - (netto> Sl. Ceroh l d1 capi• re. Un& promessa.. LA. promes.sa di proce• dtre tmteme, di decid ere lMiem e. T ut.to. OLGA - Io rl®etto le promes.se . Ma allou perchf non parliamo davanti a. lei, davanti a Marl.na, col suo consenso, col suo aiuto, perchft? Avrl\. pure qualcoSA da dlrè anche lei! Perché - sa - una P&· rola, un11,,lei, noi, l'ha mal detta a me. a sua madre! Mal! n silenzio! la tomba! Andla.mo, allora ... Vem:a su... a parl111re ... tPClllM, e •tacco> Ha pa.ura., adeMO? Per· ché non si muove? VcnQ:a ! SEROIO - ,ezu! che dopo Il colloquio di st.Mera t.utto sarà deciso. !I.nit.o: ln un modo o neu·AJtro. E !a.celo fat.lca. a cam• m.Inare verso questa decl.stone... faceto una. certa fatJca ... Ma. ven10. vengo ... <Dta.tolvenza dei rumori della ,trada, a quello df una. porta che si apre e ,t rf• ch.lude con un.a. certa. violenia, e ,ublto la voce un po' a/Janr&4.t4 e un po' eccita– ta di Oloa che ohi.ama:> OWA - Marinai Marina! Eccolo.. Eccolo ... .l\.lARINA - centrando fn campo G voce ba.Isa, Lo so. VI ho visti venire. <Con al• tro tono, a Serofo) Ml avevi chiesto tant.t volte di "ed ere la. m ia casa: eocole.. CAma• ra, come /aces.se un rimprovero ormai fnutfle> Ma perché , Sèrr1.o. ti sei Ja.s,elat.o trascinare fin quassù? OL OA - S ergio! Sappiamo almeno ti nome, ades.so ! Cl si comincia. a splera.re ... Avant i, signor &r,io ... SERGIO - Sei oHC6a, Marina? MARINA - Non hai avuto la puJenu d'aspettarmi. questa volt.a. Adesso non ao che succederà. OLGA - <ptcco.ta > Che dovrebbe suc– cedere? MARINA - <sempre co11. qrul tono staccato e un po' cupo> Vedremo. SEROIO - Sirnon. 01;:a, la pre&:o,non Sll &Ufe.9l1Va ... MARINA - Slinora Olga; avet.e Jlà !&ttO amicizia., voi due. eh? ALBERTO GERARDI - e Tt.r~ di LWt'll:ic > SE RGIO - Marina! Per cari tà! Ma e.be auccede? Stia.mo calmi. 'l 'ut.tl. O LGA - C.lmlsslma, sig nor Scr;lo. Vede: lo a.spett.o. >..,colt o. SERGIO - Marina: pos.so parlare li• berimente dava.nt.l a. tua mad re? MARINA - (chlwa> TI ato a sentlre. SERGlO - E &e 1baalla.s.,i 1ntervle• JÙ f.U. MARINA - Ho detto che tJ. sto a sent.lre. (Pc.tua}. SERGIO - Stgnora Ol;:a, è sempllce: le chiedo di la.,clarla ventre con me, i.enza aposaria. OLGA - senza ~ria: come? SERGIO - Non la IP(),960 sposare. Ecco. OLGA - (dopo un.a pausa, senza tono) Ho capito ... ho.. ca,plto... Non sembrav a un uomo l!pogato, lei... Non cl ho pensa.to ne.m• meno per un lst.ant.e... Non ha nien te di un uomo sposato ... nient.e... Ma da lei c'è da a.,pebt.arsl tutto ... SERGIO - (con una somme.ua lmJ)la• cabflltàl Sono s posato e ho un fi glio ... OLGA - Che $tra.no padre ... che padre.– SEROIO - U n fig lio che amo, natu• ralmente. OLGA -•Molto? SERGIO - Molto. Non lo cred e? OLGA - Oh. si! Credo tut.to. .. tutto quel che dice lel, lo credo! SERGIO - ComuDQue. ~ da vari an– ni aono 6010. Mia. mO(l:llenon è più con me. E U lxunblno sta. con mia. madre. <Sospirando) Ecco: tuUo è finalmente chiarito. Anche lei, ormnl, sa tutto. <Pau. .ta) Toect\ A lei. ades.w. dirmi qualcosa. OLGA - <con una voce .stravolta, ien- 2:a gridare, an:f abba.ssando progrwfoo• mente Il tono come davanti a un.a fata– lità) Ml stupl.9CO- vede - di •non gri– dare d'indlfnl'l.l.ionel Ml stupisco... Ml chiede, In SOf!it.an1-1., di 11\SClareche Ma• rlna divenga la sua nml\nt.c... Lo chiede ad una madre ... e lo parlo, e lo continuo a dlscutere con lei... l\.l\ZJChé l.nsoraere come dovrei... M'è scompnrso ogni scie• gno... E mostruo50 quel che accadei Non sente che è mostruo.w? Da.vvcro che lei è str~atol SEROIO - La mia amante? Amo.ntc? Chi ha detto amant.e? E che V'UOIdire, poi? Amante! Amante ... Cl s1 riempie la • booca. a torr.a. di puole ... Cl si lidegna a !ori& di parole ... Che c'entra l'amant.c? E' che ho bi.sogno di Mt1.rlna ... OLGA - Ma non nel &eh.so' che crtde lei... .I:' una. com-pagnla. lndls pensablle ... non poter tue a meno di una. certa com• p~la ... (Quasi borbottando tra 16) Che c'entra l'ama.nte ... OLGA - (un po' Intimorita, ripete macchinalmente> Questione di compa• gola.... di compa1nla ... \Pof, brwca) E t.u, tu non parli? MARINA - Ho detto che sto a sen• ttre. lo. . OLGA - (alzando Il tono} Ma Che vuol fare, tu? Che pensi? Alla fine dipenderà da te! Che vuol fare? MARINA - Star zitta. ancora~ OLGA - Ah. che st.raneu.a, che confu• !Ione! lPa.1u4 e ~ con. voce opoca> Qua.ntl anni ha? SERGIO - Trentaquattro. OWA - E vi sie:.e 11\COntratl?Quando, SEROIO - Otto anni fa.. OLOA - Otto? MA lei era a.ncora. una bambina! \"tSASZO CROCETTI - e Toblolo > .. SERGIO - Glll: una bambina.. OLCiA - E lei era. ali IP()l&to, allora? SERGIO - SI, ero Rlà tl)OS&t.o. OLGA - (alla figlia) E.~ te lo disse? Eh. Marina? TI disse che er a. spo. sato? SERGIO - No. non glielo dia.si, allora.. MARINA - <tcattand o) E che c 'entra, questo? Che domande st.up !de fati L'ho saputo doPO. Non è lo stesso ? SERGIO - (Intervenendo) D'altra parte l'incontro tu eo&l 51,raordina.rio e inatteso che non avrei mal potuto dlre: t sono sl)OS!lto> senza a,ppa.rlre auprema• mente ridicolo ... MARINA - Va! Non recitare adeuo U peu.o dell'Incontro! Straordinario! OLGA - Come fu? MARINA - Come fu? ... Una sclocchez· i.a. Fu la vlgtlla di Pasqua. Io ero taa:U• zma, nUom. Ho sempre avuto 1• m1a.nta di tentar fortuna. Lo SAI, no? Ml ferma.i in piazza della Post.a. dove c·era una rou• lette. Una llm. Ili b!Rllctto. Una. Ura, al· lora! PcQSa un po'! Chi vinceva: un uovo dt cloocolata. ~t.r.!. Vln&I E U stoco · a..ndòavanti. Ne vlml un altro. .. e poi un altro a.ncorn... e l'uovo neo arrivava.. Io, allora, ml mls1 a. ~rok-6tarc, a ree.la. mare l'ouvo dl cioccolata. E allora. quel tt.le che teneva Il gioco e dovevt. essere un ~:~l~~~:~i~ che~ ~~ ::: d f~~~ ne uno più grosso con un altro che a.ve• va. vinto come me. E va bene. dia .si lo. Purché vi sbrhthlat.c. Ultro to 1W) Ca .pi• tal... con lui. col signor scra:Jo. Ec.co la.· storia dell 'Jnoontro straordinario. OLGA - Anche lei aveva giocato? SERGIO - Già. Ml so no sem pre pla• clutl I giochi di strada, le l 'lost.re, 1 LUM· park ... MARINA - Bè. questo che c'entrai OLGA - E poi lo divideste l"uovo di cioccolato? MÀRINA - La ourlc,ga! Le. storia è tutta qul: che lo \'Olevo.dividere e lui no e cominciò a chiacchierare per convincer• ml. a far la strada con me e a. lncant.a?· ml... 'Pcns.'\. ch'era 1 >lìlbrut.lo di a.de.s.,o, e m'lnenl \lò lo stesso. Mah, n on l'ho mal capit.ol OLO A - Poi te lo diMe? MARINA - Ch'era spos,ato7 OLGA - 61. MARINA - Ma sci proprio fislllatal Sl. mc lo disse, -ma del ma\l dOPO. OLOA - E tu? MARINA - Come rimasi? (Breve i,au• «JI. Come rimasi. eh. Sertrlo? Dillo tu. SERGIO - Tra.nQullla. Come se l'a.ves• gc sempre uputo. Come se a.ve.saischer• zat.o. MARINA - C'era Il suo perehè. Per· <"hè lo m'ero sempre detta. fin dal primo momcnt-0: e sento che vlvrO con questo uomo - si - sento che pa&serò con lui tutta la vita ... ma non ml vedevo, non ml sentivo sul\ moglie. Capite? Non pen.uvo che ml sarei pot.uta sposare con lui>. Ec– co. sembrerè. una stranezza ... Lui no, tn• vece. lAJ.Iprese sul tragico. LtU fece U ca• so dt coscienza. Ml dls.5e: e S e non v uoi vedermi mal più sci nel tUo dlrlt.to. St. !orse è meglio che non cl 6 1 veda m al più• dl85e. Oh! •Perchè, poi, non avrei dovuto vederlo mal più? OWA - Continuaste. M.ARINA - SI. Che &tori&! SERGIO - Otto anni di !Ui'he e di rincorse ... e la.,clargJ e ri.P1'enden.l... e VO· lersl dimenticare l'uno dell'altro ... e non potere... Talvolta sparivo, ma. poi rl· tornavo ... OLGA - Che fa, lei. nella. vtt.a.? L'OC· cupazlone, dico: la occupazloce pratica. ln&omma. di ehe vtve? SERGIO - Cosa faccio ... Faccio d&lle Inchieste, MARINA - (comlncla a rkureJ. OLOA - Inchle$te? Perché ride quela la là.? MARINA - <continua a ridere). -OWA - E' della. ipolllia, vuol dire? MARINA - (ridendo} Lo sapevo ... lo sapevo ... SERGIO - No, no, slfnora Oliai Per carlt.l\! Inchieste sul mercati di quadri e · dl oggett.l d'&rte. Mercati Internazionali. OLGA - Scusi. scusi... Ma. che vuol dire? SERGIO - Ml incaricano di esa.mtna .. re com·t la situazione, quali sono 1 pae!I più dl81)()6tl ad ac quistar e, quali ili au– tori più ricercati, qua.li I prezzi... Vado. Vlagdo. Poi faoclo una r elazione: 69POn· go Il mio parere. OLGA - E ,1ve di Questo? SEROIO - Ml pagano per questo, si. OLGA - Strano ffle$t.lere. SERGIO - St.r ano. eh! T alvolta mt domando perché continua.no a. farmi viaggia.re , perché c ontinuano a pa&arm! quelle gro sse somme. OLGA - A,•n:mno st.ima. SERGIO - Non 50. Può darsi. Cert.o perO che loro, J mercanti: quelli cl~ che dovrebbero vendere in base alla mia. In· chiesta, non seguono quas\ mal i miei ,ua:– .::erlm~ ntl. Fanno di loro testa. a rovCSCttL, spes.so , di quel che ho detto io. Eppure cont.lnu ano a farmi vla.rslare, a tarmi dei

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