Critica Sociale - Anno I - n. 15 - 20 ottobre 1891

CRITICA S OéIALE !?33 ali1•co ciaséuna tanto meglio f1·ulWìca quanto piil alti-e l:worano frattanto, con dircrsi stl'umcnti, ad allargarle intorno l'aria e l'arca e a prepararle il terreno. Questa legge di dirisiono del la,•oro e di YC1-a. coopcrnzionc, persuadi trico di tolleranza e di bcnm·olcnza fra gli uomini, é muta soltanto poi fana– tici e per gli infatuati, o non fu tenuta abbast..1.111.a pro– sonio dal signor Do \Vizewa; il quale altrimenti n,·rcbbe potuto anche :unmottc,·c - o avrebbe reso con questo il miglior omaggio all'uomo generoso cui pure volle rendere giustizia - che gli ordini del giorno e le discussioni cli p1·incipi non scal7.ano le ini:dath-o 1watichc le più geniali, anzi si accom– pagnano ad esse; e che un popolo non vive di solo pane, sia p111·c. come quello ciel VooPL1if,un vane socialista. Ma Ycdcndo. :'I. r.a1ul p:wticol:\l'mcnic, quclrim– mcnso entu:-:ins:mo di operai. ,·cechi. donne, fan– ciulli, tulli. nni,naii da un·i<tea, da un amore, da. un fine - o solleciti di :1Ha1nente affel'mal'lo - in conti-addiziono perfetta collo idee, lo passioni o gli scopi del vecchio mondo: ,·edcndo tutto un popolo nuovo, un nuo\'O continente socialista erom1>0nte, come isola mad1-cpo1·icadi fresca form:-izionc, dai flutti del mai-e bor-ghcse che im·ano gli mugge mi– n:lccioso e Yo1·rebbc, m:-inon 1·icsce a inghiottirlo; noi do,·cmmo pur pensare e couslalarc che ciù non era e non poteva csso1·0 ropol'a di u II uomo, nò di alcuni uomini, per quanto inlolligcnti cd attivi. Piuttosto concludemmo che, se id era possibile un Anscclc, se ivi l'opera sua, coadiu,·ata da quella dei \"olclc1-s,doi Bc1•fr:111d o degli altri, ::weva po– tuto 1-:1gghrnge1·cnn cosi alto g1--ndodi pratica ef– ficacia, c1·a appunto perchò essi cmno figli di quel popolo, sangue di <1uolsangue, frate1li a quella folla entusiasta. L'isola si f01·mcwctJJC1•cluJ il 11ut1·c cnt satiwo lli conchiglie. :\'on giil che <1ucgliagitalo1·i ::wcsscro data, a quel popolo, una pal'le dell'anima loro, come un dono o come un mii-a.colo; rna piuttosto essi riassume· vano nella 101·0p1~op1·ia, con parli.colare int.cnsiHt, J'anima fcr\'cnte di quel popolo. Nel <tuille mgioni o di razza e di sto1·ia e di industri'C S\'iluppate e di osemp'ì e tli cspm·ienzc collettivo dovernno con– correre a compol'l'C quel c:u·attc,·e spiccato - cosi di,rcr-so del carattere della « nuova Italia > in ge·' 1101-ale cosi a1>ata 1 egoista, sorrilc, pusillo e piccolo– bm•gheso anche fuori della bo1·ghosia piccola o grande - il <1uale 1;uau1·allo (o non in g1·a;ia, come ci reco di,·c, r-;torpiandoci, nn giornale catto– lico) il prepotere del partito clericale al Gove1·no o negli studì, pcrmclte tanto geloso amore di li• berL't, tanto slancio verso la giustizia e il benessere collettivo. Un popolo, nel quale infine la propaganda è altrclUlnto incor:-iggiata. dai risultamenti im1ne– diati, quanto invece dai suoi frulli negativi, dalla sua impotenza, ò scoraggita ed è snervata in Italia; do,·e cosi sp esso potre mmo far nostro il motto del poeta: « nos canim.us sunlis > o dovo ai pili tenaci cascano ranimo o lo b1·accia. Cosi, in questa sortà di faccende, è un circolo vizioso. L'ambiente fa l'uomo e l'uomo. reagisco sull'ambiente: o dove ci 11011 si fanno, tendono a disfarsi a Yiccnda. li quale disfacimento e quasi mutua COl'l'ultola, che ò tanto conla,.ioso da pa1·c1•e endemico in mezzo a tutta una gente, so può csse,·e, a volle, cagiono di sconforto e di pena, ha però, per lo pii1, quesl'unico e preciso significato: che a <tuella data aziono o propaganda, pcrchò renda i suoi frutti, l'ambiente non anco1•a ò malul'O e polr,\ dircnirlo. E i passi piit spinosi sono i p1·i1ni,e - pur·chò la Yia sia la buona - gio,·a ri11siste1·e; il moto nasco lento e ,·ia, 1nano mano, s·affrcUa. Sa– ranno iniziatiro p:i.csane cd autoctone o samnno imitazioni e 1·ipor-c11ssioni dal di fuori; ma in nessun lib1·0 del destino ò scritto che un popolo debba apparire elemamcnto degno di vivere nel limbo o c.~c,~ tratto eternamente a 1·imo1·chio,o fal'c - che C peggio - da za,·01Ta e da itnJl:l.<·cio al molo dei 1)()poli fratelli. F. in molti lib1·i dell"cspe1•ic111.a ò scritto giust'appunto il conlml'io. · lu ogni caso, il buon coltirato1·0 geti.a, come e dovo può 1 la buona semente; o se la ralflca. la di– sperde, o il lcr-1"0110 C ghiaioso, o la siccifa la con– suma, e so rallxwo cresce timido o slt-cmenzilo o porge omb1·e rotte cd anwc alla sua lunga falic..1, uon perciò malodir:'i il suo Ja,·oro. Egli ha compiuto l"opc1-asua di laro1-ato1"ee cli galantuomo: cw·swn consum.11uwit, /idem, ò'e1·vavit. li 1·csto ò nelle mani dei fati. Ed 01':l.diamo la parola allo scrittore francese. FILIPPO 'J'URATI. ANSElnl: 1: IL « YOOH.UJ 'J' » Sono i pove1·i che hanno clm·ato Anscclc; o assai alto. Non v'è nella cii.litdelle 1wori11ciofiamminghe opcr·aio che non lo conosca o elle non abbia il fondo del cuo1·e pieno cli veneraziono pe1· lui; cosi pure non v'ò ope1-:tio che egli non conosca o col quale egli non abbia più di una volta toccato il bicchiere, Da q11indici anni egli non h·alasciò un giorno di lavora1·c, colla parpla e coll'azione, poi successo dell'irica ~ocialista. E un 1101no:\ncor gio,·anc 1 di slalt11·a media, biondo di barba e di ca1}Clli,e con due occhielli mobili che tratto h-atto lasciano tra– spari1·e il riflesso c1·una fiamma intcr·ior•e. ~rezzo borghese e mezzo proletario. sa pal'lar agli opc1·ai come ad essi si conviene parla1·0. In fiammingo como in francese, lo sue imagini hanno una precisione. un'esattezza, un calore singolari. E il partito ch·cgli 01·ganizzòò oggi cosi potente, che ticn tcsL'\allo fo,-zo coalizzate della chiosai del monarcato e del capitale. Gli è che Anseelo ò essenzialmente organizzato1·e. Dal giol'Jlo che, errando 1)01•le ,·ie di Londra in cerca d'impiego, sentì per caso una conferen1.a so– cialista o fu conYertito, egli non cessò di pensare ai mozzi p1·atici di arir1are pc1·la lotta gli operai del suo paese. E siccome, al contrario cli ~fal'x, del qunle si Cl'edo discepolo, egli 1·ipugntl pe1· istinto dalla politica o dalle c1·isi 1·i,·oluzionarie; seppe concepire e 1·calizzaro un sistema ammirevole di rirorma pacifica. nella quale il miglior:uncnto della sorte presento dogli operai radi J>ari passo colral– ti,•a pre1>arazione del loro trionfo avvenire.

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