Critica Sociale - Anno I - n. 15 - 20 ottobre 1891

CRITICA SOCIALE .li 100,•ufl. <1uo.sfo gmn complcs..;,;o di consumi o d1 produzioni coopcrnlivc che egli ò riuscilo a fon• d;u-c, scnz'alfro 1·iso1-sc, d:1pp1·incipio,che il conti-i– lmto di alcuni miseri, ò sf'ato già descritto pili volte. Al conl1-:u:io dello 'f'rades-Cnfons d' Inghiltcl'ra, n~llo quali ponno ,onti-:u·o i soli opcmi ricchi, il I 001•1tfl ò opc1-:.1 aflalto dcmocmtica; essa è intera– mento rondata sui 1·oddili di una p..'\nclforia che fabb1·ica il pano al p1·czzo 1,ii1 giusto e lo vende qt~alchc~nto.simo 1~h'1 C..'\l'O del co to. Ogni settimana gh opo1·:u()--"t,:,ano 11l01'0 J>anc anticipatamente; a settimana l1111ta si calcola ciò che ne ò costala la p1'0duzionc,o il SO\·mppii1vc1·satocostituisco un IJcnoflcioche gli opom1 si di\'idono in 1>1'0po1·zionc della <1uanlit:\ di pano che hanno acquistnt.1. :'\la il òcncficio non Yicno l01·0 1·cso in denaro; esso d:\ 101·0soltanto il di1·itto di p1·ovvcdc1-si al Voo1•ufl di lutto lo _mCl'Ci ,di ~ui po_nno alJlJisogna1-e, cal'llc. bu1·1-o, b11·1':l,s1gn1·1, ,·~li, cal1.aturc. ccc.. ccc., il lutto fabl.Jl'icato o p1·opa1·ato sui fondi della cassa dello ~tesso 1 ·00,·uit, cioò al p1·cz1.o pili giusto senza che alc~111 pad1-ono intol'rcnga fra produtto1•i o consumato1·1. 'J~ut_to ciò ,·oalizza gi:\ una forum di organismo sociallstn, lnnto pili che il J•Oo,•ufl s'inc.1rica di nuh·i1•epraluil:unonlc Rii op cl'ai malati, le vcdo,·o e gli 01·1ani; e gli opc1· ai.ch' csso impiega, non dcb– t,0110 mai 1,wo1,11·c pii1 di n o,·o 01·0 e sono pa!:!:1ti lllC'"Jlio che gli opc1ili dello miglio1·i fabbriche ~p– partcncnti a Jll'ivati, E non soltanto il 100,·uil ò 111 sò stesso 1111 piccolo Sfato socialist..1:esso agisce al di fuo1·i.col fatlo della sua terribile concorrcn1.a, nel far cala1·e il p1·czzo dei yl\·c1·i e mif;liomro in mille modi 1:1 condiziono materialo dcgh operai di Gand. Anscolc. che obl>oil mc1·iio di organiz1 ... 11'10, non ne ~ lutt.wia J'inrento1-o. Il Belgio fu in ogni tempo la patria della coopc1,11.iono; a Gand come onmquo lo soc101:'t coopc1.1tl\'O osistO\·auo assai p1·ima che Anscclo c1·oa.,'io <p1ell:\ cho ò il modello del gcne1-c. :\nzi il !<>q1•ttfl stesso si l1"<?rn oggi so1·p:iss:uo. come soc1ota conti·ato coopc1·atl\•a. da <1uclladi B1·u– xcllcs pc1· osmnpio, CO:iiil11ita pili tal'lli e con ma"'– gio,·e f)01•fozionc in molli pa1·ticola1·i. 0 :'\la ciò cho semp1·0si lli\.SCt11'Ò di not:.wc,o che ò il vero mc1·ito dell'opera di Anscclc, ò che il 1·00,•ufl. menti-e ò destinato a miglio1':\1·0 la condi– ziono \wcscnte dc~li opc1-ai. sc1·,·c anche alla IH'O– pagam a o allo sviluppo ,tollo idee socialiste. Questo anzi ò il suo rìno essenziale. Il I t>oruit non doro so!lanto confribuh-c _a fai' Yi,·01·0 l'operaio con mrnoro spesa o magg101·bcn~e1-e; dc,·e anche e sopmtutto 1·isvcgliaro e alimentare in esso il sen– timento dei suoi dil'iUi, e dargli un giorno il mCJ.zo di farli ralorc. :'\lontre O fabbriro e magaz– zino, ò anche una scuola e l'arsenale di un oso1'Cito JIUO\'O. lnutilo dire che c1ucst..'l organiz1.. ttione morale 1·ipos.'l unic:1mento. come 1·or~11iz1 ..aziono materiale, sugli infroiti della panotloria. A' un pane socialista, che . tnscctc /it m<molare aoli opeml ,11 OmuJ. Una 1>:wto degli utili ò prclo,·at..1a p1·orìtto della C.'\SSa del l()orutt, o co~i formasi a poco a poco un fondo di p1-opag,rnda, un teso1·0s:wiamcnte ammi– nist1·ato1 Jwcziosooggi 1)01· la 1·csis_tcn1.a come potr:.\ bcntosto i\·cntal'lo pc,· l'attacco. E con questo de- 1m1-o che si stam1>ail giol'nalo socialista fiammingo, il I<>01·uil, un foglietto a duo ccnto.simi (1), pieno zeppo di notizie sui pl'ogrcssi del pa1·tito, cli consigli pratici. di csposiziom semplici o e, 1 idcnti della dot– ti-ina socialista; ò con quel dona1·0che si stampano i1111umc1·cvoli opuscoli fiamminghi o francesi, 1'0- (') tJuotldl:ano. p·. d. D.). ma~1.i popol:wi, libct'COli b:lltaglieri; manuali di st~rm, scm_p1-o destinati espressamente a sp.11-gc1-o Q_ 1_nco1':lgg1:ll'o fra gli opcmi il desiderio della loUn. 1'._ 1I ,lcna,-o do! I <?o,~uf_t che pcl'mcUo agli opc1·ai d1 sostcne1·0gh SCIOJ>01·1 finché abbiano ottenuto dai padr-oni le concos.sioni reclamate. . Ed O ancol'n quel denaro che scrTi a costruire la c,Uadoll:~ del sOcialimo fi:unmingo, in una \'Ì:l del conti-o <~1 Gand .... Impossibile imagin:wc luozo più npp1-op1·iat~;tutto vi si h-ova ciò che può 0 contri– b!111-o a un11·0o organizzare le for·,,;o tlcl parlilo. Al pi.~n te1·1-cno un vasto caflO, una òclla sala molto clu:.u-n,dcco1·atadi colo1·iYiraci con una folla di n~otli 01:oici i11sc1·iUi sulle par·cti. La bi1'1il che ,·i si s11.~ccm ò la miglio1·0 della cit f:\; ri si può fai· c_ola1.1011c,. p1·a1~1 .. 1 ·,·i, :ti 1wc1.zo pili onesto; soltanto Ial~I ~-, ò notato. E ciò non i mpedisce che i 1a– v~l1111 dt Cll)Csto caffò si,H10im·asi ogni sera, o non v1 ha oslo1·1.a_ G,~ndche. la domenica,. sia ph'1 fl-o– <1uentala. A1 pia~11supo1·iori, g1·andi e piccole salo ovo tutto le scthmano gli opomi si 1·i1111i:;cono · orrni COl'f}Oli\Ziono ha il_ suo ;;-io,·no; fliltto ti-atto An~cClc, ~ qualche suo amico, tiene una conrc1'Cn1.a;talo1·a Il Voo1·t,it dà f~tc, conce1·ti,balli J>ei gioYanioperai o balli poi bimbi. ' Cosi la c.,sa_ del I ·oon,tl nllrao a poco a poco tulh gh operar da G:rnd; ess..1 di\lCllL'l J>CI" essi come un sccont!~ focolai-e pii, ado1·noe pii', caldo, do,·e 1 >0ssonop~ucom<Xlamcntoriposarsi dalle fatiche del oro mcstw1·~. E la casa del ,,oo,·uit, sen1.a ncp– pu1:o ~ho essi so ne a\lvcdano, li rassoda nel l01-0 socrahsmo; pcr-chè ~a. cot~ta casa, è tutta im– prcgrrn_ladell'anima lii Anscclc, e nessuno che Yi l >encti-1 s.1p1-çbbo sfuggii-o alla sua influenza. A tutto e 0 1·0 <,le ! g1or!10,nCllo salo ~lel pia110supc1·io1·ee n_c l_ c.1.nl) del pian tenono, 1101 COl'Lili o 1101 magaz– ZIIH;!-:1 v0 <_lo passa1·e, col capJ)Cllo 1nollc di feltro sull 01-occl110, cotesto omelto so1·ridcnlc. che conosce ~utti, _chochiama cins~uno r>el suo pronome, e che 11_1donna lla bella p1·1ma ciò che si ha da di1·0a Cl:\,SCUIIO, E nello suo nzio_,~i 1~01-so1!ali i ,·01'0segreto della s~ia fo1·zn .. Ben lo s1 ndo d1 rcccnlc, quando il par'– t1to calt?hco, poi· dnnncggiaro il Voontit, ha c1·cato 1111a s~1~t.\ con_g~ne1-o, ma offz'Cnte ngli ope1ili utili supc_1·101·1 p.~gnt1m denaro; l'immensa maggiomn1.._'\ d~gh opem1 ciel Voo,·!dl 1·icusò i vantaggi, CIJC 101'0 s1 p1-01l0nernno,1>01· 1·1manc1•0 con Anscelc. E d:w– vcro un cscrcilo socialista. che si tron\ oggi costi– tuito a Ganci: l'idea socialista O ormni altrettanto p1~1.iosa a! p1'0lot:u·idi Gand quanto il pano che essi mangiano. 1'. DE \\·1zEWA. UN PANE SOCIALISTA A proposito di codesto famoso panetterie coopc• rali\lC del Belgio, dello quali discorriamo in alti-a P.'U'te del periodico,c che posto al sc1·vizio della. re– sistenza o della 1>1-opagand~ coadiuvano moralmente o mato1falmcnto l'aziono redentrice del socialismo - cooperativo cosi dl\·01-scdi spirito o di l'isult..'lti dalla. coo1)cr-aziono piccolo-borghese quale fu sinora concc1>ila, preconizzata cd attuata in Italia, da « quella sana coopct·nziono che fa così bene il paio colla sana dcmoc1•azia », o cho in fondo non è cho uno dei fanti sh·umonti e spcdicnti del 1wogrc– dicnte s,·iluppo del capitnlismo- un noslt'O gio,·ane e studioso amico, il dolfo1· Dino R6ndani, ci manda le seguenti nole1-ello denso di dati e piene, ci

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