Pro Pace : almanacco illustrato - 1917

ALMANACCOILLUSTRATO 53 sente qualche voce _alterata nel pronunziare l'ormai taute volte ripetuto: - Attenti, arriva! Un tenente dei valorosi alpini assicura che il morale dei soldati é «alto». Egli scrive: « I bravi figliuoli hanno'. preso molta confidenza col fuoco e scherzano con le palle da cannone». E racconta: « Un caporale, ferito vicino a me da una pallottola di shrapnels, ha rifiutato ogni nostro aiuto: sebbene fosse abbastanza grave, ha voluto andare da solo fino al posto di medicazione, e ·mentre lo curavano, seguitava a far coraggio ai compagni: - Su, su, andate a\·anti, perché bisogna andar lassù. Dopo verrò anch'io a raggitrngervi. Coraggio! Italia! » Ecco il nome fatidico che accende gli animi e li entusiasma fino alla morte!. E quali disagi, che posizioni orrende, che abissi sconfinati! « Per poterci stare senza rotolare giù --- dice un alpino - abbiamo dovuto lavorare conti- · nuamente di picc911esu questa cresta, tagliente come un coltello. Nel dormire, se sonno • è possibile, bisogna cercare di non muoversi troppo; altrimenti si precipita in un burrone di un migliaio di metri. Come ci siamo arrivati non lo so! Di notte, su per una china indiavolata, sparsa di ·sassi che rotolavano, senza far chiasso, si è arrivati a pochi metri ·dalle trincee nemiche, costruite proprio in cresta; e, senza neppure sparare, alla baionetta, in un momento si . è sgombrata la . montagna. Qualcosa d'incredibile! » , --~ E che vita nelle trincee! Vità da talpe, scrive un sottotenente. Non si vede neppure dentro quelle nicchie sotterranee, che i soldati febPel' ·proteggersi dalle 111tbi di gas asfis• sianti anche gli artigUeri · s0110 costretti a tnascherm·,si in questa buffa tnauiera. brilmente improvvisano, sotto il fuoco, con le loro vanghette . .Se piove, si rimane Il immobilizzati sulla fanghiglia; se il sole è alto e dardeggia, si sbuffa un pochino, coperti come si é di sudore e di. polvere. Eppure, i nostri soldati, sacrificati in quelle buche come immagini di santi, allineate nelle nicchie di una chiesa, non perdono la loro allegria. Sopra le loro teste, sotto il soffitto azzurro del cielo, svolazzano le- rondini spaurite e Biblioteca Gino Bianco

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