Pro Pace : almanacco illustrato - 1917

36 PRO PACE ' BrANCA-. Bravo Silvani,· vi ammiro. Quanto voi dite vi onora altamente e mi commuove assai. Mi spiace di vedervi partire, ma sarei una cattiva amica se vi trattenessi. Voglio invece essere per voi un'amica buona, attenderò vostre lettere. Mi scriverete 1 S1LvAN1 (commosso). - Sl. .. ma non dovete aspettarvi da me belle e lungne epistole. Pensate però che vi avrò sempre presente, sempre ... fino· all'ultimo! _ B1ANCA.- Grazie, Silvani. Voi tornerete: bisogna che voi torniate... S!LVANI (la guarda, con intenzione1 comprendendo, e stringe a lungo le mani a Bianca, senza poter parlare). SCENA III. B1ANCA e ALT1ER1. BIANCA (siede pensosa e meditabonda, nè dà prova di compiacimento all'annuneio della nuova visita). G-umo ALTIERI (entrando, elegantissimo). - Ecco la mia dolce signora, nella sua nicchia, simile ad· un'immagine d'altare. (Bacia con disinvolta galanteria la mano cheBianca. gli porge). BIANCA (sottilmente). - Siete venuto per comporre madrigali' ALTIERI,- Conoscete il mio peccato, signora.· Ma sono venuto _anche per salutarvi, per recare con me, lontano, il barbaglio luminoso del vostro sorriso ... A proposito, avete ricevuto il mio volume « Batte la diana? ». "BIANCA-. Si, e l'ho letto e avrei voluto scrivervene. Ma .ditemi, voi lasciate la nostra città? ALT1ER1-. SI, parto per Torino. B1ANCA-. Soldato voi pure 1 ALTIEl'U (alquanto impaceiato). - Si... cioè, mi spiego: soldato della preparazione, non meno utile e meno preziosa dell'azione. BIANCA.- ·ossia 1 · ALTIERI (c. s.). - Ecco. Ho a Torino uno zio, ricco- indu- •striale, proprietario di grandi opifici, che oggi lavorano per lo Stato, a fabbricare armi e munizioni. Io po,;siedo una laurea d'ingegnere, lasciata in disparte per i v'ersi; oggi lo zio ere.de be.ne di 'approfittarne e mi vuole, appunto come ingegnere, in una sua grande fabbrica d'oltre Po. Biblioteca Gino Bianco

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