Pro Pace : almanacco illustrato - 1917

ALMANACCOIUUSTRATO 35 SCENA II. (Il giorno dopo nel medesimo salottino). B1ANCA, poi SILVANI. BIANCA (a Giorgio Silvani, che entra), - Che miracolo! Voi, a quest'ora 1 SILVANI (confuso). - Mi perdon.erete l'audacia: non. potevo partir senza salutarvi, senza vedervi ... forse per l'ultima volta. B1ANCA,- Voi partite 1 per dove! SILVANI,- La mia domanda di entrare nell'esercito è stata finalmente accolta. Seguirò il corso di preparazione per gli ufficiali e subito dopo raggiungerò la fronte. BIANCA.- Cosi, all'improvviso voi partite 1 Ma. perché 1 SILVANI (con semplicità). -- Per far tutto il mio dovere. Mi dava pena Ji vivere qui, agiatamente, tra gli affari, mentre altri sacrifica al paese interessi, affetti, vita. La mia coscienza mi tormentava da un pezzo, ma non potevo abbandonare tutto dall'oggi al domani, togliendo lavoro e pane a' miei dipendenti. Finalmente, ho potuto convincere mio fratello maggiore di mettersi alla testa dell'azienda, fino a che tornerò... se tornerò. Io non ho nessuno, sono solo,· parto col cuore tranquillo. B1ANCA (commossa, un poco birichina). - Davverof Senza rimpianti? Sn,VANt.- Siate buona ... non tentate il mio coraggio! Sapete pure quale rimpianto porto con me: quello di non aver raggiunto la meta sospirata, di non essermi fatto amare da voi. B1ANCA (incerta). - Perchè dite cosi, S1LVAN1 (riprendendosi). - Ad ogni modo, questo non è tempo d'amori. Se tornerò ... vi chiederò una parola definitiva: ah, mi ci vorrà ancora del coraggio, forse più che ad affròntare il nemico ... BIANCA.- Povero Silvani! SILVANI.- Se mi compiangete per i pericoli a cui vado inco1;1tro, avete torto. Mi sono scelto il mio cammino e mi. avvio col cuor~ pieno di un entusiasmo che mi ringiovanisce. Oh, io non sono un poeta, non so dir le cose con arte, ma sento che la patria può essere amata come un'amante; che per lei si può tutto sacrificare con gioia, e con gioia morire. Biblioteca G no Bianco

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