PÌ!o PACÈ PATRIA MONTAGNA Come il tuo fiume·! Quello che ti piacque, patrio montagna, alle boscaglie e ai venti esprimere con brividi fluenti impeto d'ocque, se, oll'ardue chiuse, candido di spume, rompe il travaglio della corsa al piano, si muta in gesto di ardimento umano: è moto, è lume! Come gli abeti! Su le tue pendici vivono al sole i lunghi anni sicuri, poi ripiegano ai colpi delle scuri sulle radici ; e saldi, infaticabili, leggeri, nel desiderio di lontane sponde, agii uomini disegnano su !'onde nuovi sentieri. l'eme i tuoi fiori! I fiori solitari guardano li cielo e pregano le stelllZ, raccolti a ciuffi presso le cappelle e i casolari; ma se talvolta un pallido si abbas·so viandante su loro e li raccoglie, • sembrano, al piano, in calici di foglie, fede che passo ..•. Cosi i tuoi figli! Ai valichi, alle cime IJ li educavi ed alla neve e _al vento, e forza ne facevi pel cimento calma e sublime. Ora, al confine che il lor sangue bagna, nel loro nome tu diventi Storia, IZ assurgi al cielo, immagine di gloria, patria montagno B. 0RTH Biblioteca Gino Bianco
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