Almanacco popolare socialista - 1897

che spetta a tutte le serie di forme YCrbali usate dalle diverse popolazioni del mondo intero. Tuttavia si può tentare di costrurre delle carte glossologiche provvisorie che, riconoscendo lo stato attuale della poligenia ling·uistica, facciano pure testimonianza delle prodig·iose conquiste compiute dalle lingue invadenti. Prima di questo tempo che vide la nascita intellettuale dell'uomo vero, l'essere che l'uso della parola doveva fare progredire in modo cosi meraviglioso non era in realtà che un animale (1): tutto questo periodo antico cui si potrebbe dare il nome di Prol,alio può essere considerato come anteriore all'umanità. Lo studio delle forme animali che ci ricongiungono ai quadrupedi e ai rettili appartiene all'epoca pre-antropologica. Forse il pitecantropo fossile che il dottore Eugenio Dubois ha scoperto nel pleistocene o quaternario antico, presso Trini!, nell'isola di Giava, fu l'intermediario cercato, «l'anello mancante della catena» che unisce l'uomo ai suoi antenati del mondo animale: per la sua altezza e per la sua taglia, che è quella dell'uomo medio (1 m. 657), per il suo cranio la cui capacità (900 a 1000 cm. cubi) supera della metà la più forte capacità cerebrale trovata negli antropoidi più grossi, il pitecantropo sembra realmente far parte della nostra stirpe umana e ricongiung·erci agli ilobati o g·ibboni, le scimmie che più si avvicinano a noi per la loro c0nformazione (2). Ma, secondo Manouvrier, sarebbe probabile che questa scimmia-uomo non possedesse il linguaggio articolato, ·il carattere più prezio.,;o dell'umanità propriamente detta. La strette;i;za frontale che si prolunga molto lontano nel cranio di Trivi! permette di dJ.bitare che la circonvoluzione di Broca fosse più sviluppata nel pitecantropo che negli antropoidi. Comunque sia, è nelle regioni feconde per eccellenza, dove il sole dardeggia i suoi raggi più infuocati e dove la piogg·ia cade dirotta e molto abbondante, che dovettero svilupparsi le grd.ndi specie, donde è uscito l'uomo e colle quali sono imparentate le scimmie antropoidi, esistenti ancora in quelle regioni. A tale creazione era necessaria la natura tropicale in tutta la sua potenza produttrice; e se g-li uomini, in quasi-tutti i paesi del mondo, raccontano che i loro primi antenati son discesi dall'alto delle montagne che sbarrano il loro orizzonte, queste leggende hanno orig'ine da un effetto d'ottica. Queste alte punte che si ergono in pieno cielo al disopra delle nuvole non sembrano la dimora di dei,· vane figurazioni dello spirito, e non è ai piedi di queste divinità creatrici ch'essi immaginavano avere per la prima volta aperto gli occhi alla luce? ELISEO RÉCLUS. (li CONDORCET, Esq·uisse d'un tableau historique duprogrès de l'esprit humain. (2) EuG. DUliOIS, Pithécantropus erectus. Eine menschenamliche Uebergangsjorm. l.x:elles (Brm,~elles), dicembre 1806. •

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