Almanacco popolare socialista - 1897

Gli anatomici, che studiano lo scheletro ùell'uomo dal punto di Yista trasformista, vale a dire come un apparecchio formato lentamente di generazione in generazione con un lungo lavoro d'adattamento all'ambiente e di perfezionamento, constatano, collo studio comparato dei differenti tipi, che le razze umane attuali non sembrano essere derivate una dall'altra per una specie di gTadazione gerarchica, ma debbono piuttosto essere considerate come rami paralleli, che risalgono con tutta probabilità a uno stipite comune non quadrumane; bisognerebbe forse ammettere in questo tipo primitivo un discendente dei marsupiali (1). Ma tanto se noi tentiamo di risalire col pensiero all'epoca così lontana in cui l'uomo, uscito dall'animalità primi ti va, costituì la specie o le razze umane, quanto se noi ci fermiamo al periodo in cui i nostri antenati, compiendo la loro più grande conquista, impararono a modulare i loro gridi prima inarticolati e trasformarono i loro g·rugniti e i loro guaiti in un vero linguagg·io, vediamo che, in questa gTande rivoluzione storica, le nazioni erano costituite in g·ruppi assolutamente distinti e le lingue che persistettero assunsero la radicale d'origine tutt'affatto diversa, seguendo una disposizione propria per la formazione e l'accentuazione delle parole, per la logica e il ritmo della frase (2). Gli antichi dialetti semitici, uraliani, berberi, bauton, algonchini non si possono ridurre l'uIJ.o all'altro; sono le espressioni di popoli che, nel tempo in cui si sciolse la loro ling·ua, si trovavano in ambienti cosi differenti, che costituivano realmente delle specie o delle umanità a parte: fissando a questi tempi antichi il principio della storia deg·li uomini, si può dire che essa comincia col poligenismo. Allora le nazioni sparse sulla terra non potevano avere alcuna coscienza della loro unità: tanti erano i gruppi gfossologici, tanti erano i mondi umani mutuamente stranieri (3). Ecco dunque qual'è per la storia dell'umanità il punto di partenza sicuro nella successione dei tempi: l'origine poligenica dei linguaggi irriducibili nelle diverse parti della terra. Quanti di questi dialetti nacquero ·così, e qual fu la durata del ciclo durante il quale tutti g·li antenati degli uomini attuali acquistarono la facoltà capitale, condizione prima dell'essere umano quale noi lo concepiamo ogg·i, non ci è dato saperlo, ed è certo, d'altra parte, che nella lotta per l'esistenza molte di queste lingue primi ti ve sono scomparse: quanto a quelle che persistono, non ne è ancora terminato l'inventario, e non si sono classificate metodicamente più che i gruppi di dialetti parlati dalle nazioni 1)l'incipali. Resta ancora a studiare e a fissare con precisione il posto (lJ B. BuoNION, Bulletin de la Société Vaudoise des 1ciences naturelles. - Giuguo-settembre 1895. · (2) E. REN.u'-, Histoire du peuple d' Israel, I, p. 2. (:J) F AWlllilllJE·HOVU.A(,!UE, LingttiHtique.

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