Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

- 23 - pio di gennaio e quella del passaggio all'afelio è al principio di luglio. Queste sono le epoche nelle quali reciprocamente il Sole passa al perigeo e al1' apogeo. in longitudine, basterà· considerare i seguenti numeri: Latitudine geografica 38° 42 46 Arco di parallelo corrispondente a 1m di diff. in longit. km. 21,96 ,, 20, 71 ,, 19,36 Esse:i;ido ineguali le durate dei giorni solari veri, nacque la necessità di abbandonare il tempo solare vero, determinato dalle successive cuhninazioni Di qui si vede che nei nostri pa_esi del Sole vero a un dato meridiano,. per la variazione del tempo locale arriva sostituirvi il tempo solare medio, de- già a 1 ininuto intero per soli 20 km., terminato dalle successive culmina- press' a poco, di distanza nel senso zioni di un Sole fittizio, le quali si sue- est-ovest. cedono a intervalli di .temp_origorosa- Tale discordanza nei tempi locali, mente costanti (1 ). Così in ogni dato abbastanza sensibile anche tra paesi luogo il mezzoclì medio locale è deter- relativaniente vicini, non poteva più minato dal passaggio di' qu,el Sole fit- rimaner trascurata all'epoca nostra, tizio (detto Sole medio) al meridiano dopo l'invenzione delle terrovie e dei locale, e il moto diurno apparente del telegrafi. Essendo cresm ute enormeSole 1nedio determina in ogni luogo il mente la rapidità, la f1:eq~en~a ~ la tempo medio locale. facilità delle con).unicazion1, si ricoCiò premesso, risultano evidenti que• nobbe ben prestd la necessità di ui:a ste tre proposizioni: unificazione regionale, od anche nazio• I. - Tutti i luoghi terrestri che nale, delle ore.(l) sono· situati sotto un medesilno 1neri- Più tardi fu sentito il bisogno -di diano contano nello stesso istante fisico una unificazione internazionale delle lo stesso tempo locale, vero o medio . ore, 0 almeno di una facile e rapida che sia. < 2 > convertibilità dell'ora di uno Stato - II. - In uno stesso istante fisico nell'ora di un altro. A ciò provvede il il te1np? locale è_ differ~nt_e da lu?go a siste~ia dei fusi orari, detto anche d~lle luogo, quando s~ t_rat~i ~i lu?ghi ap- zone orarie, il •quale da una ventina partenenti a meridiani diversi. . d'anni in qua ha preso una notevole III. - Se di tali luoghi ne consi- diffusione.(2) Con esso si raggi~nge una deriamo due, i lor? rispettiv! tempi l~- specie di unificazione mondia_~e de1l~ cali nello stesso istante fisico differi• ore senza discordanze eccessive dai scono tra loro di una 9-uantità co~tante div~rsi tempi locali e quindi senza con• che è uguale alla differenza d1 lon- tradizioni col giorno naturale e con gitudine tra i due _luoghi! cioè _a~l'an- le sue parti (mattino, mezzodì, sera e golo co1npreso tra. 1loro ns~ettiv1 me- notte).(3) . . ridiani 1nisurato 111 tempo invece che Ritornando alle nostre effemer1d1, in are~ (nella proporzi~ne di 1~ o-?ni è manifesto che per ogni luogo _sor~o 15° di 1 m ogni 15' e d1 1 s ogni lo''). fra loro equivalenti le due locuz1on1: Se 'il luogo A è situato ~ levante ~el " ora del passaggio del Sole ve!o al luogo B, a ogni istante ;l te~po d1 ~ meridiano, espressa in tempo medio le~ sarà uguale al temp_o d1 J: pr~ la n: gale,, e "tempo n1edio legal_ea mezzo?~ spett.iva differenza d1 long1tud1ne. vero ,,. P1..1nque 1 nelle _pa~1ne 1n~ns1h Per farsi un concetto esatto del modo da 38 a 61, la colonna intitolata ' pasrapido con cui varia1:1-oi tempi _locali i~ saggio (del Sole) al me~idiano (di Rop roporzione delle distanze dei luoghi ma) dà il tempo medio dell'Europa " d' d' R •centrale a mezzo 1 vero 1 on1a. (IJ.) NP.gli usi civili questa riforma fu intro- (1) L'esempio fu dato nel _1843.dalla G:r:an dotta verso la fine del secol? XVIII e. n,ella Bretagna, che adottò l'ora unica d1 G;eenw_ich prima metà del XIX, secondo I vari paesi d Eu- per l'Inghilterra e la Scozia, e l'ora. d1 D,ublm<? ropa. Vedi l\'I. RAJNA, L'ora esatta dappertutto per l' Irfanda,. L'Italia aòottò nel 1866 1 ora di (Milano, U. Hoepli, 18~~,dptg._ :~ediatamente H.oma e la Francia nel 1891 l'ora; di. Pari~i. . (2) Il tempo ve~o ci a O 1 .dd tt · . ( 2 )' Vedi in fine delle presenti sp1~g-az1om, d~gli)oid·ologi1 81~an d 0 eiu~~i~d1°!ìe :itr: IT~~ il già citat~ quadro dei tempi legali dei prin• diane , ove a mea m 1 t d' c·pali Stati del mondo orarie sono altrettante rette: ~. emJ?Ome 10 · 1 (3 ) p r ma iori ndzioni sulla misura del ci è dato dagli orologi meccamct 1 ~uah,_q1;1anto esul si~fema dei fusi orari mi permetto pi1ì. sono perfetti, tanto meglio :; avvlrllla~. 0 !T~i~a ~dare al già citato mio libro L'ora, esatta 3:ll'ideale di un andamento esa amen e u 1 • dapme 1·tutto pa·cr. 47 e seguenti. torme. ~ ' 0 BibliotecaGino Bianco

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