Giuseppe Ignazio Montanari - Della vita e degli scritti di Antonio Laghi faentino

9 niuno si ammirerà, che date le spalle a'Leni caduchi di quaggiù riparasse alla chiesa, e con solenni voti si rendesse sacerdote. Cresceva frattanto il nome del Laghi sì che ognuno ne parlava con lode. Antonio Cantoni vescovo, . cittaùino, e padre di Faenza, del quale rimangono fra' noi monumenti eterni di amor patrio e di munificenza, giudice ottimo, c stimatorc delle virtù e degl' ingegni , prima d'ogni altt·o conobbe l'in· gegno c la virtù del Laghi : sicchè cercando egli di un buon segretario , pose a questo ufficio di molto consiglio e prudenza il Laghi senza che ci se lo spettasse; c lo l'olle della sua famiglia. Tanto bella mostrassi n'suoi occbi la virtù di quel giovine ecclesiastico, il qndlc certo non lasciò desiderare nè premura , t•è ingcgnio, ma all' ufficio suo soddisfece con ogni diligcnu, ed in esempio. Entrato alla corte sul fior dcgli anui , guadagnossi tutto l'amore di quel prelato , c quel che è più si tenne fuori d'ogni invidia. Che egli non era fastoso, non avea aria di superbo , ma al sembiante, agli atti, mostrava la modestia dei suoi sinceri costumi. Non offese mai alcuno , c a tutto potere fe del bene a tutti ; sicchè parve, che di lui avesse detto Cicerone quando disse, che l'animo del sapiente dev' esser vuoto da ogni vizio, nè mai levarsi ad oo·goglio, nè mai montare in superbia. Formato dalla natura alla dolcezza delle lettere, non alla noia degli aflàri , non gli pareva già vita quella, che allora viveva: c ravvolgcva nell' animo di dar le spalle alla corte, e rendersi all' antica libertà. Però dopo avere lre anni •crvito diligentemente all' ottimo vescovo , e compiuti quegli studi che a uomo di cbie· sa è vergognoso trasandare , e anche so:;tcnuti sovente c con lode esami secondo il costume , in età di 2!1 anni fu fatto arciprete di S. Martino in Mon· te Fortino , distante dalla città non più che sci mi· glia. Se è da sapiente compiere con ogni diligenza il

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