Angelo Tasca - Socialismo e fascismo

nico, imitazione o ca·lcolo ~ il ' piano del fascismo si fa ungJ.lcO nel quale il fascismo manUene la sua superiori-tà, perchè esso risponde alla sua natura e ai suoi inter<Cssi. Sopprimere pensiero e coscienza •è per il fascismo creare la propria atmosfera e adottare il proprio metodo : in tali con1 dizioni esso è sicuro di supera•re il suo avversar1o. Seguendolo su questo terreno, i l socialismo rinuncia a se stesso senza guadagnare possi·bil·ità nuoV-e, rinuncia anzi alla sua sola e vera superiorità, perchè :l 'a-dozione dell'amoral~smo fascis.a nei fini ~ nei mezzi significa ripudio della funzione storica del proletariato, che è di «real-izzare la filosofia». La «missione» del qJroletariato tende a riçondurre nel mondo quella esig€llza dell'universale e dell'umano, cui le altre classi si sottraggono. La società socialista. e l'azione che vi conduce non possono essere concepite che ~mb specie philosophhe, ossia, in termini concreti, sub specie gen eris humani. La 'Classe operaia vale per il potenziale di filosofia, cioè di umani\Jà <ii cui dispone. Se ·Io sacrl:fic.a, essa prepara ;nello stesso tempo il suo decadimento e la sua disfatta, sopprime la sua r.agion d'essere e le proprie risorse e fa a lto di dedizione aJla « potenza delle tenebre :. del fascismo. Queste considerazi'oni non sono punto ìnatl uali. n mondo soffre d'una profonda confusione nelle cose e negli spir:u, !del1a mancanza di una veritfl. e d'un compito· comuni. L'esasperazione ~1:azionaJista non è che un aspetto - il più temibile - di questa confusione : ogni paese si torce nel suo isolamento come un malato nel suo l-etto dì dolore. n fasdsmo la esalta e l'aggrava e non accetta altro v!ncolo col r-es.to del mondo che la guerra. ~l qui H suo furor-e contro lutto ciò che potr·erbbe unire i popoli, qualunque ne sia la for - mula : internaz:onalismo socialista, morale cristiana, Lega delle Nazioni. In tal modo esso va e ci trascina verso l'abisso. Al riguardo nessuna illusione. L'umanitfl. ha sopportato molto a stento la -g-uerra del 1914-18, e tuttavia disponeva ancora di riserve materiali e spirituali accumulate da lungo lempo, che le hanno impedito di sprofondare intieramtm:te. Oggi si ca - drebbe in una nu-ova guerra disponendo ad un tempo di risorse minori e di Un accresciuto potere distruttivo, dopo una lunga cr-isi che in più punti ha ancora ridotto la sottile cortec-cia di civil.tà sulla quale viviamo. La nuova guerra minaccia di essere la guerra fascista pura e semplice per i me Lodi che introdur-rà ed imporrà : la guel'ra dalla tecnica più elevata, condotta con una mentalità di uomini delle caverne. Contro simile minaccia ci vuole ben altro che opporre automatismo ad automatismo, coazione a coazione, sofisticazione a sofisticazione, esercito «t'osso» ad esercito «bianco~ o ores.·re un inestrica.bile garbuglio di fo<rmule, in cui nessuno •possa più riconoscersi, come se la con f·usione fosse il nostro- -solo ll''Ìflug!o. Bisogna essere più ·forti dei fascismi, malerialment·e. militarmente, dacchè è in questo -campo che essi cercano la decisione ; ma la vittoria non è possibil~ e nan ha senso. se nella lotta non intervengono - per impedire .1a guer- <ra o per determina·rne gli scopi e vincerla, se scoppia - forze morali -potenti e grandiose, capaci di sopportar-e e padroneggiare la vasbità e l'orrore degli eventi. Queste ·fo:rze non si •trovano che nelle masse popolari, nella povera •gen te, nei lavo._ -35Biblioteca Gino Bianco

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