Angelo Tasca - Socialismo e fascismo

alla c-rfSi econorD.ìca, alla comp.Hcita delio Stato e aua _paralisi del regime parlamentalre è temiJ)O di aggiungere u.n a~tr() f attore : l'azione personale di Mu-ssolini. Durante la guerra Mussolin! -aveva arso Iielia 5113. coscienza - per così ··dire - tutto ciò elle lo rlcollegava all'an:nea fOO€. In f-orrdo egli non era mai stato socialista. In g!ov.entù, già sospinto da un orgoglio divorante.• già tol'mentato dal bisogno di affermarsi, egli aveva sentitO la « socletà,. serrarloda ognt parte e aveva retro qtresto cerchio disertando e rifugiandosi in Isvlnera. Poiehè la «società, non gli faoeva un posto, il suo posto, iJ.a sua «volontà di potenza> a'SSumeva la.. forma della rlYolp-a individuale. -I pochi anni v'issuti nen·emigrazìone. furono per 1ui una espoerfenza 'decisiva. Egl-1 era ri - corso per vivere alla s-alidarietlà dei com.pagni - umili operai,. militanti onésti ed in-genui - e alla piccola truffa ; talora aveva dovuto aoce~tare i lavori più dwrl ; aveva conosciuto la m iseria e Io scadimento. Tal vita avrebbe potuto farne un apache o un apostolo; ma :egli eTa ·troppo ambizioso e a un tempo troppo privo di senso morale :per atTestarsi a simile alternativa. Aveva imparato a serra'l"e i denti, a ca'lcolare e, liberato da ogni «romanticismo~. era ormai ben deciso a non « perde-re il treno». n :ìOcialismo gli serve allora come rifugio· e trampolino. In poc-hi anni arriva alla più alta carica che n · pa.rtifx> pot-esse ·affidargli, quella di direttore d·el suo quotidian o, l'Avanti ! Alla vigilia della guerm il movimento socialistadi-venta esso l'ostacolo, come la .« -sOcietà. ,. l'era stata negli a nni 1900-1908. Mussolini non esita a disertare una seconda volta. Dopo l'armistizio egli comprende ohe bisogna ricomincare daccapo e impegna la sua terza battaglia per la vita. La sua avventura persouale s'intreccia allora strettamente con !a storia del fascismo in tal guisa, che è talora impossibile dissociarle. Se nel . 1919 tMussolini avesse fatto puramente e semplice~ mente comunella ooi. reazionari sarebbe stato spinto in disparte e suPerato dalla corrente, nè avrebbe trovato intorno a sè, nel marzo, gli ex membri dei «Fasci di azione rivoluzio naria-, del 1914-15, come non av·rebbe potuto guadagnare un po' più tardi il favore d'una parte della g:ibventù e degli excombattenti. I nuovi Fasci, anche se si fossero costituit ;. sarebbero morti con lui. Verso la fine del 19~0 la situazione cambia : dal"la V-::i.lle padana sale la nuova ondata « squadrista, e- « schiavista , che smanteller.à ' le «fortezze» socialiste l'una dopo l'altra. Mussolini s'affretta a sfruttarla e rivede il suo p-rogramma, proclamando che «la realtà di domani sal"'à capltalistlca > ; tutta<via, v-erso la metà de1 1921, questa ondata minaccia di sfuggire al suo conbrollo e di compromettere 1 suoi piani politici. Egli tehta allora di frenarla , denunc-iando· gli <egoismi rapaci e refrattari ad ogp.i conciliazione nazionale», opponendo il «fascismo urbano> di Milano al ·fasciim"O «agrario • di Bologna, i1 fascismo «della :prima ora » a quello che si identifica con la difesa c di interessi pr.ivati e delle caste più opache, sorde e miserabili che esistano in Italia>. Egli, ohe aveva proclamato a Firenze : c n nostro progranuna è n fatto , , invoca ora <n ritorno -al principio »: Qual- -16Biblioteca Gino Bianco

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