Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Una pagina di storia anti.ca 1 Non s1 ritorna senza un battito di cuore alla scuola che vi accolse adolescente, e fece di voi un uomo, e poi vi rip~ese insegnante, e poi doveste dividervene col pianto nell'anima, ed ora vi ritornate dopo lunga frana di eventi. Qui, studente, ebbi compagno Cesare Battisti, che durante la Prima guerra mondiale, nel 1916, doveva essere impiccato dagli austriaci. Qui, insegnante, ebbi alunni ed amici Nello Rosselli e Camillo Berneri: il primo con suo fratello Carlo doveva essere assassinato nel 1937 da sicari francesi per mandato italiano; il secondo doveva essere soppresso in Spagna da comunisti nel 1937. I ricordi si affollano alle porte del cuore. I Immaginatevi che cosa poteva essere nell'autunno del 1890 un diciassettenne, che aveva perduto gli otto anni piu belli della vita in un orribile ginnasio-liceo - cosf lo chiamavano allora - dell'Italia meridionale. I primi rudimenti del latino me li aveva appresi uno zio prete: e fu fortuna, ché non li avrei certo imparati in quel ginnasio. Fra i mae~ stri di quegli otto anni, in quella scuola tenuta dal clero, non ne ricordo con riconoscenza che tre. Uno mi insegnò privatamente i primi rudimenti del greco. Un altro, in quella che si chiamava allora la quarta ginnasiale, mi fece capire il primo libro della Geometria di Euclide. Quel miracolo di chiarezza, ordine, buon senso, ebbe una influenza decisiva e permanente sul mio sviluppo intellettuale ulteriore. Se sono mai riuscito ad esprimermi con ordine e chiarezza, lo debbo ad Euclide. Finalmente, nei tre anni del liceo, un prete "liberale," come si diceva allora, 1 Discorso tenuto il 16 novembre 1949 all'università di Firenze, nel riprendere l'insegnamento di storia moderna. Pubblicato in "Il Ponte," gennaio 1950, pp. 116-131 col titolo Una pagina di storia antica. Ristampato in G. S,U.VEMINI, Che cosa è la coltura?, Guanda, Parma 1954, pp. 31-60 col titolo I miei maestri. [N.d.C.] 41 Bibloteca Gino Bianco

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