Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Prefazione a base di' documenti tutti i colossali errori commessi da Mazzini nel 1848." Apriti cielo! Di' fronte a queste parole, che con totale adesione risuscitavano, all'aprirsi del nuovo secolo, i severi, passionali giudizi' di Cattaneo su Mazzini, i'nsorgeva protestando un mazziniano di stretta osservanza, Francesco Mormi'na Penna. Gli replr.'cavasubito Salvemini sull'Educazione politica, col lungo arti'colo Giuseppe Mazzini nel 1848, eh.e qui si pubblica (e che, secondo una precisa testimonianza, negli ultimi giorni della sua vita, a Sorrento, egli raccomandava agli amici di "rz'pescare"). Ed è un artt'colo notevole: non solo perché ribadisce le ragi'oni della sua sconfinata ammirazione per Cattaneo, ma perché ci dimostra con quale scrupolo egli si fosse proprio ,allora accinto, sulla scìa di Arcangelo Ghisleri, a un attento studi'o degli scritti' di Mazzini, e come, pur confermando in sede stori·ca i· suoi giudizi sugli' "errori" di Mazzini· nel 1848, fin da quel momento cominàasse a sentire il fascz'no del primo Mazzini, quello della Giovine Italia i'n lotta con la vecchi'a Carboneria (e questa sua predilezi'one per la giovinezza di Mazzini·, come tema di rz'cercastorica, resterà in lui sempre vi·va, fino ai suoi· ulti'mi anni). Possiamo renderci conto, nel leggere questo scritto, come alla passi'onalità polemi·ca istintt'vamente si affiancasse l'amore della esattezza, della piu scrupolosa acribia filologica. Salvemim: sarebbe ancora tornato a Cattaneo i'n alcuni· brevissimi, succosi· scritti della vecchi'aia: come, nel 1948, su Critica politica, i'n garbata polemica con Ri'naldo Caddeo (sostenendo l'importanza che avrebbe avuto la conoscenza i'ntegrale della formidabile documentazione raccolta per l' Archivio Triennale, la quale dimostrava che Cattaneo, "pur essendo motivato da passione politi'ca, fece opera di' 'stori'co' onesto": con i'l che Salvemini·, pur senza proporselo, lasciava scorgere un punto di contatto fra lui e quella grande, solitaria figura del Risorgimento); o i'n una recensi'one dell'Epistolario cattaneano, sul Ponte del 1950, con alcune epigrammati'che definizioni·. Cattaneo, diceva, era uno scienzi'ato, non un politicante. Anche Mazzi'ni era la negazione del politicante. Ma la sua era l'i'ntransigenza dell'apostolo, non dello scienziato. Era passato ormai mezzo secolo dai primi, crudi gi'udi'zi' su Mazzi·ni·; e col passare degli anni, anche la grandezza del genovese aveva finito per i'mporglisi. La recensione di un li'bro di Leonardo Olschki, The Genius of Italy ( 1950), ci dimostra la vastità dei suo1: i'nteressi storiografici. Ma il titolo non lo persuade, suscita in lui, ancora una volta, la di'-fji'denzaper le astrazi'om·: "Esiste 'un gem·o dell'I talr.'a'?Se San Francesco e Leone X, Dante e D'Annunzi·o, Toscanini e Mussolini' sono tutti italiani·, che di'avolo mai è il genio dell'ltalr.'a?" Può sembrare soltanto una scherzosa boutade; ma, come sempre, il fondo è serz·o.In una recensione dell'apprezzatissima storia dello Spellanzon ( 1951), avvertt'amo il placarsi del furore polemico che pù}, di' cinquant'anni· prima lo aveva spinto a far sue le accuse di Cattaneo a Carlo Alberto. La condotta del sovrano dopo Custoza fu dovuta a tradi'mento o somaraggi'ne? Salvemini ammira sempre il "magm'fico vigore" di Cattaneo, fautore appassi'onato della prima tesi'; ma non ne è pù 4, cosz 20 BiblotecaGino Bianco

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