Che cos'è la coltura? 2. Il diritto di essere ignoranti D'altra parte la definizione secondo cui la coltura consiste nel "sapere ogni cosa di qualche cosa e qualche cosa di ogni cosa" dev'essere presa con molte riserve. Nel 1933 i professori dell'università di Princeton, che tante volte avevano assoggettato i loro allievi a prove d'intelligenza, furono a loro volta assogge$ti dai loro allievi ad una prova della stessa natura. Un questionario di quarantuno affermazioni desunte da tutti i campi dello· scibile - architettura, arte ed archeologia, astronomia, biologia, chimica, studii classici, economia, ingegneria, inglese, geologia, storia, matematica, scienza militare, lingue moderne, lingue orientali, filosofi.a, fisica, politica, psicologia, geografi.a, musica e "biblioteca" - fu sottoposto a ventticinque professori ai quali fu chiesto di contrassegnare ogni domanda con la risposta "vero" o "falso." Il risultato della prova fu disastroso per i professori. Esso dimostrò "l'incapacità della maggior parte degli studiosi moderni a rispondere a domande relativamente semplici fuori del proprio campo [ ...] . Alcuni dei. piu distinti insegnanti di Princeton ebbero classificazioni deplorevoli.111 Se io fossi stato uno dei porcellini d'india in quell'esperimento, avrei avuto una classificazione molto bassa. Sarei stato capace di rispondere soltanto a dodici domande, per la massima parte relative a materie storiche, economiche, politiche e artistiche. Alle altre ventinove domande sarei stato incapace di dare alcuna risposta. In molti casi sarei stato incapace perfino di capire la domanda. Proposizioni come le seguenti: "Recenti sviluppi della manifattura dei fili d'acciaio hanno messo in rilievo l'economia del modiglione in confronto dei ponti in sospensione" o "Le radici di una polinomiale generale di grado superiore al quarto non sono numeri completi" o "Il solido a quattro dimensioni analogo al cubo ha dodici spigoli" o "Un grammo di alcool metilico aggiunto ad un chilogrammo d'acqua è piu efficace per abbassare il punto di congelamento che un grammo di alcool etilico," erano completamente al disopra o al di sotto della mia capacità di comprendere. Anche se fosse accaduto che delle parole fossero state spost;it~ per errore da una di queste proposizioni ad un'altra io non mi sarei neppure accorto della confusione. Tuttavia io non mi vergogno della mia ignoranza. Un uomo non può sapere tutto. Io sono uno storico di professione e insegno storia da circa cinquant'anni; tuttavia sono lungi dal sapere tutto in tema di storia. Io ho una conoscenza abbastanza vasta di circa mezza dozzina di gruppi di fatti storici che ho studiato sulle fonti. Tuttavia neppure di questi fatti si può dire che io sappia "tutto." I miei colleghi dicono che io sono un esperto in questi argomenti perché su di essi ne so piu che la maggioranza degli storici e ho messo in luce fatti che prima erano sconosciuti, ma anche su 1 "Princeton Alumni Weekley," 7 aprile 1923. 187 Bibloteca Gino Bianco
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