Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Storia e scienza rale del giudizio pronunciato dal sociologo che i tedeschi oggi sono molto meglio curati fisicamente, e questo è un bene, ma naturalmente non hanno il permesso di pensare con le loro teste, e questo è un nrnle, motivo per cui decidiamo quale sia preferibile. Mentre scrivo, non so se il sociologo risponderà ancora. Ma non essendo un sociologo, non sento nessun bisogno di aspettare questa nuova risposta per prendere senz'altro posizione accanto allo studioso dell'antichità classica. Io vado anche piu in là nell'oppormi al sociologo. Io direi non esser vero che quel sociologo non possieda criteri per misurare il bene e il male e non faccia altro che raccogliere dei "dati di fatto." Affermando che la scienza nella Germania nazista ha sofferto delle "perdite" egli pronuncia un "giudizio" conforme al principio che la soppressione della libertà intellettuale è un male. Ma affermando che la scienza ha sofferto delle "perdite" ma non che è stata prostituita e snaturata; egli rivela che secondo i suoi criteri una scienza divenuta · schiava del partito al potere è ancora una scienza, per quanto un po' danneggiata. La scienza non è per lui qualche cosa che per la sua stessa natura non deve essere diretta da alcuna autorità politica o da alcun potere economico, qualche cosa che quindi, quando sia prostituita a tali autorità o poteri non solo soffre delle "perdite,"· ma è completamente snaturata e non è piu scienza. In breve, su questo punto i criterii del sociologo si avvicinano piu a quelli dei nazisti che ai criterii liberali. Nel mettere in bilancio i "guadagni" risultanti dalla migliorata salute fisica contro le "perdite" della scienza, il sociologo si avvicina al criterio nazista, e rifugge dal criterio secondo il quale la degenerazione mentale è un male tale che nessun miglioramento nella salute fisica può controbilanciarlo. Dunque non è vero che il sociologo non abbia una coscienza morale. La verità è che egli ha una coscienza morale che gli permetterebbe d'insegnare sociologia in una università americana oggi e in una università nazista domani. Gli antichi storici che candidamente sciorinavano i loro giudizi etici erano piu intelligenti di quei moderni storici e sociologi che credono di evitare i giudizi etici quando mettono "obiettivamente'' sulla bilancia "dati" contro "dati" su piatti che vengono fatti oscillare dall'influenza d'inconsci giudizi etici, anche se essi stessi non si rendono conto di questo fatto. Sarei profondamente afflitto se dalla dottrina che la storia e le scienze sociali non possono fornirci verità assolute né previsioni sicure qualcuno dei miei lettori dovesse giungere alla conclusione che esse debbano essere indifferenti di fronte alla questione della verità o dell'errore, del bene o del male. Senza dubbio la previsione è in gran parte un giuoco fra varii possibili risultati. Una semplice inezia può rovesciare tutte le nostre previsioni. Spesso ciò che accade è ciò che nessuno aveva previsto. Combinazioni di fattori. imprevedibili possono ingrandire fino a proporzioni gigantesche il piccolo contributo che ciascuno di noi ha dato al corso degli avvenimenti. Chi può dire quanto lontano andrà una semente gettata al vento 1·83 Biblote.caGino Bianco

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