Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici in studi di storia militare di chi abbia una preparaz10ne esclusivamente letteraria. Ma precisamente qui si trova uno dei piu insidiosi ostacoli tanto per la storia quanto per le scienze sociali. L'esperienza personale di un uomo non è necessariamente l'esperienza personale di un altro. Ciascuno considera con occhi diversi gli avvenimenti che cerca di comprendere. Goe- . the osservò che la storia deve essere riscritta di quando in quando, non solo perché si sono scoperti nuovi fatti, ma sopra tutto perché ogni generazione viene avanti con nuovi interessi e nuovi modi di considerare le cose e per conseguenza osserva il passato da angoli visuali diversi da quelli di prima. Questi nuovi punti di vista non sono sempre il frutto di osservazione obiettiva. Piu spesso essi non sono altro che preconcetti e prevenzione. Gli storici dell'antichità classica e del Medioevo credevano nei portenti e con essi spiegavano vittorie, sconfitte, carestie ed abbondanza. Gli scrittori del secolo decimottavo non credevano nei miracoli. Essi consideravano i preti di tutte le religioni quali impostori e spiegavano i miracoli come imposture di preti. Oggi abbiamo una conoscenza piu profonda della psicologia normale ed anormale d'individui e folle. Perciò non consideriamo quali imposture tutti i miracoli riportati daJ.le fonti storiche dell' antichità e del Medioevo; noi desumiamo invece da queste informazioni dei dati inestimabili per lo studio della mentalità religiosa e della psicologia delle masse. Per Bossuet, la storia della razza umana si evolveva secondo un saggio disegno della provvidenza. Voltaire prendeva in ridicolo le armonie prestabilite. Buckle spiegava le fasi della civiltà mediante il progresso o la decadenza della scienza. Per Carlyle gli eroi sono gli autori della storia. Secondo Marx i cambiamenti sociali, politici e perfino religiosi sono riflessi della mutevole sottostruttura economica. Noi tutti possiamo pensare ad esempi di deformazioni in scritti storici causate da passioni nazionalistiche e degli effetti perniciosi esercitati sull'opinione pubblica da.Ila storia viziata dalla prevenzione nazionalistica. Io penso qualche volta che se si vuole far rispettare la pace sulla terra la maggior parte dei professori di storia - per lo meno in Europa - dovrebbero essere impiccati. Può lo storico o il sociologo spogliarsi dei propri pregiudizi? Se non lo può, che cosa succede della sua cos1 detta conoscenza scientifica? Molti storici e sociologi sono ossessionati dal timore di essere accusati di parzialità. Per evitare questo pericolo essi soffocano le loro opinioni come se fossero innominabili malattie e si limitano ad accumulare fatti senz'alcun tentativo di coordinarli. Poiché non dicono niente, non corrono alcun rischio di cadere· in errore. Ma per evitare il rischio di cadere in errore rinunciano all'uso della ragione. Sui loro libri scipiti e senza colore si potrebbe opportunamente collocare la formula di Pascal: "Abetissez-vous." Altri, prendendo il coraggio a due mani, espongono tutte le interpretazioni di cui un dato gruppo di fatti è passibile e ci presentano Rm156 BiblotecaGino Bianco

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