Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Storia e scienza soltanto su un impulso .filantropico di questa natura, temo che le facoltà di storia e di scienze politiche nelle nostre università non sarebbero piu numerose di quelle facoltà in cui ai poeti s'insegnasse a scrivere versi, col risultato che storici e sociologi dovrebbero vivere di un reddito ancora minore di quello dei poeti. Un'università priva della facoltà di storia e scienze sociali sarebbe come un corpo spogliato di qualche organo vitale. Perché? Le ragioni sono due. La prima ragione opera a vantaggio degli studi storici. Per mezzo degli studi storici cerchiamo d'istruirci sulle nostre origini sociali, morali e intellettuali precisamente come per mezzo delle scienze fisiche apprendiamo le condizioni della nostra vita organica. Direttamente o indirettamente, ogni ricerca storica mira a risolvere il problema fondamentale di sapere in qual modo una data situazione presente è arrivata ad essere quale è. Dai pensatori del secolo decimonono abbiamo ereditato la convinzione che il tessuto di idee, parole, istituzioni, riti religiosi, costumi, arti, scienze che ci ha avvolti alla nascita e continua a circondarci nel corso della nostra vita è stato composto dai nostri antenati attraverso lo sforzo di secoli. Il nostro presente non è per noi un sistema di forze tratte fuori ieri l'altro all' improvviso dal vuoto e destinato a svanire sotto l'influenza di altre forze che sorgeranno inaspettatamente dopodomani. Il nostro presente è il prodotto di un'evoluzione sociale, morale e intellettuale le cui origini si perdono nella notte dei tempi e a sua volta sarà la condizione necessaria di sviluppi futuri. Da questa convinzione sorge il fatto che la conoscenza del presente dissociata dalla conoscenza del passato non potrebbe mai appagare la nostra curiosità. La storia è diventata una categoria primaria del nostro pensiero, un a pri·ori in base al quale si raggruppa la nostra esperienza. Il senso storico è una specie di sesto senso che non possiamo non acquistare respirando l'atmosfera intellettuale dei nostri tempi. In senso largo "Conosci te stesso,, significa oggi: "Cerca le origini di te stesso nel passato." La seconda ragione spiega l'interesse riposto dalla società nello sviluppo delle scienze sociali. Esso si fonda sulla speranza che presto o tardi le leggi - se ne esistono - a cui si conformano i fenomeni sociali saranno scoperte e che la conoscenza di tali leggi ci aiuterà a regolare la nostra condotta in modo piu intelligente. Solo se riusciremo a scoprire le leggi della vita sociale - ammesso che esse esistano - potremo risparmiarci inutili sforzi ed errori disastrosi. Queste leggi - sempre ammesso che esistano - non possono esserci rivelate da un'autorità trascendentale o da una metafisica, antica o moderna, che pretenda dedurre la soluzione di tutti i problemi da formule magiche, espressione della cosf detta "natura delle cose." Le leggi della vita sociale non possono essere determinate se non col metodo seguito nel corso degli ultimi tre secoli dalle scienze del mondo fisico cioè esaminando il maggior numero possibile di fatti; coordinandoli secondo la loro coesistenza nello spazio, la loro successione nel tempo e il principio di causalità; classificando i vari gruppi di fatti in base a somiglianze e dis143 Bibloteca Gino Bianco

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