Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Saitti metodologici, individuali, i quali vi dicano le condizioni di migliaia di individui· operai; e dalla sintesi di queste migliaia di fatti individuali trarrete gli elementi per descrivere le condizioni sociali. Ora, se la storia dei fatti individuali non è scienza ed è scienza solo la storia dei fatti sociali, la vostra storia sociale scienti.fica si fonda sulla storia individuale non scienti.fica. È la stessa contraddizione, che abbiam trovata nel Croce, che dichiara scienti.fica la classificazione degli animali in gatti, leoni, cavalli, ecc., e dichiara artistico il lavoro preparatorio della descrizione dei singoli animali, senza del quale il lavoro di classificazione non sarebbe possibile. Nessuna opposizione dunque fra conoscenza induviduale e conoscenza generica, fra storia individuale e storia sociale: l'una è il gradino indispensabile per arrivare all'altra, e, se la necessaria divisione del lavoro. e le attitudini personali degli studiosi fanno s1 che gli uni si occupino della storia individuale, gli altri della storia sociale, questo non vuol dire che ci troviamo dinanzi a due storie diverse, indipendenti, contrarie: entrambe fan parte della storia e si completano e si illustrano a vicenda. E la differenza fra scienza ed arte non consiste nel fatto che l'una ricerca l'universale e l'altra il particolare; consiste in questo, che i prodotti artistici non hanno nessun dovere di corrispondere a una realtà obiettiva, ma possono rappresentare anche oggetti non mai es1st1t1, come la porta dell'inferno dantesco, o che magari non potranno mai esistere, per esempio Cerbero e Lucifero; e questo per la ragione semplicissima che scopo diretto dell'arte non è, come vuole il Croce, di rappresentare la realtà - poco importa se particolare o universale, se realmente accaduta o possibile -; scopo dell'arte è, secondo la profondissima e fecondissima osservazione del Tolstoi, 16 di provocare determinati sentimenti (gioia, dolore, orrore, entusiasmo, ecc.), raggruppando fra loro tutti gli elementi reali o fantastici necessari allo scopo. La ricerca scienti.fica, invece, ha il .fine esclusivamente conoscitivo di ricostruire la realtà, poco importa se particolare e universale; e la rappresentazione scienti.fica deve corrispondere alla realtà, quali che siano le impressioni estetiche o morali, che da essa potranno scaturire per lo spettatore. III Posta siffatta distinzione fra scienza e arte - l'unica vera e rispondente ai dettami del senso comune - la storia è scienza o arte? Che la storiografi.a - quale oggi è intesa da chiunque vive la vita della scienza - abbia uno scopo conoscitivo e non uno scopo morale o politico o estetico, è un luogo comune che non richiede nessuna dimostrazione. I fatti messi in luce dallo storico potran servire in avvenire alla appuraz10ne di leggi sociologiche, e queste, una volta determinate, potran16 ToLSTOI, Che cosa è l'arte, .Treves, 1899. llS BiblotecaGino Bianco

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