Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Maestri e compagni della mia donna [...] . Fa che la mia amata possa essere orgogliosa di me come io di lei sono, che le mie figlie e i n1iei amici possano, pensandomi, essere spinti al bene; che possa, morendo, non essere troppo .scontento della mia vita; che possa esser sempre disposto a morire di una morte che valga una vita di uomo giusto." (Pensiero e battaglie; pp. 19-21.) È terribile pensare che anche dopo la morte la calunnia abbia continuato ad addentare la sua memoria. "La calunnia," ha scritto Berneri, "ha armi possenti e non sempre si può togliergliele. Sulla voce messa in giro dalla polizia, si gettano gli scandalisti per settarietà o per odio personale, e se ne servono contro il calunniato, condendola in tutte le salse. Il colpito non sa che atteggiamento assumere. Le calunnie le piu ridicole e le piu atroci sono, anche quando la fonte è evidentemente o equivoca o nemica, raccolte da uomini di partiti e movimenti affini al suo. Talvolta da compagni di fede e di lotta. Per difendersi dovrebbe esporre cose che vanno taciute. Quasi sempre dovrebbe accusare, suscitando vespai senza numero. La polizia calcola su questa inferiorità del calunniato." Donati, dopo la tempesta del 1929-30, abbandonò ogni lotta ed andò ad insegnare a Malta. Tornò a Parigi nell'estate del_ 1932, a morirvi di tubercolosi. Aveva sviluppato la malattia, credo, facendo la fame nera a Parigi, fra il 1925 e il 1930. Se esiste davvero qualcosa al di là della cortina che divide i vivi dai morti, Donati e Berneri si sono certo riconciliati alla luce della verità. [ ... ] Gobetti: non tutto è andato perduto1 Piero Gobetti rimane nella storia d'Italia dal febbraio 1922, quando cominciò a pubblicare La Rivoluzione Liberale, al gennaio 1926, quando mod a Parigi. Il giornaletto Energie Nove, fondato alla fine del 1918 e cessato nel 1920, fu l'alba promettente di un giorno che si avvicinava, ma non piu che un'alba ancora mal definita. E gli anni 1920 e 1921 furono anni di raccoglimento ed assaggio in direzioni diverse, finché la vocazione del giovane assunse la forma definitiva in Rivoluzione Liberale, definitiva, naturalmente, per quanto si possa giudicare tale un pensiero stroncato dalla morte a venticinque anni. Nel febbraio 1922, nessuno in Italia sospettava che nel prossimo ottobre 1 Da "Il Ponte," aprile 1956, pp. 513-514, a firma "Gaetano Salvemini." Riprodotto in Italia scombinata, pp. 376-378. [N.d.C:] 102 BiblotecaGino Bianco

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