Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Churchill, Hitler e Mussolini tler e Mussolini continua Churchill c'è una differenza sostanziale. Hitler . è stato fatto grande dalla guerra in un paese che sotto qualunque governo sarebbe comunque stato poderoso. Mussolini sarebbe stato sempre grande, anche se non ci fosse stato né guerra né dopoguerra. Mussolini "non è prigioniero né strumento di forze a lui esterne. Egli ha fatto uso degli eventi e del.le circostanze nell'Italia del dopoguerra come avrebbe fatto uso di quelli di qualunque altro paese e secolo." Che cos'era l'Italia dopo la prima guerra mondiale? Caos e anarchia. Dovunque si vedeva scarabocchiato sui muri "VIVA LENIN." Dovunque nelle strade e nei villaggi i comunisti assassinavano [!] i loro avversari politici e terrorizza– vano la massa della popolazione. I lavoratori occuparono le fabbriche e tentarono· di farle funzionare, non a beneficio della comunità ma come loro proprietà privata [ll Il nome d'Italia era disprezzato dal popolo italiano. Gli ufficiali in uniforme venivano insultati ovunque comparivano, gettati fuori dai treni e percossi. I treni stessi viaggia– vano senza rispettare l'orario. Si sputava sulla bandiera nazionale. Ed ecco improvvi– samente che qualche centinaio di uomini, mettendo a repentaglio la propria vita, sfidarono tutta questa squallida e feroce truculenza, e passarono al contrattacco. Scesero nelle strade e affrontarono i comunisti, pronti a morire e risoluti ad uccidere. A capo di questa schiera di disperati c'era Mussolini. Per lui il patriottismo era qualcosa di reale, era una passione che aveva nel sangue. Per esso si era separato dai suoi compagni socialisti. Esso gli diede la forza per resistere a quel mostruoso bolscevismo contro il quale i politicanti e i partiti italiani, la polizia e l'esercito della monarchia sembravano impotenti e smidollati. In un batter d'occhio, in un baleno, nacque il fascismo. L'appello di Mussolini alla tradizione del– l'antica Roma si dimostrò piu potente ed efficace delle promesse di utopia comunista da conseguirsi mediante l'assassinio [!] dei proprietari, dei capitalisti e dei datori di lavoro, e mediante la burocratizzazione totale. Egli marciò su Roma, ·dove il sovrano costituzionale, fino al giorno prima zimbello delle malevolenze comuniste, lo accolse con fiducia opportuna e tempestiva. Nacque cosi il primo Stato fascista. Il mondo aveva imparato che la democrazia, intesa nel modo migliore, al momento migliore e dagli uomini migliori, poteva essere indirizzata con la medesima facilità a destra come a sinistra. È chiaro che Churchill non aveva informazioni di prima mano sulla crisi italiana del dopoguerra. Ingoiò da cima a fondo la leggenda fascista come era stata messa in circolazione in Gran Bretagna dalla stampa di Rothermere. Data la fonte d'informazione, nessuna meraviglia che. Chur– chill sappia che la salita al potere di Mussolini "mutò interamente il modo di vivere e di pensare del popolo italiano. Tutti o quasi tutti si misero a lavorare con entusiasmo per costruire la grandezza del proprio Paese. L'autorità venne rispettata. La bandiera poco prima calpestata fu risollevata da innumerevoli mani entusiaste. I treni viaggiarono puntualmente in orario. Le fabbrichè ripresero a produrre. I conta-pini si misero a lavorare i loro campi con nuovo vigore e nuova speranza. Ciascuno si senti fiero di essere italiano. Nulla di simile a questa trasformazione era stato mai visto nella plurisecolare storia del mondo. La -libertà andò perduta ma l'Italia fu salva. Benito Mussolini ha fatto l'Italia moderna. L'Italia è l'espressione e lo strumento della sua volontà," laddove Hitler è l'espressione e lo stru- 1nento della Germania. 683 Biblic 3 Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=