Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America I politicanti italo-americani furono nel passato sempre pronti a impaz– zire e a fare impazzire le masse da essi ingannate quando Orlando, Son– nino e Bonomi domandavano la Dalmazia, quando Mussolini occupava Corfu, quando i fascisti maltrattavano bestialmente gli jugoslavi della Venezia Giulia, quando Badoglio assaliva con gas venefici l'Abissinia, quando Mussolini interveniva in Spagna e poi aggrediva la Francia, l'Inghil– terra e la Grecia. Quei politicanti non possono oggi alzare una voce in di– fesa della vostra giusta causa perehé il loro passato li soffoca. Essi debbono rispettare la linea politica voluta dal Governo americano e dal Governo inglese nella questione italiana, anche quando fanno le viste di non es– sere d'accordo. Il Governo inglese nella questione italiana e greca ha bi– sogno di Stalin, e deve in cambio appoggiare Stalin nelle questioni che interessano Stalin. Se i politicanti italo-americani assumessero un atteggia- • mento non gradito al Governo americano, questo li priverebbe uno dopo. l'altro della cittadinanza americana, rispolverando contro di essi tutte le pubbliche man!festazioni di fedeltà che fecero a Mussolini quando Mussolini era 1n auge. Aggiungete che avendo lodato per venti anni Mussolini in tutti i toni, essi .hanno creato nelle masse italo-americane una mistica esaltazione mussoliniana che non è svanita neanche dopo che Mussolini ha portato l'Italia alla perdizione. Lo spirito umano è assai lento a muoversi. Venti anni di "propaganda" fascista non si demoliscono in un giorno, né possono essere demoliti dagli autori stessi di quella "propaganda." Una gran parte delle masse italo-americane continua a rimanere fedele al mito di Mussolini, - e questo fa loro onore, perché dimostra che erano sincere quando ci crede– vano e che non son disposte a far da banderuole come i loro politicanti. Ne consegue che chi rimane fedele al mito mussoliniano odia e disprezza i politicanti che si sono messi a vilipendere Mussolini dopo averlo esaltato per venti anni. D'altra parte, chi non ha mai creduto a Mussolini e chi ha onestamente cessato di credervi, odia e disprezza i politicanti voltabandiera non meno di chi continua a credere in Mussolini. Ne consegue che quei politicanti sono rimasti sospesi per aria. Non hanno alcuna influenza, né dinanzi al Governo che li tiene stretti per il collo, né dinanzi alle masse italiane che li disprezzano e li odiano. Se i nostri amici d'Italia vogliono una prova decisiva di questa situa– zione, osservino che i politicanti italo-americani, i quali organizzarono un monte di dimostrazioni coloniali in gloria di Mussolini, al tempo della guerra di Etiopia, non hanno potuto ancora mettere insieme un comizio per domandare che il Governo americano assicuri giustizia agli italiani della Venezia Giulia. Né il Governo americano consentirebbe loro una siffatta iniziativa indipendente, né il pubblico italiano risponderebbe alla chiamata. Questo non vuol dire che quei politicanti non facciano e non faranno qualche rumore nei loro giornali e nei loro circoletti. Specialmente in vista delle elezioni alla Camera dei Rappresentanti (o come si dice in Italia, deputati) si può prevedere che i candidati faranno rumore. ·Ma il Governo 676 BibliotecaGino Bianco

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