Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Per una Concentrazione Repubblicana-Socialista in Italia Stati Uniti due partiti. Vi sono novantasei partiti locali, differentissimi l'uno dall'altro, che si associano in due "coalizioni" nazionali, per eleg– gere il Presidente della Repubblica. Quando debbono procedere a questa elezione, tutti gli Stati Uniti diventano un enorme collegio uninominale senza ballottaggio. E allora qui, come in Inghilterra,, si presenta per gli elettori la necessità di classificarsi in due soli eserciti elettorali se -non vogliono disperdere i loro voti su candidati di minor conto che non hanno nessuna probabilità di vittoria. Il Presidente della Repubblica, quando è stato eletto, deve avere da fare, nella· Camera dei Rappresentanti (o come si dice in Italia "depu– tati") t nel Senato, con una baraonda di gruppi eterogenei e fluttuanti, in confronto dei quali. la baraonda dei gruppi nella Camera italiana prima del Fascismo era un vero paradiso. Su ogni questione repubblicani e demo– cratici si dividono. Un Presidente degli Stati Uniti deve congegnare fra i molti gruppi locali un infinito numero di combinazioni fluttuanti, le quali spesso durano per un giorno solo, per un solo scopo, e subito via. In questa strategia parlamentare egli deve dare prova di una sottigliezza e man– canza di scrupoli in paragone delle quali k manovre che si attribuiscono in Italia a Depretis e a Giolitti erano giuochi di bambini. . Insomma, quelli che in Italia si chiamano "partiti," in Inghilterra e in America si chiamano "gruppi," e quella che in Italia sarebbe una coa– lizione di quelli che qui chiamano "gruppi," è chiamata qui un "partito." Né crediate che i politicanti inglesi o americani sieno migliori di quello che erano in· Italia i politièanti prima del Fascismo. Certo nessuno di essi scende al livello di Mussolini, di Hitler, di Laval. Ma questo non suc– cedeva neanche in Italia prima del fascismo. Non era e non è facile ca– dere cosi basso. Ma le cose viste da vicino fanno un effetto diverso dalle cose lontane. Non è tutto oro quello che luce. . Non lasciatevi scoraggiare dunque dal moltiplicarsi dei vostri "partiti." Anche se invece d'essere trentasei essi diventeranno trecentosessantasei, essi potr_anno governare l'Italia purché sappiano classificarsi in coalizioni, e purché una di queste coali~ioni abbia forze sufficienti per conquistare il governo e rimanervi. _ In Italia nei quindici anni che precedettero la prima guerra mondiale, vi fti una coalizione, la coalizione giolittiana, che rimase al governo quasi in permanenza. Vi fu stabilità allora in Italia. Ve ne fu anche troppa, nonostante che l'Italia ignorasse la leggendaria perfezione dei due partiti, come la ignoravano del resto il Belgio, la Francia, la Svizzera, la Ger– mania, e l'Austria-U.qgheria. La coalizione giolittia11ia rimase al potere tanti anni, salvo brevi interruzioni nel 1905 e nel 1910, perché fra i gruppi locali che formavano la maggioranza della Camera vi fu interesse e volontà di cooperare. Che sia stato per il bene o per il male, è un altro affare. Dal 1919 al 1922 il regime parlamentare fu paralizzato in Italia non dal fatto che vi erano troppi partiti, ma dal fatto che il piu potente di questi partiti, il Partito Socialista, si rifiutò ciecamente, ostinatamente, di 629 Biblioteca Gino Bianco

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