Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Per una Concentrazione Repubblicana-Socialista in Italia due soli protagonisti rimasero in campo, i comunisti furono mandati in galera o all'altro mondo. La casa di cui avevano spietatamente demolito le fondamenta cadde sulle loro teste, e non su quelle dei "capitalisti." La terribile esperienza della Germania hitleriana dopo quella dell'Italia fascista, consigliò ai comunisti una nuova tattica, quella dei "fronti popolari 11 e della infiltrazione nei partiti popolari: inserirsi ovunque nei partiti di sinistra, infiltrarsi nelle loro organizzazioni, anche a costo di assumere at– teggiamenti ultramoderati e addirittura conservatori, impadronirsi ovun– que delle posizioni strategiche, ed aspettare il giorno della lotta finale (l'eterna apocalissi!) per buttarsi nelle prime linee, conquistare il go– verno a tutti i costi, con tutti i mezzi, non risparmiando nessun trucco, e consolidatisi al governo, cacciar fuori le unghie per far piazza pulita di nemici e alleati insieme, col ferro e col fuoco. La Spagna fece la prima esperienza della nuova tecnica. Dovunque i comunisti riescirono a infiltrarsi, commisero i piu atroci delitti contro chi non accettava il loro controllo. L'assassinio di Camillo Berneri è uno dei tanti che furono commessi da una banda di criminali in quel disgraziato paese. Poi venne il voltafaccia per effetto dell'accordo Hitler-Stalin nel 1939. Poi venne il nuovo voltafaccia nel 1941, quando Hitler attaccò la Russia. In Italia, nella primavera del 1944, avete visto Palmiro Togliatti cadere dal cielo per venire a raccon– tarvi che la persona del Re poteva essere mandata via ma non la istitu– zione monarchica. Il pateracchio Badoglio-Croce-Sforza-Togliatti dell'aprile 1944 avrebbe dovuto chiamarsi Ministero Badoglio-Togliatti. Quando il momento opportuno sarà arrivato, vedrete Togliatti saltare allegramente dalla estrema destra alla estrema sinistra. Con quella gente là non è possi– bile nessuna cooperazione che non sia assorbimento e asservimento. Badate bene che la dottrina economica del comunismo è fuori di– scu~sione. Quel che noi discutiamo e respingiamo è la sua dottrina e pra– tica politica dittatoriale, quale è venuta cristallizzandosi sotto la guida di . Stalin. E anche la pratica dittatoriale non può essere respinta per quel breve periodo di governo provvisorio, che sta fra la caduta di un regime fascista e il formarsi di un regime libero. Nel periodo di transizione, è inevitabile che uomini senza mandato assumano poteri dittatoriali, e resi– stano dovunque ai tentativi di restaurazione dei regimi fascisti caduti. Ma chi in quel periodo di transizione assume poteri dittatoriali in nome della democrazia, vuole che quei poteri durino meno che sia possibile ed opera in modo da farli cessare al piu presto possibile. Chi li assume con men– talità stalinista, ci si siede sopra per sempre, intende non rinunziarvi mai, ed opera in modo da imporre in permanenza la prppria volontà. Fra i due mow di pensare c'è un abisso. · 1 1:Laintesa fra Nenni e Togliatti è stata un serio errore che dovrebbe essere riparato al piu presto. Tutta la campagna che noi fuori d'Italia ab– biamo condotto negli ultimi tre anni contro la politica anglo-ame– ricana in: Italia, è stata fondata su un argomento essenzi3:le. Noi abbiamo detto a Churchill e a Roosevelt: "Voi, sforzandovi di puntellare 617 BibliotecaGino Bianco

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