Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America messaggio all'arcivescovo Spellman, la smentita sarebbe inoppugnabile dalla prima all'ultima parola. Sta il fatto però che la data "11 maggio 1944" fu un errore di stampa invece di "19 maggio 1943" e che que– sta seconda fu la data del giornale di New York, che dette la notizia, e non la data del messaggio. Il 19 maggio 1943, il New York Times, nella pagina 5, colonna 2, pubblicò una corrispondenza da Berna (Svizzera) dovuta a Mr. Daniel D. Brigham. Mr. Brigham aveva saputo da "una fonte Vaticana bene informata" che un "piano" per rendere possibile un "immediato armistizio" e la "vo– lontaria cooperazione della nazione italiana nel sopprimere il regime fascista" era stato "elaborato in uno speciale messaggio del Papa Pio XII all'Arcivescovo Francis J. Spellm~mdi New York, che in quel momento si trovava nel Vicino Oriente." Secondo la suddetta fonte il progetto era stato portato il 17 maggio per aeroplano a Istanbul a Monsignor Ema– nuele Clarizio, rappresentante del Vaticano, e questi aspettava una risposta. Quelle fra le "proposte del Vaticano" che interessano la nostra discus– sione, erano del tenore seguente: I prefetti oggi in carica non sarebbero considerati sostenitori attivi del partito fascista, e sarebbero soggetti agli ordini di una Commissione Alleata che risiederebbe a Roma. Entro il quadro della presente amministrazione sarebbe immediatamente messo in azione un piano di metamorfosi politica che si attuerebbe in dieci anni. Nel corso di questi dieci anni l'amministrazione civile sarebbe restituita al popolo attraverso fasi successive ben definite. Il Partito fascista come tale sarebbe immediatamente disciolto. Durante la prima fase nessun provvedimento è contemplato per l'arresto e per la con– segna agli allea_tidi alcun capo fascista. Mr. Brigham non ci disse che la sua informazione veniva proprio dalla Legazione Pontificia a Berna, né che egli assumeva la responsabilità per tutti i particolari da lui mandati al giornale di New York. Nessun giornalista procede mai in quel modo. Eppure sta il fatto che dal luglio 1943 in poi l'opera delle Potenze Alleate in Italia si è trovata a coin– cidere perfettamente con le "proposte vaticane" riferite da Mr. Brigham, nel maggio 1943. Inoltre è da notare che quando il New York Times d~tte quella importante notizia, l'Arcivescovo di New York non la smentL L'argomento fu ripreso da me in un articolo pubblicato in The Nation di New York il 7 agosto 1943. Ecco le mie parole: Un piano diretto a "congelare" in Italia la organizzazione fascista fu pubblicato dal New York Times il 19 maggio. Il piano sarebbe stato elaborato in un messaggio speciale inviato da Pio XII all'Arcivescovo Spellman di New York. Il Times ha sempre fedelmente espresso la politica del Vaticano, e perciò l'autenticità della informazione che esso ci dà, non può essere messa in dubbio. Secondo il piano del Vaticano, il Partito fascista sarebbe "immediatamente disciolto," ma i "prefetti oggi in carica" non sareb– bero considerati "sostenitori attivi del partito," e rimari:ebbero ai loro posti sotto gli ordini di una Commissione Alleata risiedente a Roma. 584 BibliotecaGino Bianco

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