Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La protesta degli antifascisti in America e quindi segnalare i deputati dell'opposizione ai manganelli e alle rivoltelle delle bande fasciste. , Nell'anno 1925, i decreti del Re distrussero la libertà di stampa e la libertà di associazione; sbandarono e resero illegali tutti i partiti e gruppi politici, eccetto quelli fascisti; sciolsero i sindacati degli operai, confisca– rono i loro fondi, e li trasferirono alle associazioni fasciste. Il 3 aprile 1926 il Re firmò un decreto per la creazione dell'" Opera Nazionale Balilla," che proibiva ai genitori di sorvegliare o dirigere l'edu– cazione dei loro bambini, la quale da allora in poi fu esclusivamente fa– scista. Il 25 novembre 1926 il Re firmò il decreto che istituiva il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato fascista: un tribunale militare terrori– stico, che ha condannato alla pena di morte molti italiani e ha distribuito centinaia d'anni di galera. Tutte le libertà civili e i diritti del popolo fu– rono aboliti; la polizia segreta· fascista, l'OVRA, ricevette poteri assoluti. Il Re non esercitò mai il suo diritto di veto contro le leggi fasciste che stabilivano la dittatura totalitaria di Mussolini. Dopo aver cooperato pienamente con Mussolini a distruggere le li– bertà del popolo italiano, il Re divenne necessariamente complice di Mus– solini anche nell'opera criminale del banditismo internazionale. Il Re dichiarò la guerra all'Etiopia e la guerra fu diretta dal suo _generaleBadoglio. Il Re dichiarò la guerra all'Albania. Il Re sottoscrisse l'alleanza con la Germania nazista. Il Re dichiarò guerra alla Grecia e alla Jugoslavia. Il Re "pugnalò nella schiena" la Francia il 10 giugno 1940, firmando la di– chiarazione di guerra contro la Francia e l'Inghilterra. Il Re, col Capo di Stato Maggiore Badoglio e i suoi generali, obbligò il popolo ,italiano a combattere contro gli Stati Uniti e contro tutti gli altri popoli democra– tici che gli italiani avevano sempre considerato amici. Non deve essere dimenticato che il maresciallo Badoglio condivide col Re la maggior parte della responsabilità per la rovina d'Italia. Nella qualità di Capo dello Stato Maggiore italiano Badoglio fece i piani di guerra del regime fascista; Badoglio diresse la campagna d'Etiopia, usando gas venefici contro il . popolo abissino. Badoglio guidò le operazioni mili– tari della "pugnalata nella schiena" contro la Francia. Badoglio preparò i piani per la campagna di Grecia, e si dimise soltanto quando fu chiaro che la spedizione contro la Grecia si era convertita in un disastro. Ma il punto capitale del discorso di Churchill riguardante l'Italia è la sua dichiarazione: "noi" - vale a dire il governo di Sua Maestà Bri– tannica - stiamo lavorando al momento attuale per aiutare il governo del Re e di Badoglio. 1 Per certo né il Presidente Roosevelt né il popolo americano condivi– dono le predilezioni del signor Churchill per il Re e la legittimità. Il signor Churchill sembra non sia ancora convinto che sarebbe saggio consiglio il permettere all'Italia di risorgere ancora a dignità di nazione libera; nazione che deve essere trattata come alleata essendo disposta a 507 Biblioteca Gino"Bianco

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