Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Quel che ci costano il Re e Badoglio diritto di imporre al popolo italiano di essere rappresentato da due bric– coni. Né il popolo italiano deve sentire il minimo dovere di obbedire a Churchill e a Roosevelt piu che al Re e a Badoglio. Voi democratici italiani non avete nessun dovere verso il Re. Costui vi tradf nell'ottobre 1922 e dopo l'assassinio di Matteotti. Ha tradito Mussolini nel luglio 1943. Ha tradito Hitler nel settembre 1943. Ha tra– dito tutti. Se Churchill e Roosevelt ritengono di doversi compiacere della sua compagnia è affar loro, non è affar vostro. Ma se non volete diven– tare anche voi responsabili dell'ultimo tradimento commesso dal Re e dal suo fedele servitore, dovete impegnarvi immediatamente e pubblicamente a far piazza pulita dei due figuri non appena vi sarà possibile. Per annunzia– re quest'impegno non avete bisogno di domandare il permesso a nessuno. Chi coopera oggi col Re e con Badoglio, o anche solamente ~imane in silenzio, o peggio escogita posizioni equivoche corpmette un suicidio morale oggi e sarà certamente ripudiato dal popolo italiano domani. Solo chi parla subito, chiaro, netto, senza scappatoie, salva l'onore di se stesso e riserva i diritti del popolo italiano per domani. GAETANO SALVEMINI 14 settembre 1943 Quel che ci costano il Re e Badoglio 1 La caduta del Fascismo Il marzo scorso, nelle città industriali della Italia del Nord, scop– piarono dei giganteschi scioperi. ·La dittatura non fu piu in grado di pre– venire o di reprimere quella sollevazione. I fascisti stessi si sentivano diso– rientati e non ce la facevano piu a tenere à bada i dimostranti. Fu ormai chiaro che la macchina della repressione si era sfasciata. Nel corso· dei mesi successivi gli scioperi e i sabotaggi continuarono senza tregua. Poi venne la caduta della Tunisia e la invasione della Sicilia. I soldati ameri– cani ed inglesi vi vennero ovunque accolti come "liberatori.,, Ecco cosa scrisse un ufficiale britannico che conosceva bene l'Italia e aveva combattuto in Sicilia al deputato inglese Ivor Thomas. r Non sono mai stato cos:f commosso in vita mia, come dalle accoglienze che ab– biamo ricevuto. La stragrande maggioranza degli italiani era dalla parte nostra ed è 1 Questo lungo scritto apparve nell'ottobre 1943 in inglese nel mensile di Boston "La Con– trocorrente," diretto dall'anarchico Aldino Felicani, amico di Sacco e Vanzetti e devoto a Salve– mini, morto nel 1967. Tale periodico aveva una sezione in lingua inglese ed una in lingua italiana. "La Controcorrente" riprodusse molti scritti di Salvemini pubblicati altrove, ma per esso Salvemini compose non pochi altri scritti, fra i quali questo saggio. 439 Biblioteca Gino Bianco

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