Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Alla ricerca della verità rimasero silenziosi. "C'è un considerevole numero di preti 1n Italia per i quali l'opposizione al fascismo ha significato la povertà e la prigione." Ma io parlavo di "vescovi, arcivescovi e cardinali." Non ho alcuna difficoltà ad ammettere - anzi lo faccio con pia– cere - che in Italia una larga parte del "basso clero" non espresse mai lodi sperticate e sacrileghe alla persona di Mussolini. Molti di loro "rima– sero in silenzio"; non pochi "resistettero alla pressione fascista," il che è qualche cosa di piu del rimanere in silenzio; alcuni furono maltrattati, imprigionati, o inviati al confino; per quel che so almeno due di essi fu– rono assassinati. Ma come abbia fatto il dottor Binchy a giungere alla conclusione che la stragrande maggioranza dei preti in Italia si siano comportati come egli avrebbe voluto che si comportassero, nessuno può saperlo. Non è stato mai fatto un censimento dei 60.000 preti e monaci residenti in Italia concernente il loro atteggiamento nei confronti di Mus- . solini. Temo che la "stragrande maggioranza" sia frutto di desiderio di illudersi e che non sia cosa che qui possa essere dimostrata coi fatti alla mano. Ma non è ques~o ciò che qui c'interessa. Noi dobbiamo discu– tere dei "vescovi, arcivescovi e cardinali." Che possiamo dire di loro? Se H. W. Flannery vuole dei fatti che provino l'esattezza della mia asserzione "che i vescovi, arcivescovi e cardinali" sono diventati famosi per la loro servile connivenza con la politica di Mussolini, non ha che da leggere il libro del dott. Binchy {pp. 67 sgg.) e apprenderà che "quanto alla politica estera fascista l'appoggio incondizionato di certi alti prelati italiani ha attirato l'attenzione generale ed ha causato molto danno." Du-. rante la guerra etiopica - uno dei piu infami delitti che siano stati commessi nella storia moderna - "molti membri della gerarchia eccle– siastica" consegnarono i loro anelli episcopali; "molti prelati parlarono dai podii fascisti a favore della guerra fascista... forse il fenomeno piu nau– seante di tutta la campagna oratoria fu il tentativo di presentare questa vile aggressione contro un popolo debole come una guerra giusta e per– fino una guerra santa: una crociata del ventesimo secolo promossa dalle forze della civiltà cristiana." Il dottor Binchy biasima particolarmente i vescovi di Civita Castellana, di Nocera Umbra, di San Miniato e l'arci– vescovo di Milano. Se H. W. Flannery vuole ·ulteriori informazioni ·po– trà apprendere da un articolo che pubblicai nell'inverno del 1937 nella ri– vista Christendom di Chicago che non meno di sette cardinali, ventinove arcivescovi e sessantuno vescovi si prostituirono davanti a Mussolini, e l'elenco è lungi dall'essere completo, dato che io non potei seguire piu di tre quotidiani italiani ed un settimanale antifascista che si pubblicava allora a Parigi. . ' Se il signor Flannery vuole informazioni sul comportamento dei ve– scovi, arcivescovi e cardinali in Italia durante la guerra civile spagnola, io soddisferò il suo desiderio, a meno che egli non sia della stessa opinione dell'arcivescovo di Gorizia, nel ritenere "che nella Spagna rossa tutti i peg– giori elementi dei sinistri regimi democratici si sono uniti per uno sforzo 427 Biblioteca Gioo Bianco

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