Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Marciare divisi e colpire uniti litica, e non ripetere i delitti con cui avvelenarono l'aria nella Spagna, e i democratici debbono accettare molte delle idee economiche propugnate dai comunisti, e reagire immediatamente con la necessaria energia contro chiunque tenti istituire la dottrina del proprio partito coi metodi usati in Ispagna. Ma questo sarà affare di chi sta in Europa e non nostro. Qui in America il problema e le condizioni sono diverse. Qui esiste un regime democratico che non è né il paradiso sovietico né l'inferno fascista. Qui nessun nemico comune schiaccia sotto la stessa macina. chi crede sinceramente nella necessità delle istituzioni democratiche e chi, in cuor suo, se ne infischia. Qui i comunisti agiscono senza quelle limitazioni che sono imposte in Europa alla loro tecnica dalla azione comune contro un nemico comune. Qui i comunisti non si fanno nessun riguardo di lusingare oggi la persona che hanno calunniata ieri, salvo a ritornare a calunniarla domani quando non possono piu usarne la vanità o la disonestà o la imbecillità. Ieri deridevano le istituzioni democratiche e facevano il sabotaggio degli Stàti Uniti nella guerra contro la Germania. Oggi spasimano d'amore per la democrazia, sono in prima linea a predicare la guerra contro la Germania e l'unità nazionale per la guerra, e mentre predicano quest'unità nazionale si infiltrano in tutte le organizzazioni per impadronirsi in esse dei punti strategici, si mettono in prima linea in tutte le manifestazioni e riunioni per affermare che Stalin ha sempre ragione e soffocare la voce di chi non inghiotte quella infallibilità, e nessuno sa se domani, cam– biando il vento da Mosca, essi non passeranno a predicare precisamente l'opposto di quello che predicano oggi. Come possono, in queste condizioni, dei democratici associarsi coi co– munisti nelle stesse iniziative e nelle stesse organizzazioni? Il popolo russo si batte eroicamente sotto il comando di Stalin. Ma questo non è una ragione perché noi dobbiamo considerare le istituzioni sovietiche come un modello per i paesi che si ritrovano in condizioni econo– miche e sociali diverse dalla Russia sovietica. Anche i tedeschi si battono eroicamente sotto Hitler: dobbiamo diventare nazisti anche noi? Anche il popolo inglese si batté eroicamente sotto Churchill nel 1940 e nel 1941. Dobbiamo per questo metterci al segùito di Churchill nel partito con– servatore inglese? Gli industriali americani stanno facendo miracoli nella produzione di materiale guerresco. Dobbiamo per questo metterci tutti ai salari politici degl'industriali americani? Gli ideali politici non hanno nulla da vedere coi successi o colla efficienza tecnica. Misero è quell'uomo che guarda ai risultati delle battaglie e al numero degli aeroplani per scegliere la sua fede poiltica. Non c'è dubbio che un accordo legale e duraturo è necessario, fra Stalin da un lato e Churchill e Roosevelt dall'altro, se q~esta guerra deve essere combattuta e vinta senza sospetti di inganni reciproci, e se deve essere segui~a da una p~ce che non sia una tregua preparatrice di un'altra guerra. Su questo punto non può esistere nessun dissidio fra i comu- 417 Biblioteca Gino Bianco

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