Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Due guerre contro l'Italia tra contro il "caos e l'anarchia" - né l'una né l'altra è fatta contro il Re e gli altri responsabili per le sofferenze del popolo italiano. Tutte e due ~e guerre sono fatte contro il popolo italiano. · . Con tutto il rispetto dovuto a Churchill e a Roosevelt, io oso pensare che quando gli aviatori americani e inglesi bombardano le città italiane, sono essi che vi creano il caos e l'anarchia. Potrebbe una rivoluzione comunista o anarchica, anche della piu estrema violenza, rovinare le città di Palermo, Messina, Catania, Napoli, Pisa, Milano, Torino e Roma piu completamente di quanto non siano state rovinate dalle forze· aeree ame– ricane e britanniche? Questa è la guerra, è yero. Ma siccome siamo in guerra, perché essere cosf schizzinosi circa le distruzioni che potrebbero essere causate in Italia da una rivoluzione? La preoccupazione del caos e dell'anarchia scompare quando si macellano donne, vecchi e bambini. La preoccupazione del caos e dell'anarchia risorge soltanto quando il Re d'I– talia è minacciato da una rivoluzione. Ma anche questa preoccupazione è intermittente. Se il Re non cede, il "popolo" sarà bombardato affinché mi!lacci il Re col "caos e l'anarchia." Non appena il Re avrà ceduto, "il caos e l'anarchia" dovranno finire e "le folle" dovranno essere domate. Il giorno che pronunziarono le grandi parole "resa a discrezione," Roosevelt e Churchill segnarono la condanna non solo di Mussolini, ma del regime fascista "in blocco e non pezzo per pezzo." Hanno reso inevi– tabile la rivoluzione in Italia, e possono solo arginarla, in modo da ren– derla democratica e non comunista. Sfortunatamente, essi stanno raf– forzando qualche surrogato del regime fascista. Di conseguenza, chi non può lottare per la democrazia e si sente costretto a scegliere fra il co– munismo e una edizione riveduta del fascismo, rimane nauseato, ·esasperato e sceglie il comunismo, maledicendo quelli che lo hanno costretto a 1 fare una cosf tragica scelta. Nel 1859 Abraham Lincoln scrisse: "Coloro che _negano la libertà agli altri, non la meritano per se stessi." · Nel 1859 le parole non avevano ancora perduto il loro signifiçato. Il 6 gennaio· 1941, il Presidente Roosevelt, parlando al Congresso disse: "Noi sappiamo che una pace durevole f!On può essere acquistata a prezzo della libertà altrui." Sf, c'è il pericolo di caos e di anarchia in. Italia. Ma caos e anarchia int~llettuale e morale già esistono a Londra e a. Washington. Nota (novembre 1944) Verso la fine dell'arrticolorisulta chz·arala distinzione fra rivoluzione repubblicana democratica, e rivoluzione comunista. Questa distinzz·one deve essere tenuta presente per mettere le idee nella loro giusta luce. Io avrei fatto meglio a parlare di rivoluzione "repubblicana" anziché di "rivoluzione, 11 senza aggettivi. (G. S.) · 407 Biblioteca Gino Bianco I

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