Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia· vista dall'America Noi comprendiamo lo spirito eroico che induce i contadini belgi e fran– cesi a salutare gli aviatori inglesi, anche se sanno che forse la prossima bomba cadrà sulle loro case. Essi capiscono che dovunque cadano le bombe, ciascuna affretta il giorno della loro liberazione. Ma gli italiani non hanno questa assicurazione. Fino ad oggi la nostra propaganda è consistita per lo piu in minacce di distruzione, in spacconate sulla no– stra bravura e in racconti infantili sulla storia italiana passata presente e futura. Il Dipartimento di Stato americano ci ha informato indirettamente tutti per mezzo dell'autorevole articolo di Kingsbury Smith nell'American Mercury (febbraio 1943, p. 136) che "in Italia noi siamo pronti a trat– tare con qualunque capo diverso da Mussolini che aiuti ad aprire le porte ai nostri eserciti." Nessun Darlan potrebbe aprire le porte fino a che i te– deschi controllano l'Italia; nel caso di una ritirata tedesca e guadagnandoci . la fiducia del popolo italiano, non vi sarebbe alcun bisogno di un Darlan. Le porte si spalancherebbero da sole. Quando gli eserciti inglese ed americano si saranno impadroniti del– l'Italia, il problema di ristabilire e di mantenere l'ordine pubblico non presenterà alcuna seria difficoltà se il buon senso e l'onestà non saranno scomparsi dalla faccia della terra. Il piano in nove punti adottato dagli inglesi in Tripolitania potrebbe servire come modello: 1. Sono stati istituiti tribunali militari inglesi. I delitti di guerra, come il sabotaggio o la trasmissione di informazioni militari saranno puniti. 2. Sono stati presi provvedimenti per il rifornimento di viveri e per le cure mediche ai civili. 3. Sono state messe sentinelle negli uffici postali, telegrafici e telefonici, ed altri servizi pubblici, nelle banche nei vari centri del territorio occupato. 4. Il governo militare adotterà un atteggiamento fermo ma giusto verso la popola– zione italiana della Tripolitania. 5. I capi fascisti e gli esponenti del partito fascista, sia che si tratti di funzionari o meno, saranno internati. 6. I circoli fascisti, i cosiddetti circoli culturali e istituzioni simili saranno chiusi. Sarà proibito insegnare nelle scuole e in altre istituzioni idee fasciste, economia politica fascista e insegnare altre materie da un punto di vista fascista. Saranno tolti dalla cir– colazione tutti i libri di testo, contro i quali si potranno sollevare obiezioni. 7. Sarà proibita l'esposizione di bandiere e di emblemi fascisti sulle case e l'uso di divise ed emblemi fascisti. 8. Saranno permanentemente bloccati tutti i depositi fascisti in banca. Tutti i de– positi fascisti trovati in banche private saranno sequestrati dal governo militare. Sarà esercitato un controllo sui fondi di beneficenza per evitare che essi possano essere usati per scopi sovversivi e fascisti. 9. I tribunali italiani che già esistono continueranno a funzionare per giudicare 1 casi di reati non militari. Essi funzioneranno sotto il controllo del governo militare. È ovvio che alcune di queste misure e regolamenti, che si adattano ad un territorio coloniale, non potranno essere applicati ad un paese grande e sovrappopolato come l'Italia. L'internamento dei fascisti non potrebbe essere esteso fino a comprendervi tutti i membri del partito fascista, ma po- 324 BibliotecaGino Bianco

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