Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Si vuole smembrare l'Italia? veri e vitali. Nessuno ci dice che dovremmo accontentarci del poco che possiamo conseguire ora; ma che dobbiamo esser decisi a ottenere questo poco, ora, ad ogni costo, e a lasciare anche qualche cosa da fare ai no– stri figli é nipoti. Fino al momento in cui saremo pronti a dare la precedenza alle cose piu importanti, smettiamola di dire delle cose ipocrite sull'unità anglo– americana, sul nuovo ordine mondiale, sulle quattro libertà di Roosevelt, sugli otto punti della Otrta Atlantica e su tutti gli altri punti con cui ci affliggono giornalmente. Si vuole smembrare l'Italia? 1 Non bisognerebbe mai stancarsi di dire e ridire che il problema italiano non è che un frammento locale del problema europeo; che la sua solu– zione costituirà un banco di prova della mentalità con cui verrà affrontato il problema europeo; che se verrà sbagliata la soluzione di questo problema locale, tutti gli altri problemi europei saranno affrontati in modo erroneo; che una soluzione erronea del problema europ~o porterebbe a una ter– ribile crisi di delusione, di isolazionismo, di fascismo negli Stati Uniti; e che, dunque, il destino della democrazia nordamericana dipende dalla so– luzione, giusta o erronea, del problema europeo. Il New Statesman and N ation di Londra, nel suo numero del 7 novem– bre 1942, deplorava i progetti di "alcuni influenti circoli" britannici che, vinta l'attuale guerra, vorrebbero creare nel Mediterraneo un nuovo equili– brio delle forze, e intenderebbero ottenerlo "rafforzando" alcuni degli alleati minori e "indebolendo," o addirittura spezzando l'unità italiana. Ascoltare piani di ricostruzione europea come questi fa ripensare a quegli statisti del di– ciottesimo secolo che nelle loro paci solevano "tagliare l'Europa a ,pezzi. 112 Se si vuole avere un barlume del significato di queste idee del diciotte– simo secolo, non si ha che da leggere l'editoriale a p. 197·del numero di novembre 1942, del Nineteenth Century and After,3 di Londra: Non occorre un'eccezionale perspicacia per individuare quale dovrebbe essere la politica britannica: quella indicata dall'espressione "equilibrio delle forze..." Il fine del- 1 "Common Sense," febbraio 1943. 2 "The New Statesman and Nation" è il noto settimanale londinese redatto dagli intel– lettuali socialisti inglesi. 3 "The Nineteenth Century and After" è un vecchio periodico inglese filoconservatore che iniziò le sue pubblicazioni nel 1877. 123 BibliotecaGino Bianco

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