Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Prefazione Salvemini negli anni d'America Prima di fissarsi stabilmente negli Stati Uniti alla fine' del 1933, Sal– vemini vi si era recato per due giri di conferenze, una prima volta nel 19?.7 ed una seconda volta nel 1929. Nelle "Memorie di un fuoruscito" egli ha raccontato cosa importassero di strapazzo fisico e intellettuale quei tours de force oratort con rapidi spostamenti in treno in quell'enorme paese. Al ter– mine del primo di questi giri, dopo aver detto di aver conosciuto dell'Ame– rica soltanto i pali del ,telegrafo visti dal treno e le sale di conferenze, elencò alla moglie rimasta in Francia le tre imprese della sua vita di cui era piu fiero: avere imparato la lingua inglese a cinquant'anni, avere av– versato l'annessione della Dalmazia e l'essere sopravvissuto ad un giro di conferenze negli Stati Uniti. Salvemini era stato indotto a recarsi negli Stati Uniti per un duplice motivo. Guadagnarsi da vivere in Francia e in Inghilterra l'aveva costretto ad un'esistenza precaria, che gli aveva impedito di portare avanti il suo lavoro di scrittore colla calma e serenità d'animo necessarie. Inoltre, negli articoli che pubblicò_nel 1927 nell'organo della Concentrazione antifascista di Parigi La Libertà, aveva scritto che nelle due Americhe risiedevano al-' cuni milioni di italo-americani in mezzo ai quali gli' esuli avrebbero potu– to svolgere una utile opera di educazione politico-democratica. Fu questa un'illusione di breve durata, perché ben presto dovette con– vincersi che la maggioranza degli italo-americani erano o politicamente in– differenti e interamente occupati nella lotta per guadagnarsi il pane, o in– fluenza# dalla propaganda fascista svolta attraverso la radio, i giornali di lingua italiana, le scuole ove s'insegnava la nostra lingua. Vi erano nel Nord America anche dei gruppi di italiani antifascisti, in maggioranza ele– menti di estrema sinistra, socialisti, comunisti anarchici, i quali non aveva– no certo bisogno di essere illuminati. Perciò, senza rinunciare, sempre che gli si presentasse l'occasione, ad agire colla parola e cogli scritti sull'elemento italt'ano in America, Salvemi– ni si convinse che, come già aveva fatto i·n Inghilterra e in Franci'a, anche negli Stati Uniti la cosa mi·gliore da fare era di trattare dei problemi _ita- IX BibliotecaGino Bianco

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