Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Capitolo primo Le origi,ni del "indacalismo" fascista Durante il mezzo secolo in cui in Italia ci fu un governo libero, sorsero associazioni di ogni genere: circoli politici, religiosi, filantropici, sportivi, educativi, ricreativi; società di mutuo soccorso; cooperative di con– sumo e di produttori; cooperative edilizie; leghe di mestiere; associazioni di ind·ustriali, proprietari terrieri, banchieri, professionisti, funzionari di pub– bliche amministrazioni, preti, insegnanti, studenti; associazioni di reduci, invalidi di guerra, ecc. Alcune di queste associazioni erano riunite in orga– nismi nazionali, altre erano prive di legami, ma tutte vivevano in libera concorrenza tra di loro sotto l'egida delle piu svariate etichette politiche e religiose. Sfortunatamente non è stata mai rilevata nessuna statistica attendibile di queste associazioni. I soli dati disponibili riguardano le leghe di mestierç e le associazioni cooperative. Verso la fine del 1920, nel momento in cui il movimento sindacale italiano raggiungeva il massimo della sua espan– sione, gli iscritti alle organizzazioni sindacali riunite nella Confederazione generale del lavoro capeggiata dai socialisti ammontavano a 2.300.000, mentre gli iscritti alla Confederazione italiana del lavoro, legata al Partito popolare e di tendenza democratico-cristiana, ammontavano a 1.800.000. 1 Esistevano, inoltre, l'Unione sindacale italiana, diretta dai sindacalisti rivo– luzionari e dagli anarchici, e l'Unione italiana del lavoro fondata da socia– listi e sindacalisti che durante la guerra erano anche diventati naziona– listi. Non esistono dati ufficiali sul numero di iscritti di queste due unioni, ma correva voce che la prima avesse circa 500.000 iscritti, la seconda circa 200.000. Analogamente, anche il movimento cooperativo aveva rag– giunto un alto grado di sviluppo. Nel marzo del 1921, secondo le stati– stiche ufficiali il numero delle società cooperative era di 19.377. 2 Oggi Mussolini e i fascisti possono dire come Sganarelle di Molière: "N h ' l " ous a11ons e ange tout ce a. 1 "Bollettino dell'Ufficio del Lavoro," dicembre 1920, pp. 318, 320, 522. 2 B. RIGUZZI e R. PORCARI, La cooperazione operaia, · Torino, Gobetti, 1925, pp. 14, 22, 42. Il direttore del British Institute cli Firenze, H. E. GoAD, The Making of the Corporate State, Lon 4 don, Christophers, 1932, p. 75, afferma che prima dell'avvento del fascismo i lavoratori italiani provavano "una tradizionale riluttanza ad iscriversi in qualsiasi tipo di associazione." 11 Bibloteca Gino Bianco

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