Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Capitolo primo Sorel e Mussolini . ' Coloro che cercano di capire che cosa succede oggi in Italia rischiano spesso di incontrare qualcuno convinto che "nel fondo del suo cuore Mus– solini è rimasto un socialista, " 1 e che un bel giorno, quando meno ci si aspetta, egli "andrà a sinistra." Nel 1928 Edward Corsi tornò negli Stati Uniti dall'Italia convinto che i fascisti "in ultima analisi avrebbero tra– sformato l'Italia come i bolscevichi hanno trasformato la Russia. " 2 Nel 1932, il professor H. E. Jensen della Duke University partecipò a Roma a una riunione non ufficiale di fascisti: I vecchi fascisti parlavano del regime in termini entusiastici, ma i giovani avevano poco da dire. Piu tardi, uno di questi giovani osservò: "Questi vecchi sono favorevoli al regime perché ritengono che porti l'Italia a destra. Noi sappiamo che giudiziosamente la sta conducendo a sinistra.,, Opinioni simili si trovano spesso. 3 Biagi, che dal 1932 al 1934 fu sottosegretario al ministero delle Corpo– razioni, ammette che dalle idee e dalla filosofia di Georges Sorel la dottrina fascista "si differenzia profondamente (...) in quanto ripudia la concezione agonistica delle classi sociali, ripudia l'azione diretta e quindi il mito dello sciopero generale e, per converso, concilia il sindacato con lo Stato." Ma sostiene che il fascismo ha raccolto "qualche prezioso legato di quel nobile spirito": ad esempio l'idea del sindacato "asse della vita sociale" e il suo " d . 1 . . " 4 ar ente rivo uz1onar1smo. Non fa meraviglia, quindi, che il direttore del londinese Daily Herald, nel numero del 6 giugno 1934, affermasse dopo aver visitato l'Italia di aver trovato una sinistra fascista, la quale vedeva nella corporazione "uno stru– mento nettamente rivoluzionario, un'arma per l'abolizione del capitalismo": La corporazione è il mezzo mediante il quale le organizzazioni "operaie" ottengono non solo il diritto di contrattare le ore di lavord e i salari, ma anche il diritto di parte– cipare al controllo e alla direzione dell'industria: in ultima istanza di spartirsi il controllo 1 EINZIG, Tbe Economie Foundations of Fascism, cit., p. 59. 2 "World," New York, 28 ottobre 1928. 3 ]ENSEN, Fascism After Ten Years, cit., p. 159. 4 "Gerarchia," maggio 1933, p. 357. Bibloteca Gino Bianco 331

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