Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Le "battaglie" contro la tubercolosi e la malaria dieci anni, dunque, si è fatto assai in un campo dove non c'era nulla prima del fascismo. " 10 La verità è che nel triennio dal 1887 al 1889 ci furono in Italia 2.128 casi di morte da tubercolosi per milione di abitanti; nel biennio 1912-13 i casi di morte per la stessa causa erano scesi a 1.567 per milione di abitanti. In seguito alla guerra, nel 1918 i morti furono 2.090 per milione di abitanti, cioè ci fu quasi un ritorno al tasso di mortalità del 1887-89. Ma con la fine della guerra la situazione cominciò a migliorare; nel 1922 il tasso di morta– lità della tubercolosi era sceso a 1.399, e negli anni seguenti continuò a diminuire. Nel 1928 i casi di morte ammontarono a 1.240 per milione di abi– tanti.11Fu a questo punto che Mussolini scopri la tubercolosi e iniziò questa nuova "battaglia." Nel 1929 i morti per milione di abitanti scesero a 1.240; nel 1930 a 1.120; nel 1931 a 1.080. 12 Nei quattro anni 1919-1922, quando la mortalità da tubercolosi scese del 33 per cento, nessuno si sognò di attri– buirne il merito ai presidenti del consiglio del tempo. Mussolini riceve tutto il credito per la diminuzione avvenuta a partire dal 1922. La lotta contro la malaria è un altro campo nel quale il regime fascista si attribuisce grandi risultati. Nel secolo XIX i casi di morte per malaria in Italia erano numerosissimi. Nel 1887, 21.033 persone, cioè il 7,1 per 10.000 abitanti, morirono per malaria. Nel 1914, alla vigilia della guerra, il numero di morti era sceso a 2.045, cioè lo 0,6 per 10.000 abitanti. Durante la guerra, la vita nel fango delle trincee e nelle zone malariche della Macedonia e dell'Albania produsse una vio– lenta recrudescenza di questo male. Nel 1918 il numero di morti per malaria tra la popolazione civile fu di 11.487, cioè 3,2 per 10.000 abitanti; questi dati non comprendono i casi nell'esercito e nei territori invasi dagli austriaci alla fine del 1917. Alla fine della guerra la lotta contro la malaria fu ripresa con energia e la situazione migliorò rapidamente, sebbene il migliora– mento, come è tipico di questo fenomeno, fosse accompagnato da oscil– lazioni. I dati seguenti mostrano i casi di morte per malaria rilevati dal 1919 al 1923: 1919 6.760 cioè 1,8 per 10.000 abitanti 1920 4.223 ,, 1,1 ,, ,, ,, 1921 4.848 ,, 1,3 ,, ,, ,, 1922 4.085 ,, 1,1 ,, ,, ,, 1923 3.307 ,, 0,8 ,, ,, ,, A partire dal 1924, i dati statistici non possono piu essere messi a con– fronto con quelli degli anni precedenti, perché essi includono anche la popo– lazione dei territori annessi all'Italia in seguito ai trattati di pace. Ma se 10 Ibidem, 2 aprile 1935. [N.d.C.] 11 "Annuario Statistico Italiano," 1930, p. 67. 12 Ibidem, 1933, p. 66. Bibloteca Gino· Bianco 279

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