Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Capitolo d,:ciottesimo Assicurazione sociale Con il regio decreto 11 febbraio 1923, il governo fascista escludeva dal- ~ l'obbligo dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro i ragazzi dai 9 ai 12 anni e i vecchi dai 65 ai 75, e privava del diritto di indennità tutti quei lavoratori che soffrissero, anche se in modo permanente, di una qualche invalidità parziale, e i piccoli proprietari, affittuari, e salariati agricoli che soffrissero di una inabilità temporanea. 1 Nel 1922, la famiglia di un lavora– tore che morisse in seguito ad un infortunio sul lavoro nel settore indu– striale, riceveva una indennità media di lire 24.435; nel 1933, l'indennità era scesa a lire 20.654. D'altra parte, la vita di un lavoratore agricolo au– mentò in termini pecuniari: da lire 6.856 nel 1922, a lire 7.176 nel 1932. 2 Nell'ottobre del 1929, un gruppo di giornalisti visitò la Sicilia, viag– giando, mangiando, bevendo e dormendo non, naturalmente, a spese pro– prie; e dalla Sicilia inviarono ai giornali di cui erano corrispondenti stati– stiche comprovanti la prosperità e la felicità del popolo siciliano, e special– mente dei minatori nelle zolfatare. Il segretario della organizzazione sindaca– le di questi lavoratori inviò una protesta al Lavoro fascista, 2 novembre 1929: E andiamo ora al pozzo. 400 metri con l'ascensore per arrivare all'interno della miniera. Poco male con quella corrente fresca che dà un senso di sollievo. Ma gli operai non usufruiscono di questo senso di sollievo: essi arrivano all'interno delle gallerie dopo aver percorso una discenderia di 2.800 gradini (5.600 in andata e ritorno) mattina e sera. E in aggiunta ai quattro chilometri di strada dai rispettivi paesi, si può ben vedere come gli operai arrivino addirittura esausti prima di accingersi al lavoro. Un'altra cosa incredibile. Come si fa ad affermare ai giornalisti che da due anni non succedono disgrazie in miniera? Se il giorno antecedente alla venuta della carovana (16 ottobre) una vittima era caduta sulla breccia, un povero giovane fracassato dal materiale? E chi ha dimenticato le vittime del 15 febbraio 1928? Sette morti e dodici gravemente infortunati in un sol giorno! E altre tre morti dal gennaio fino ad ora? E quelli che muoiono in silenzio con– sumati e colpiti dal fumo e dal grisou? Le disgrazie succedono e continueranno fino a quando la miniera non sarà fornita di quei mezzi tecnici necessari a garantire la incolu– mità degli operai. Ora, nessuna precauzione è presa. 1 VILLARI, The Fascist Experiment, cit., p. 155, dice che nel 1923 la legge del 1917 fu "rive– duta e migliorata"; ma non spiega in che cosa consistessero i miglioramenti. 2 "Annuario Statistico Italiano," 1922-25, pp. 314-16; ibidem, 1933, pp. 391-92; "Sindacato e Corporazione," settembre 1933, p. 356. 262 Bibloteca Gino Bianco

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