Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Capitolo sedicesimo Dalla giornata di otto ore alla settimana di quaranta ore Nel novembre 1934 l'ora suonò per la "battaglia'' finale e decisiva con- . tro la disoccupazione. Per comprendere l'importanza e la portata di questa nuova "battaglia" si deve tener presente che la grande maggioranza dei lavoratori italiani ottenne la giornata di otto ore nel 1919 e 1920. Nel luglio 1923, in 16.189 fabbriche in cui erano occupati 1.184.780 operai, 1'88,1 per cento dei dipen– denti lavorava 48 ore la settimana; il 7,4 per cento dalle 49 alle 54 ore; e il 4,5 per cento piu di 54 ore. Nella industria metallurgica, il 94,9 per cento dei lavoratori aveva le otto ore, e nell'industria tessile 1'89 ,2 per cento.1 Nell'ottobre 1922 era pronto un progetto di legge che, conformemente alla convenzione di Washington, rendeva la giornata di otto ore obbligatoria in tutte le attività economiche. Mediante il regio decreto 15 marzo 1923, Mussolini rese la giornata di otto ore e la settimana di 48 ore obbligatorie in Italia a partire dal 10 agosto di quello stesso anno. Ma, al momento di codificare questo principio generale, egli escluse dall'obbligo del limite delle otto ore i marittimi, gli addetti ai lavori pubblici, anche se gestiti da privati, e i lavoranti agricoli a salario fisso, che formano il gruppo piu numeroso di lavoratori agricoli. Inoltre, egli elevò a 12 ore la settimana il massimo di lavoro straordinario, che la convenzione di Washington aveva limitato a 10 ore; ridusse al 10 per cento la misura del compenso per tale lavoro, che invece la convenzione di Washington aveva fissato al 25 per cento; e abolf la pena dell'arresto per coloro che avessero violato la legge tre volte. Il leader socialista Filippo Tu– rati, comparando il decreto fascista con il disegno di legge che lo aveva pre– ceduto, scriveva: Identica la scatola ma... evaporato il contenuto. Sono riprodotte persino le intitola– zioni degli articoli. Soltanto, con sapienti incisioni ed omissioni, la virtu, la efficacia della legge sono volate via. La carca•ssa è quella: l'anima sola ne è esulata. 2 1 MAcLEAN, Labor, Wages, and Unemployment in Italy, cit., p. 7. 2 F. TURATI, Il sepolcro delle otto ore, in "Critica Sociale," 16-31 marzo 1923, p. 85. VILLARI, The Fascist Experiment, cit., p. 154, dopo avere informato i suoi lettori che il decreto 15 marzo 1923 fissava "il principio generale," aggiungeva: "Certe attenuazioni della regola sono permesse." Naturalmente non spiegava in che cosa consistessero tali "attenuazioni." 24,8 Bibloteca Gino Bianco

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