Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo terna sono m un crescendo pauroso. I giornali di stasera, ad esempio, sono zeppi di invenzioni. Vi si parla di cose che non sono accadute e che non accadranno. Il Mondo, che continua la sua attività equivoca e gesuitica, assicura - senza saper– ne nulla - che Mussolini a Londra sosterrà la tesi di Poincaré, il che può darsi, ma può anche non darsi. · L'Epoca ha un titolo vistoso su due colonne per riferire dieci righe di cronaca, di un insignificante episodio di violenza accaduto in quel di Napoli. Cosi non si può an– dare avanti. Gli ambienti fascisti piu vicini al Governo sono decisi a porre una disciplina anche ai giornali. Davanti allo spettacolo di incoscienza offerto quotidianamente da certa stampa, nessuno si meraviglierà se il Governo fascista imporrà la censura o adotterà mi– sure ancora piu severe. Via via che le difficoltà interne ed esterne cresceranno si intensificherà la politica di violenza e di compressione. La megalomania diventerà delirio di persecuzione e follia sanguinaria. Ettore Janni commenta nel Corri·ere della Sera del 6 dicembre l'inci– dente di Alessandria. Dopo i salamelecchi obbligatori per tutti e sentiti per Janni, il commento continua: Soltanto i fascisti di Alessandria non hanno pensato che col loro gesto venivano un pochino a proclamare la repubblica di Alessandria. Perché finora Ja polizia è ritenuta in Italia una funzione dello Stato; ed ora specialmente che l'autorità dello Stato ha avuto bisogno di non meno di una rivoluzione per essere restaurata, questa funzione si deve supporre affidata a mani sicure, in un serio rinnovamento dell'energia centrale . ... il generale De Bono, capo supremo della pubblica sicurezza, può sospettare di essere leggermente dimenticato in quella specie di pìccola repubblica - a fin di bene piemontese. Ma - si obietterà - non è dimenticanza; anzi è collaborazione ... Già. Ma i fascisti collaborano anche coi magistrati: che forse, anche in una pie. cola repubblica, è un po' troppo. E non soltanto collaborano coi magistrati, ma rifor– mano le leggi, le quali escludono - se ben ci sovviene - le punizioni corporali e le esecuzioni sommarie: poiché i ladri di Alessandria sono stati avvertiti che, se non cam– bieranno mestiere, "non avranno piu da fare i conti con la giustizia togata, a base di arti– coli del codice, ma col manganello fascista, che invia direttamente all'ospedale e qualche volta, anche piu direttamente, alla cella mortuaria." E allora bisognerebbe che fossero convocati ad Alessandria anche i deputati, i senatori ed i ministri per indurli ad introdurre sollecitamente ne] corpo delle leggi nazionali anche l'ospedale e la cella mortuaria, come mezzi di repressione e forme di pena ... Ma nello stesso numero del Corriere si legge, senza commenti, que– sta notizia: L'AZIONE DEI FASCISTI DI ALESSANDRIA approvata dall'on. Mussolini Alessandria, 5 dicembre notte A proposito dell'iniziativa presa da questo fascio di combattimento relativa alla riabilitazione dei pregiudicati, il Presidente del Consiglio ha, questa sera, cosi telegra– fato al console della legione Marengo: "Leggo sui giornali il resoconto della straordinaria assemblea dei pericolosi e dei 28 BiblotecaGino Bianco

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