Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul /ascismo te possibile delle ex colonie tedesche in Africa e dei possedimenti francesi sulle sponde del Mediterraneo. Roberto Cantalupo, sottosegretario di Stato alle Colonie del governo Mussolini, il 9 novembre 1927 affermò sul Corriere della Sera: Esiste una dichiarazione fatta dalle Potenze a Versailles, durante le trattative di pace, per cui viene concesso all'Italia, allora esclusa dalla partecipazione al bottino afri– cano della comune vittoria, un diritto di priorità in caso di mutamenti nei mandati con- cordati nel 1919. In attesa di rivendicare questo diritto, i francesi non si sono lasciati sfug– gire l'occasione di ripetere che nessun mandato deve essere trasformato in annessione e che nessuna delle ex colonie tedesche deve essere restituita alla Germania, senza che alcune di esse non siano già state assicurate all'Italia. Per quanto riguarda il Mediterraneo, i fascisti hanno messo gli occhi su svariati territori. Il 6 aprile 1926, il senatore Morello, uomo di fiducia di Mussolini, scriveva: I nostri padri erano padroni di tutto il vasto semicerchio che si estende dal Marocco al Mar Nero e di tutti i golfi, Tripoli, Bengasi Smirne, Bisanzio; e per tenerli dovettero muover guerra contro nemici astuti e potenti insediati sulla opposta sponda. Là dove andarono i nostri padri, devono ora andare i figli, e i figli dei figli vi andranno in futuro. Tre settimane dopo, il 14 aprile 1926, il fratello del duce, Arnaldo Mus, solini, in un'intervista concessa al North America Newspaper Alliance, disse: La Tunisia? Può darsi, ma in seguito. Abbiamo già Tripoli. Ma Tripoli è soltanto un inizio. C'è il bacino orientale del Mediterraneo. Ci sono i resti del vecchio impero turco. C'è l'Albania, paese relativamente ricco di petrolio, prodotto che ci necessita. C'è anche la Siria, che non sarà mai colonizzata dalla Francia, dato che questa non ha sovrabbondanza di popolazione. E c'è anche Smirne, che potrebbe benissimo apparte– nerci, e infine c'è Adalia. In un discorso pronunciato alla Camera dei deputati il 22 maggio 1928, il deputato fascista Fera ha chiesto che la Francia ceda all'Italia il mandato sulla Siria. Sembra che i territori appartenenti all'Impero britannico, come il Canada e l'Australia non esercitino alcuna attrattiva sui fascisti. Eppure, mentre centinaia di migliaia di italiani trovano in Francia, in Tunisia e in Algeria lavoro e benessere materiale, il Canada e l'Australia, pur disponendo di zone incolte o parzialmente coltivate tra le piu varie del mondo e straordinaria– mente adatte alle maestranze italiane, sono, come gli Stati Uniti, rigidissimi nel rifiutare la immigrazione italiana. Il motivo della particolare ostilità dei fascisti nei confronti della Francia è che la popolazione francese è in diminuzione o, per lo meno, stazionaria. Ergo, a paragone dell'Italia, la Francia è un paese in decadenza. Ergo, non 418 BiblotecaGino Bianco

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